lunedì 30 settembre 2013

L'ISOLA CHE C'è




UNIVERSITÀ   POPOLARE   DI   BOLOGNETTA
SEDE DIDATTICA presso BIBLIOTECA COMUNALE
”TOMMASO BORDONARO”
Via Vittorio Emanuele n°81
. 90030 - Bolognetta – PA

ANNO   ACCADEMICO 2013/2014

Sono aperte le iscrizioni ai seguenti corsi programmati dall’UPB per l’anno accademico 2013/2014:

q Laboratorio artistico ( pittura su vetro e lavorazione lana cardata)

q Salute e benessere

q Corso di informatica di 1° e 2° livello

q La Sicilia al tempo dei Romani

q  La Sicilia nella storia e nella letteratura

q  Storia di Bolognetta

q Corso di inglese

q Scritture  popolari in Sicilia: Biografie

ALTRO  ( su richiesta di almeno 15 iscritti)

Durata dei corsi: 15/20 ore.
Iscrizione ai corsi: entro  21 ottobre 2013 .
Ritiro moduli  presso la  segreteria dell’UPB aperta nei giorni di lunedì e venerdì dalle ore 16, 30 alle ore 18 ,30 nei locali della Biblioteca comunale di Bolognetta.
I corsi saranno attivati con un numero minimo di 15 richiedenti.
Quota di iscrizione all’UPB per l’anno accademico 2013/2014: € 20,00.

                                                                                                  La presidente
                                                                                     Prof. Maria Muratore
 

domenica 22 settembre 2013

EZIO SPATARO:LEZIONI DI POESIA A MILANO



Storie e culture di genti del mondo

VI INVITA AL

 LABORATORIO DI POESIA

DEL PONTE DELLE GABELLE

Serate di poesia, letture aperte e

presentazione di libri di poesia

 

LUNEDI’ 23 SETTEMBRE 2013 - ORE 21,00

 

SERATA DI POESIA CON :

 

Claudia Ambrosini, Alberto Arienti, Fabiano Braccini, Giuseppe “Pino” Canta, Stefania Carcupino, Giovanna Cimino, Alejandro De Luna, Annita Di Mineo, Enzo Giarmoleo, Giuliano Mori, Ahmed Serag, Ezio Spataro e tante/i altre/i poetesse/poeti della nostra città e non solo.

 

AL CAM PONTE DELLE GABELLE

via San Marco, 45 • Milano
INGRESSO LIBERO E GRATUITO

 

