domenica 1 giugno 2014

PER NON DIMENTICARE !

A vedere le decine di operai con quelle scale lunghissime ingombrare strade , incroci, marciapiedi e carreggiate ti viene da chiedere :”ma di quale festa stiamo parlando ?” . Maggio con tutte le sue feste mariane ? Il 2 giugno è festa (sic) laica ? Sarà il compleanno del paperon-manumanca ? No ! Niente di tutto questo . O meglio tutto di tutto questo. Il nostro Super Superiore Pesco ha avuto la brillante idea di iniziare a prepararsi “in tempo” per la sua festa “principe” del Corpus Domini”, facendola partire dal primo giorno dopo la quaresima sino alla vigilia di San Ciro. E’ un super organizzato e la gente ha fiducia in lui e non gli fa mai mancare i sostegni economici necessari perché lui sa tenere i conti. E’ l’unica congregazione che ha conti “visivi” e soprattutto si vede che li spendono tutti e bene. La gestione pesantemente dubbia di alcune altre congregazioni su questo tema lascia molto a desiderare anche perché eventi precedenti hanno dimostrato dubbia gestione economica. Il Pesco quest’anno ha da farsi perdonare l’inquinamento dello scorso anno (si doveva ribellare alla mascalzonata della carne senza sapore, dell’uso simoniaco della carne). Doveva “gridare” che lui non entrava nel losco gioco , abbinato con arte, al suo Corpus Domini. I quasi oltre duecento chili di filetto usati al castello e poi “distribuiti” in buste di plastica ai “fedelissimi” con aggiunta di sostanziosi caddozzi di casa pupiddu (l’unico che non si è lamentato della festa della carne)e una quota parte delle prelibatezze ordinate “fuori paese” e mai giunte ai cittadini, il cuoco pagato oltre 15.000 euro per una cena riservata alle famiglie dei “gerarchi” che ingioiellate e abbigliate dalla stilista di regime poi avrebbero girato e sfilato in tutte le altre manifestazioni in gruppo o “branchetto” , uniche spettatrici di eventi “piscia soldi dallo stato”. Questa festa della “carne” abbinata al Corpus Domini è stato un capolavoro della strategia di chi è uso a “ingrassarsi” con la carne del popolo. Il Pesco che in autodifesa sancisce che “si trattava di due cose separate e che a lui interessava solo la sua di festa” ha subìto l’invasione difendendosi alla marinese: a mia chi minni futti di l’autri ! Intanto durante la sua festa girava quell’osceno (quasi porno) manifesto di carni e sapori e soprattutto quel “contratto bolscevico” che la amministrazione manumanca stilava e che sarebbe diventato una supposta da oltre 120 mila euro per la futura amministrazione. Una delle tante supposte lasciate e che sino ad oggi la giunta Rarbaccia subisce senza lamentarsi “per amore della pace” o come diremmo noi per puro masochismo.
Ora speriamo che il parroco ci risparmi deleghe educative a certi avvelenatori “ufficiali” per spiegarci altre interpretazioni della nostra religione. Che poi guarda caso sono gli stessi che stanno zitti davanti ad aggressioni indecorose , non provate, ma convalidate e condivise. Come dire che c’è sempre un Giuda a piede libero …

Nessun commento:

Posta un commento