mercoledì 7 settembre 2016

IL RESTO è POESIA DA CASA DI RIPOSO...



Scipione l’Africano era in tale autorità che dovette “uscire” da Roma visto il suo prestigio. Poi fu addirittura accusato di connivenza con il nemico per aver incontrato Annibale. La storia ci aiuta a capire il presente anche se i personaggi sono di minor spicco. L’oggetto del nostro discorrere è giustamente stressato, perché già dalla sua adolescenza è politicamente impegnato. Morto Andreotti, fatto morto il Lima entrambi si sono reincarnati in lui e ce lo ricorda anche il suo andare fisico in simbiosi con il primo. Ora non dargli atto della “sua produzione quarantennale” sarebbe solo un gesto trinaricciuto che non merita. Basti pensare che ci sono voluti quarantanni per portare sul palcoscenico il Benanti…
Ora il ritenere che , in ogni caso, si debba essere consensienti al limite del servilismo , a noi sembra, eccessivo e sminuisce ulteriormente il nostro eroe. Gli abbiamo sempre dato atto delle sue capacità “persuasive” al limite del ricatto, ma non può pretendere che solo lui possa partorire Venere di Milo ! Certo il colpo d’occhio che ti da piazza Castello non è dovuto né alla poesia né alle grazie della Katiuscia né a quelle della sua procace nipote. Non è dovuto alla scalpitante giuria né al fascino del Presidente della Fondazione. Non è dovuta alla scaletta di graziosi poeti che raccolti nel territorio nazionale fra i più sfigati (ogni anno c’è sempre qualcuno a cui sia morto qualcuno) o a esaltati della nostra terra a cui nessuno da mai una mano per risollevarsi o che mai abbia contribuito a migliorarla. E continuiamo a produrre poeti in lingua (di chi ?) che ripetono a pappagallo elogi ad una terra che ogni giorno spingono verso un tramonto già reale.  Siamo ancora fermi al ciuri ciuri ! Il colpo d’occhio con vista sull’eleganza delle belle signore marinesi, sui marinesi con cravatta è . come Lei ben sa,  dovuto al grande desiderio di mostrarsi per dimenticare i tempi e per ricordarsi che malgrado tutto questa gente non si lascia contaminare. Quindi visto che lei ormai si sente delegato da Dio, incoronato dal Papa e collega di non so quanti cardinali e arcivescovi provi a dialogare perché in qualsiasi posto del mondo uno che ha le chiavi del suo paese , almeno qui da noi, qui in Sicilia, Lei sa bene come viene definito. E il suo più che prestigioso curriculum aiuta. Ora accetti almeno le critiche , feroci, ma pur amichevoli, di chi è stufo della saccenza altrui , ma ama la sua gente e non ama che la si prenda in giro. Dio ci mandò prima Mosè e poi Gesù e nella lista malgrado la mia attenzione non ho trovato nessun marinese…
Il resto è poesia da casa di riposo.  

3 commenti:

  1. riprendo il commento da altro blog
    Frank Perp. scrive:
    8 settembre 2016 alle 11:54

    Di Marco dovrebbe dimettersi senza alcun indugio e mettersi in pensione. Per la stessa logica, dovrebbero dimettersi Giovanni Perrone, ormai vecchio ed usato e Ciro Spataro per essersi sempre messo in mostra in tutti i Battesimi, Prime Comunioni, Cresime, Matrimoni e Funerali avvenuti in paese. La signora Del Tindaro, altrettanto bisognosa di una lunga vacanza con riposo assoluto. Insomma rinnoviamo questa Giuria fatta di vecchi affaticati dal lungo viaggio al quale si sono avventurati per tutti questi anni. Anzi, meglio ancora, cessiamo per sempre questa inutile presentazione che attrae soltanto chi vuole vedere l’ospite d’onore. Il resto serve a nulla.

    Cosi è detto meglio e più elegantemente.

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  2. Finalmente si cambia! Chi vorrà far parte della nuova giuria potrà presentare domanda ala Fondazione (entro settembre perchè il bando sarà diffuso entro ottobre). Dovrà scrivere un breve curricolo, le motivazioni che lo o la spingono a far parte della Giuria, eventuali competenze specifiche, eventuali richieste di compensi).
    La Giuria di cinque persone dovrà essere composta da giovani di sesso diverso). Nella selezione sarà dato maggiore punteggio ai più giovani. La selezione sarà fatta dal signor Sanicola (il milanese, non l'americano) e da altri due suoi collaboratori.da lui scelti. Se la Giuria scelta sarà d'accordo, presidente del Premio sarà il signor Sanicola. Primo impegno per la nuova Giuria sarà la preparazione del Bando. I componenti della nuova Giuria avranno diritto di portare una coccarda perchè possa essere riconosciuti e possa ricevere consigli da chiunque lo riterrà opportuno, in maniera da assicurare al Premio una perenne vitalità.

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    1. Mi sembra corretto. Non trovo nulla disbagliato. Anzi suggerisco subito due nomi da affiancarmi: uno è lei che si avvicna all'ironia anche se è molto mediocre e stupidina. L'altro nome lo segnalo come presidente: e lei sa chi potrebbe essere anche se non lo nomino perchè in questo periodo non siamo molto in sintonia ! Stia bene e mi saluti l'autore di questa velina !

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