Per informazioni scrivere a : laconta@interfree.it

 Info:Associazione “La Conta” O.N.L.U.S. – 20100 Milano

e mail: laconta@interfree.it

sabato 21 settembre 2013

CONCORDIA

Per tre giorni abbiamo seguito la Concordia come facemmo con la tragedia di Vermicino. Notte e giorno attaccati alla Tv accompagnati dai commenti non solo dei “tecnici” ma anche da chi “lavora contro” , da chi spera, da chi ci crede . Quello che maggiormente ci ha colpito è il “masticatore porta sfiga” del Mentana. Ogni tre parole metteva tutto in dubbio. Per lui restiamo un popolo di approssimativi , di inconcludenti. Siano tutti Schettino. Non lo coglie mai il dubbio della buona fede . Ho pensato a Francesco Arnone fra i ponti della Concordia che lentamente riaffioravano. Ho cercato di contattarlo trovandolo a Civitavecchia pronto all’imbarco perché ancora ingaggiato dal Gruppo Costa-Concordia. “ Sono un uomo libero perché lavoro !” . Ho chiesto scrivimi le tue impressioni, sensazioni , pensieri dai…”. Stiamo imbarcando , siamo presissimi, l’accesso al computer al personale è regolato a bordo . Nell’immediato non posso , stiamo lavorando a pieno ritmo e nel tempo libero si … dorme”. Francesco Arnone non lo conosco ma mi ricorda la mia di esperienza quando partii per girare il mondo e vederlo e invece mi ritrovai in un ingranaggio che …non c’era tempo per me stesso. Vidi l’Acropoli di Atene da poppa della nave mentre cercavo con la mia fotocamera di riprenderla mentre il nostromo mi gridava : tutti ai loro posti…”. Poi decisi che in ogni caso volevo dieci minuti per me… Francesco va dall’estremo oriente a Napoli, da Barcellona in Australia. Se prendete un mappamondo o meglio un planisfero e seguite le rotte indicate in una di queste trovate il Francesco Arnone di Marineo quello che “volle lavorare per essere un uomo libero”. Me lo sono immaginato al bar del porto mentre guarda la tv indicando: là a sinistra ci sono gli alloggi degli equipaggi. Ci vorrà un oretta prima che riemergono… A un certo punto ero in quella balconata ero “di sostegno” ; mi sentivo di manipolare il comando del volume ! Tutti gridavano e questo spaventava ancor più i bambini ! Si è vero ci sono stati tanti morti ma anche tanti salvati e questo ci fa felici tutti. Vorrei chiedergli cosa ne pensa di questo “successo” dell’ingegneria italiana… ma sento alle sue spalle mille voci di altri ingaggiati che premono. Buon vento ,si diceva una volta…
Poi mi giunge la notizia che c’è un altro marinese che si occupa della Concordia… Vorrei saperne di più e quando so chi è corro da San Ciro gridando che Lui non può fare questo ! Quello fra falsi appelli , ha sempre scopi equivoci, deve far parte del “gruppo dei lavora contro” e poco poco porta sfiga e c’è il rischio che la Concordia riaffonda. Altro che portarla a Palermo per la rottamazione quando tutti sanno che Palermo non è attrezzata.

LA MISSIONE TRA GLI SLAVI DEI SANTI CIRILLO E METODIO



     La Biblioteca Ambrosiana ha ricordato nei giorni 19. e 20.09.2013 un altro importante anniversario dell’anno 2013: dopo il convegno di maggio dedicato al Costantino il Grande e il suo Editto di Milano del 313 ora si ricordano 1150 anni dall’arrivo dei due santi fra gli Slavi per evangelizzarli. In effetti al convegno hanno partecipato gli studiosi di svariati Paesi, non solo slavi come la Polonia, la Russia, la Bulgaria, la Repubblica Ceca e la Croazia ma sono intervenuti anche i relatori  italiani, rumeni, austriaci ed americani.
     Il primo giorno  è stata presentata una notevole opera del professor Aleksander Naumow e dei suoi collaboratori che fa parte della Biblioteca spirituale europea e che presenta i due missionari come patroni di Occidente e di Oriente. Era interessante seguire lo sviluppo del loro culto nella Chiesa cattolica e quella Ortodossa attraverso i secoli.  In seguito la professoressa russa Olga Sedakova spiegava come la lingua paleoslava dalla quale san Cirillo ha inventato la scrittura è rimasta una lingua solo ecclesiale che è completamente differente dal russo corrente. Qualcuno ha paragonato questa lingua antica al “latino slavo”, una radice comune dalla quale sono nate tutte le lingue slave, quelle occidentali che scrivono con le lettere latine e quelle orientali che hanno conservato il cirillico. (Solo per informazione: la scrittura che si usa oggi nella lingua russa, bulgara, ucraina ecc. porta il nome di san Cirillo ma non è esattamente quella che lui ha inventato. Un suo alunno Clemente la modificò e le diede il nome del suo maestro) .La professoressa faceva però notare che in latino si esprimevano anche gli scrittori pagani e quindi non riguardava solo il linguaggio sacro mentre proprio la lingua slava che si usa tuttora durante le funzioni religiose ortodosse è riservata esclusivamente a questo scopo ed è quasi incomprensibile al popolo. Serve solo per pregare Dio. Potremmo supporre che l’Ortodossia avrebbe bisogno di un Concilio Vaticano II con la sua riforma della liturgia e l’introduzione della lingua locale (che ha rivalutato l’idea di san Cirillo:  ogni popolo deve capire le Sacre Scritture); ma questo è una idea nostra. Il professor Pavel Ambros dell’Università di Olomouc in Repubblica Ceca si è soffermato su un certo universalismo del culto di questi due santi e sulla tradizione locale che valorizza la ricchezza di ogni popolo.  Ricordava la grande influenza della tomba dei santi – quella di san Cirillo si trova a Roma nella chiesa di san Clemente e quella di san Metodio a Velehrad in Moravia- i luoghi che  emanano una energia sacra e spingono i fedeli a chiedere la protezione dei loro patroni. Parlava della presenza vivificante per la quale il culto locale diventa universale poiché ogni credente può seguire l’esempio dei due patroni d’Europa e sentirsi responsabile nel suo ambiente. In questo senso l’eredità dei santi Cirillo e Metodio, per il relatore,  è molto attuale  e può creare una piattaforma per l’incontro della memoria secolarizzata e quella spirituale per parlare ad ogni uomo. Durante la seconda giornata del convegno gli studiosi hanno concentrato l’attenzione sulla tradizione letteraria e la questione dell’alfabeto come l’eredità dei santi Cirillo e Metodio. Interventi molto interessanti che non possiamo commentare in dettaglio qui in quanto sono stati molto specifici. Noi vogliamo informare i nostri lettori di un’iniziativa che ricorda ancora una volta un importante anniversario e ci fa conoscere i due santi che il papa Giovanni Paolo II ha proclamato i compatroni d’Europa insieme a san Benedetto.  I santi Cirillo e Metodio sono veramente i patroni di tutta Europa, quella occidentale e quella orientale poiché provenivano dall’Oriente – Costantinopoli ma sono stati fedeli all’Occidente – Roma. Speriamo che ci aiutino a ritrovare la difficile unità.

