Il primo istinto di noi marinesi è di rifugiarci in una critica mai
obiettiva ma di solito più feroce di quanto in realtà meriti. Il nostro primo
istinto (considerato che per mesi non abbiamo parlato del premio anche perché
qualche sprovveduto superdio non si è degnato nemmeno di mandare la locandina,
e che il blog vicino alla Fondazione e quindi al premio stesso ha preferito
ospitare lavori faraonici già previsti dagli stessi faraoni e oggi cavalcati
alla grande) è stato quello di segnalare seppur aggredendo disfunzioni e pecche
che di solito sono le più gradite dal pubblico.
Purtroppo il positivo che questo evento produce allontana chiunque vista
l’arroganza che di solito i “due coniugi” usano in ogni loro fare. Già il tema
poesia non può classificarsi fra gli eventi
per il semplice motivo che è accessibile ad uno ristretto numero di
persone. Viene trasformato in evento grazie all’inserimento di una star dello
spettacolo che (come si è visto domenica) al momento del suo intervento copre i
vuoti fra il pubblico e mette in imbarazzo chi deve procurarsi 300 sedie in 30
secondi (sedie sparite nel nulla….). Quindi coloro che si aspettano (come
dovrebbe essere) risonanza internazionale debbono prendere atto che pur avendo
inserito personaggi di grande rilievo alla fine Marineo e il pubblico della
poesia rimane quello che in realtà è : una sagra paesana. I grandi simposi della
poesia raramente avvengono nelle piazze e persino eventi similari come premi
letterari si svolgono fra non più di cento persone quindi da questo punto
Marineo dà molto al premio.
Ora il cui prodest se togliamo l’ennesima medaglietta di casa Spataro
trattandosi di fondi una volta solo pubblici ora partecipati non è più
possibile continuare a gestirli in modo personale e a rischio della
sopravvivenza della Fondazione che
subisce l’ennesimo stupro perché nessuno ne controlla i gesti e cosi da
generazione a generazione invece di trovare qualcuno amministrativamente e
imprenditorialmente capace asciuga le sue risorse inarrestabilmente e toccherà
all’ultimo Presidente andare a spiegare come mai si sia prosciugato questo
pozzo inizialmente senza fondo.
E’ strano che personaggi cosi intraprendenti siano cosi totalmente
incapaci a far “produrre” il premio con
orientamenti precisi. L’internazionalità del premio non arriva nemmeno a
Bolognetta e vale a dimostrarlo la serrata dei negozi e dei locali.
Questo è un peccato perché l’arroganza della vecchia gestione e della
nuova non fa che aumentare il dissesto finanziario, perché fra loro ci sono, i diversamente abili, incapaci di
trasformare una zitella in una donna matura e accattivante. Ma non possiamo
negare che questi eventi sono l’intimo prezioso ed elegante di una zitella che mai nessuno utilizzerà !
E se dobbiamo abituarci a partecipare agli eventi culturali in presenza
delle forze dell’ordine , crediamo che qualcosa va corretto ! Per il resto dire
o non dire è come partecipare ad un teatrino fra sordomuti , teatrino che a questo
punto andrebbe fatto a spese della famiglia che ne trae il maggior beneficio.
Ps. E’ ormai assodato che faccio
fatica a tenere rapporti “normali” . E del resto leggendo il resoconto del
Butera sul Premio ti viene in mente la Pravda bolscevica e la fu Pravda locale.
Mai vista una descrizione del premio cosi ipocrita. Non voglio aggravare i
rapporti fra me e il predetto blogger ma vivaddio dopo mesi di silenzio (ho
cercato notizie del premio per settimane) , persino il giorno del premio , e
oggi ti trovi un resoconto a dir poco degno delle migliori veline (come usava
in Russia e nel fascismo). Scusi Butera ma lei dove era ? Allora è vera la
storia delle veline spatariane ! Ma chi si vuole prendere in giro ?
Siamo imbarazzati che per raggiungere cifre record dobbiamo ricorrere al gossip (come ci ha rimproverato più volte Nuccio Benanti scambiandoci per critici letterari di seconda mano). In questi mesi il nostro blog ha raggiunti livelli di contatti record (non i milioni millantati da qualcun altro), e questo v uol dire che la gente non se ne frega di tutto e di tutti.Dobbiamo registrare l’incazzatura nei nostri confronti dell’Assessore alla Cultura che crede che abbiamo scalfito il suo premio internazionale che solo lui e il Butera vedono come una vergine olandese in vetrina. Assessore si apra alle collaborazioni usando meno “servi” ! Dobbiamo ancora registrare il rifiuto dei fiori da parte della Sastri , fiori che io avrei dato alla Segretaria del Premio anzicchè farmeli rifiutare dalla Sastri giustamente incazzata. Altrimenti li avrei dato alla nipote dello Spataro tenuta dietro le quinte non sappiamo se per la sua bellezza o per evitare un altro impatto spatariano.
RispondiEliminaMi dicono che il Butera si sia confuso con il premio di Poesia Battaglia di Aliminusa dove sarà presente il nostro critico letterario Franco Virga. Cioè il 19 settembre prossimo a Palermo. Magie spatariane.
Continuando le magie spatariane oggi è sparita la firma del Butera dall'articolo sul premio di poesia marinese. Ora la firma è quella giusta ! L'autore dell'articolo è in linea e coerente.
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