Ho finito di leggere “Il nemico indomabile”
Roma contro i germani.(Edizioni Laterza pagg.391 ,E.24 , 2018 ). Del Prof.
Umberto Roberto. Ho fatto fatica a inserirlo nel filone di cui mi sto
interessando. Succede che seguendo i Bizantini e andando indietro arrivi
ovviamente ai romani e quindi quando ti rendi conto che ti sei spostato di un
migliaio di anni tornare ai bizantini è dura e ti salvi solo seguendo i
personaggi storici. E cosi ho evitato di “aggiornare” la rubrica dei libri
letti e acquistati ,presupponendo che non interessasse molti la presentazione
di una trentina di volumi sui bizantini e fatti storici vicini che in questo
anno mi hanno tenuto lontano da altri
argomenti. Allora ?
Umberto Roberto ci è noto perché qualche
tempo fa lo avevo invitato a venire a Marineo a “parlarci” di Diocleziano e
fatto il biglietto aereo con anticipo (per risparmiare) avevo dato per scontato
che almeno “qualcuno” (almeno quelli della Congregazione) sarebbero stati
interessati. Le ipotesi su San Ciro misero paura perché apriva un dibattito
pericoloso . Mandai al professore Roberto copia del libro su San Ciro dei
nostri due marinesi, avviai una seconda ricerca soprattutto sul passaggio da Canopo
a Roma e Napoli delle reliquie e cosi via.
Ora si fosse trattato dell’attuale Amministrazione
(consulenti compresi) potevo capire , ma si trattava dei soliti “cattolici
moderati impegnati in politica”… che mi diedero agio di capire che Giuda non è
mai stato né di destra né di sinistra ! Era semplicemente un coglione ! O
meglio un ignorante ! E quando incontri “ignoranti” non regge nessun commento !
Nel suo lavoro “Diocleziano”, Umberto
Roberto, ti permette di capire in che atmosfera maturò il martirio del nostro
Santo. Ora il suo ritorno in questo
nuovo lavoro (pensate ben 80 pagine fitte di note al testo) documenta il nostro
rapporto (direi parentela) con i germani in modo magistrale. Partendo da
Teutoburgo sino a Hitler mai mi era successo di percorrere la storia “dei tedeschi”
sino ad oggi senza tralasciare o giustificare nulla. Il taglio che il
professore ha voluto dare al suo lavoro riferisce commenti e rapporti con i
romani proima e con la cultura italiana , passando da Machiavelli , Monteschieu
, Croce ecc.ecc.
Lavoro da storico e va letto solo con questo
spirito. Una mole di riferimenti a testi e commenti lo rende necessario a chi
vuole conoscere meglio i rapporti fra romani, italiani e germani.
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