21.09.2013                                                                                              Růžena Růžičková

venerdì 20 settembre 2013

IL RITORNO DELLE PALME !

Ecco così immaginiamo la cosa pubblica. Lasciamo un attimo indietro i motivi che hanno portato alla “strage delle innocenti palme” . E’ successo come sono successe tante altre cose. Ma il dovere di un amministratore è quello di “rimediare” prima di tutto, nel contempo perseguire affinché il cittadino sappia , per evitare la recidività . Tutto questo in parte si sta realizzando questa mattina a Marineo. Anche il “ricercare fonti alternative di finanziamento” è stato messo in atto, non potendo sopperire con fondi propri il Comune. Abbiamo corso il rischio di rivivere l’esperienza dell’immondizia. Spendere milioni di euro per un capriccio di un amministratore spendendo e spandendo fondi pubblici che avrebbe poi lasciato in eredità alle future generazioni e che oggi la nuova amministrazione deve avallare.
Non uno , gentile signora Costa, ha fermato questo incosciente tiranno !
Quindi questa mattina si ripiantano le palme alla villa ! Caso vuole , se ricordo bene, come scrisse il Vitali, che piantate dagli emigranti americani di allora oggi rinascono grazie agli emigranti americani di oggi. Ed è curioso come osannato l’agronomo Greco come inventore dell’antidoto al punteruolo rosso dalla nostra Pravda locale sia la stessa Pravda , in regola con la sua linea mistificatrice, ad ignorare il fatto perché “il donatore” non è nelle grazie del “mistificatore” ( ci rispieghi allora perché è stata accettato il contributo al suo ultimo libro (sic) ?).
Certo le palme mancavano alla Villa. Molti abitanti delle panchine locali non ci sono più ma quelli rimasti hanno “canonizzato” il gesto , per altri è una “vetrina” per esporre concetti “marziani” e per non allontarsi da quel sacrato da dove “pontificano” concetti di comodo !
Spero che questo gesto si concretizzi anche per il piano castrato non solo delle Palme ma di magnolie e altro. E perché no sarebbe opportuno piantare una palma davanti ogni banca ma a spese di certi pseudo dirigenti noti per il disprezzo verso le multinazionali di cui non rifiutano stipendio e sicurezza.
Intanto questo gesto di oggi mostra che la strada per la ricostruzione è iniziata e speriamo sia un ,messaggio per tutte le forze politiche , soprattutto giovanili, che l’unica strada percorribile per la ricostruzione e “ proporre e fare “ non fare i guardiani perché cosi facendo si diventa guardoni.
Plaudiamo a questa forma suggerendo che si vada avanti , si onori chi , malgrado insulti e commenti vergognosi, ha contribuito e se i “mistificatori” ne soffrono possano emigrare a loro volta cosi li vedremo lavorare per la prima volta !

martedì 17 settembre 2013

ALLONTANARLI DALLE FUNZIONI EDUCATIVE !

