Giovanni
Perrone faceva il sordomuto, il Prof.Romano non potendo incoronare lo
Spataro si è messo a farneticare anche lui sulla poesia, la Signora Del
Tindaro, faceva la crocerossina accanto a malati terminali di poesia, il
prof. Di Marco dava coltellate anzicchè poetare, il più riservato
(udite udite !) è stato lo Spataro forse perché presagiva la triste fine
della sua creatura internazionale. La Signora Katiuscia Galbo è pronta a
portare i nipoti sul palco…e sembra abbia costretto ad un vestito
castigato la minorenne velina (anche lei sordomuta ?) per non oscurare
il suo abbigliamento da sedicenne, l’Arch.
Fiduccia faceva il pupo credendo di essere il capocomico del Carro di
Tespi ! In pratica in questo premio sembra l’unico a credere a quello
che fa ! Il Benanti non credeva ai suoi occhi e si temeva che nominando
vecchi collaboratori lo Spataro lo correggesse. Ora dire che la La Sala
fosse un metro sopra gli altri, può sembrare campanilismo spicciolo, ma dalla vedova nera padovana che non voleva più smettere alle
solite poesie parricide scritte in un tramonto immaginario alle
risposte di chi è delegato a ritirare un premio pur non sapendo nulla
della poesia: Viva la La Sala !
Quello
che non mi spiego come si può tenere fuori dal palcoscenico colui che
pubblica una poesia al giorno , che ne fa anche un commento (che va
tradotto), che da giorni e giorni grida sono qui, ma viene escluso ed
emarginato come il recente disturbatore (sorvegliato dai carabinieri…).
Che lui non sia addomesticabile è noto, ma ciò non toglie che i sei
giurati del premio non valgono il nostro soggetto.
Quello
che ancor più mi stupisce è come sia possibile che la presentatrice non
faccia mai un accenno alla Signora Maria Concetta Calderone cui non
spetta a me elencare meriti e demeriti nei vari premi di poesia. Ieri
meritava il palco scenico se non altro per evitare che si sbracciasse
platealmente a cercare i figli che giustamente avrebbe voluto in prima
fila.
Il premio purtroppo è arrivato alla Cappidduzza a due
passi dalla Montagnola. Il nostro Spataro , come tutti i tiranni, non
vuole uscire di scena e sogna di essere trucidato nella sua reggia
assieme alla sua raggia che vede la fine delle cose , ma si rifiuta di
uscire di scena mentre ancora cellulite e buccia d’arancia non sono cosi
palpabili.
Quello
che è successo l’altro giorno durante la presentazione della Zuccaro,
il battibecco fra la Sandri e il Di Marco, i ruggiti della segreteria
della Fondazione (una trasformata in uscire e l’altro promosso fotografo
di corte), le angosce finanziarie del Fiduccia, i vuoti fra il pubblico
sino a quando non si è esibita la Sandri , gli applausi “spontanei del
pubblico” e quel “giustiziere solitario” scortato a vista dai
carabinieri la dicono lunga e a noi fanno riflettere.
Ma costoro non sanno riflettere e non lo hanno mai fatto e mai lo farànno !
Ps.
Un velo pietoso sulla cena ! La rissa fra la Sandri e il Di Marco è
continuata, qualche colonna della Fondazione non ha voluto partecipare e
qui ci fermiamo !
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