domenica 7 febbraio 2016

GIù LA MASCHERA !





In pratica lo si può definire l’Hotel dell’arte. E’ un albergo un serraglio un fondaco un ospizio un ricovero un caravanserraglio. Qui l’arte trova alloggio e residenza. Via una inizia un'altra. Come le camere d’albergo. Per fortuna non ad ore ma a mese. Si avvicendano iniziative che con il tempo verranno più coordinate e amalgamate. Presumo che con il tempo ci sarà meno improvvisazione e che il giro si allargherà. Prevale ancora una certa “paesaneità” con tutti i suoi pregi e difetti. Ieri abbiamo assistito alla inaugurazione di una esposizione (circa 200) di maschere inventate dagli alunni delle nostre scuole dove  la mano acerba degli studenti era completata soprattutto dai docenti e da qualche genitore. Come sempre da noi si va a gruppi con limiti ben precisi che alle volte sembrano frontiere. In questo caso risuonava nella sala quel dna della Preside Muratore che è ancora molto forte nella scuola.
La maschera più famosa al mondo
Non so se questo gruppo di docenti erano gli stessi di allora. Di alcuni sono sicuro e non posso che essere contento perché riscoprire anche nella scuola i docenti non in veste politica impegnata ci rassicura sul metodo di insegnamento non “impegnato” e che non condizioni gli studenti. Questa alcova dell’arte funziona ancora perché il Pulizzotto a turno esalta le caratteristiche di tutti. Li coinvolge tenendosi a giusta distanza , li “espone” , gli offre un momento di gloria , li gratifica con una pizza e li ritorna “dormienti” sino ad un prossimo uso. Questa mostra che ci hanno descritto come a “settori” alla fine è figlia unica della maschera veneziana. A mio parere è mancata la presenza della vera maschera, madre di tutte le maschere: la maschera anzi le due maschere greche.

E’ mancata ancora una cosa ! I genitori. Se c’erano duecento maschere stonava il fatto che c’erano una dozzina di genitori soltanto… 
Il che significa che i docenti hanno lavorato bene sui ragazzi … ma che ancora si fa fatica a coinvolgere i genitori. Spero che questi ragazzi “orfani” non siano figli per caso, cioè genitori che delegano “tutto” alla scuola o allo stato… Il gruppo dei docenti era forse più numeroso dei genitori come a dire noi ci assumiamo le nostre responsabilità … Dopo i presepi questa mostra sulle creazioni dei ragazzi  è una ottima idea . Ho assistito ad una esperienza simile in Australia. Inutile dire che ogni ragazzo poteva contare sulla presenza dei genitori, ma mi ha sorpreso il fatto che i docenti non solo avevano scelto i ragazzi che sono intervenuti ma li avevano preparati prima…. E , altra grande sorpresa … facevano da guida illustrando le opere che alla fine avevano loro stessi prodotto.  Come sempre è emerso il lavoro collettivo dei docenti che non hanno abusato in narcisismo. L’allestimento è stato curato dalla Signora Quartararo non nuova a simili presenze.  

ps. per chi volesse approfondire l'argomento troverà su internet la magistrale lezione tenuta da Dario Fo sulle maschere. 


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