Ci ha stupito l’uso di un blog locale , peraltro da noi avversato per l’uso sfacciato della mistificazione, come veicolo dell’anticristo o di quella cultura incosciente di falsi credenti che diffondono da veri untori mistificazione. Questo gruppo apparentemente rispettabile, composto da ex sacerdoti, uomini che ricoprono ruoli statali di cultura, posti in enti locali di grande influenza, fedeli ad un passato burrascoso di anonimato e violenza verbale usano la nostra comunità come facevano i nazisti con il popolo ebreo o come oggi si usa in vivisezione. Perché abbiano scelto una piccola comunità come la nostra ? Perché quello che esprimono è già superato e perché sono protetti da quella mafia di cultura di sinistra che copre e protegge la casta ? Non possiamo lasciare che “corrompano e corrodono la nostra società”. Non ci è sufficiente pensare che “nemmeno una dozzina di persone” abbiano letto i loro scritti. Non ci è sufficiente sapere che il “loro cavalcare i martiri moderni “ non influenza la gente normale. Ma tutto questo ci fa diventare umili sentinelle affinché la loro “operosa unzione con veleni” non superi il limite. E questo vale come indicazione alle nostre autorità religiose che elimino “serpi dal corpo” , che non trasformino i “nostri sagrati” in bordelli ma soprattutto che non abbiano accesso alle funzioni educative perché siamo a livello di anatema .

domenica 15 settembre 2013

I FIGLIASTRI DEL '68

Chiesa e Liberazione: i temi centrali della Teologia della Liberazione... o della mistificazione

