lunedì 28 settembre 2015

ILLACRIMATA SEPOLTURA



Girando per Zacinto (Zante), molti anni fa, mi imbattei in uno slargo dove stava un giardinetto recintato che a prima vista stonava in mezzo  a quelle case di mare bianchissime. Già ero affascinato dalla lingua. Non la greca, ma il loro dialetto. E cosi giravo per i quartieri della città per cogliere quelle espressioni che mi affascinavano. “Picciriddi” disse una signora affacciandosi alla porta di casa rivolta ad un'altra signora… “Pistiari” disse un vecchio seduto davanti la porta… e altre parole che mi ricordarono subito il mio dialetto. Ripresi quell’analisi privata che da tempo conducevo in Sicilia vuoi con la lingua araba, vuoi con il francese, spagnuolo e il greco. Giunsi in quello spiazzo e mi colpi la frase incisa in un urna alla greca (cenotafio) , cioè la tomba sulla strada come il Keramikos di Atene , la via Appia a Roma ecc. “Illacrimata sepoltura” recitava la frase che fece scattare reminiscenze scolastiche abbandonate. 
Feci fatica a tradurre il nome perché proprio la g e la f in greco erano per me illeggibili. Non mi vergogno a dire che ci misi un bel po’ e il fatto di non aver studiato il greco e averne imparato (il maiuscolo) dai giornali non mi fu sufficiente. A distanza di un anno anch’io ho un fratello che giace lontano anche se non posso dire che abbia una “illacrimata sepoltura”. Questa globalizzazione ormai ha vinto su tutto. Abbiamo figli sparsi per il mondo dove spero che non sperimentino cosa sia “illacrimata sepoltura” come accadde a Ugo Foscolo. Ora a giorni come aveva promesso il Vice Sindaco Antonino Greco il Comune di Marineo riesumerà i resti mortali della Signora Concetta Sileci e dei suoi figli alla presenza della figlia Teresa. Ci sarà una parte privata che riguarda la famiglia (riesumazione) , una parte di sistemazione e dedicazione a cui si potrà assistere ed un incontro a conclusione per ricordare che anche Concetta Sileci e i suoi figli non hanno più una “ illacrimata sepoltura”.

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