martedì 2 ottobre 2018

RI...FONDAZIONE


Da oltre un anno aspettiamo che il consiglio di Amministrazione nomini un nuovo reggente in sostituzione di Guido Fiduccia dimissionario. Inutili i nostri suggerimenti che questo consiglio debba nominare un tecnico finanziario perché da noi (non solo a Marineo) mettere uomini giusti al posto giusto non è percorribile. Nel caso della Fondazione basta pensare al dramma della situazione finanziaria , economica e patrimoniale per mettersi le mani nei capelli. Una serie di incapaci (speriamo in buona fede) si sono sbizzarriti ad aumentare i buchi di un colabrodo che ha reso in fin di vita la Fondazione. Speriamo ultimo il caso del Premio di Poesia che ha dissanguato la Fondazione ostacolando tutte le possibili altre iniziative per un evento che ti fa “bella per un giorno”, ma non porta nulla a Marineo e alla fine esclude le capacità locali al punto di dover creare un secondo festival locale. Ma questa è polemica sterile e indiscutibile se si pensa che ventimila (almeno) euro spesi per un evento solo per permettere un “giorno da leoni” a pochi.
Ora dalle dimissioni del Fiduccia siamo a bocce ferme perché o il nostro Vescovo non ha il coraggio di nominare uomini suoi (Di Sclafani o Scarpulla) apparentemente di area cattolica, o deve pescare all’interno fra Taormina e la Rainieri (perché non entrambi ?) che sono i veri gestori della Fondazione e che ne sono anche parte storica. Obbligandoli ovviamente a un ruolo non politico (basta ospitare movimenti !) ma istituzionale e costringendo il consiglio di amministrazione  ad un controllo capillare su un progetto dettagliato che non trascuri il ruolo istituzionale.
Ogni cambiamento la prima cosa che porta è il “mettere un mio uomo in ogni posto” e lo stiamo vedendo con la presente amministrazione che nomina “consulente anargiro” una figura già nota al servizio e uso del sindaco. Questa nuova forma politica (la nomina dei consulenti anargiri) riabilita tutta una serie di “capacità non dimostrate” e senza curriculum ma tanto bisognose di palcoscenico. Figure che alla fine diventano armi improprie perché sono “pagate” con il titolo di consulente e quindi al servizio di chi li nomina. Il più eclatante è la nomina di “spara fucile” un pensionato, uno straniero messo a capo della polizia urbana e ben conosciuto e non altrettanto accettato.
Ora speriamo che presto venga legalizzata la situazione interna della Fondazione prima che ci troviamo qualche “consulente” alla “spara fucile” a guidare la Fondazione. 

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     https://www.youtube.com/watch?v=Vee_AtVgJGw




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