Si finisce di leggere lo scritto firmato da N.D.  e viene subito da domandarsi: "siamo nel 2013 o siamo tornati al '68 ?"
Trasuda nostalgia di quei tempi e di quel mondo. Fosse solo questo lo si potrebbe accomunare alle patetiche rievocazioni dei vari laudatores temporis acti , che so io, della monarchia o del nazi-fascismo,  e non varrebbe certo la pena di ritornarci sopra. Ma non e' solo una questione di "nostalgia",  perche' il tema, in fondo sempre quello della nuova evangelizzazione , cioe' dell'annuncio, prima di tutto ai poveri, del lieto annuncio della Resurrezione di Gesu', e' troppo importante per essere equivocato e, peggio, strumentalizzato a fini ideologici.
Vediamo dunque qualche precisazione.
Prima di tutto la teologia della liberazione. Cio' che la Chiesa ha condannato ( e la condanna rimane) e' l'utilizzo delle categorie marxiste come strumenti utili alla soluzione dei problemi sociali e la loro introduzione nella teologia cattolica, cioe' nel modo di concepire la liturgia e le linee guida dell'evangelizzazione. La storia ha dimostrato quanto male e quanti orrori abbiano prodotto queste categorie applicate alla realta' in qualunque esperienza politica e in qualsiasi contesto storico e culturale. Non liberazione ma massacri di milioni di innocenti, schiavitu' di interi popoli, persecuzioni dei cristiani e degli appartenenti ad altre religioni. E la storia piu' recente dimostra quanti danni abbia provocato  il governo marxista nelle societa' di quei paesi, con la distruzione delle famiglie, la diffusione dell' alcolismo, il prevalere incontrollato delle oligarchie e delle mafie. Quanto alla teologia che senso ha, per fare un solo esempio, parlare di "strutture di peccato" come origine del male nel mondo, quando in modo molto esplicito e' lo stesso Gesu' Cristo a dirci che il male esce "dal cuore dell'uomo" e non viene da fuori di lui?
Ma la teologia della liberazione e' solo quella di Leonardo Boff, che nel frattempo ha abbandonato il sacerdozio, e' uscito dalla chiesa ed ha abbracciato posizioni  olistico-ecologiste in filosofia e no-global in politica, Al quale dobbiamo l'amena definizione della Chiesa vista come un'organizzazione dedita all'"espropriazione dei mezzi religiosi di produzione"? No di certo. Basta guardare al recente libro pubblicato da Gehrard Muller e Gustavo Gutierrez , Dalla parte dei Poveri. Per chi non lo sapesse Muller e' il Prefetto della congregazione per la dottrina della fede ( l'ex Santo Ufficio), messo in quel posto dal suo predecessore Papa Ratzinger. In questo saggio si esprimono posizioni teologiche ben diverse sia rispetto alle posizioni di Boff, sia rispetto all' ideologia marxista e al femminismo tipo "donne pastore". Quanto travaglio vi sia stato negli esponenti della teologia della liberazione e' testimoniato anche dal cambiamento di posizione di un teologo come Clodovis Boff, fratello di Leonardo, che nel 2008 ha criticato gli eccessi della teologia della liberazione sostenendo che si incorre nell"errore fatale" di considerare il povero come "principio operativo primo della teologia".
E prosegue "Da questo errore di principio possono derivare solo effetti funesti. [...] Quando il povero acquista lo statuto di 'primum' epistemologico, cosa avviene con la fede e la sua dottrina a livello di teologia e anche di pastorale? [...] Il risultato inevitabile è la politicizzazione della fede, la sua riduzione a strumento per la liberazione sociale".
Ne consegue che
"La 'pastorale della liberazione' diventa un braccio fra tanti del 'movimento popolare'. La Chiesa si fa simile a una ONG e così si svuota anche fisicamente: perde operatori, militanti e fedeli. Quelli 'di fuori' provano scarsa attrazione per una 'Chiesa della liberazione', poiché, per la militanza, dispongono già delle ONG, mentre per l’esperienza religiosa hanno bisogno di molto più che una semplice liberazione sociale. Inoltre, per il fatto di non percepire l’estensione e la rilevanza sociale dell’attuale inquietudine spirituale, la teologia della liberazione si mostra culturalmente miope e storicamente anacronistica, ossia alienata dal suo tempo".
Citiamo queste critiche (tratte dal sito
www.chiesa.it di Sandro Magister dell' Espresso), non per prendere posizione rispetto alle singole argomentazioni, ma per dare conto della ricchezza e della complessita' del dibattito teologico. Del resto e' proprio la compresenza di piu' scuole e sensibilita' teologiche che costituisce da sempre il patrimonio della Chiesa Cattolica, e che, essendone salvaguardata  la coerenza rispetto al "depositum fidei" apostolico, consente di garantire la continuita' della sua trasmissione lungo le generazioni, evitando i rischi di un settarismo autoreferenziale di matrice protestante. E Papa Francesco? Qual' e' la sua posizione riguardo a questi temi? Ecco quanto scrisse il cardinale Bergoglio nel 2005, commentando le tesi sostenute in un lavoro del sociologo sudamericano Carriquiry.
"La vasta produzione bibliografica sull’America latina (dalla “sociologia impegnata” alla teoria della dipendenza, dalla teologia della liberazione ai cristiani per il socialismo, dalle denunce a tinte forti ai dibattiti sulle strategie rivoluzionarie) è andata via via esaurendosi sin dagli anni ottanta. Ha dato certamente contributi di differente valore e apporti significativi ma, ultimamente, ha pesato di più la forte connotazione ideologica, con la sua riduttiva visione della realtà. Soprattutto dopo il crollo dell’impero totalitario del “socialismo reale”, queste correnti di pensiero sono sprofondate nello sconcerto. Incapaci sia di una riformulazione radicale che di una nuova creatività, sono sopravvissute per inerzia, anche se non manca ancora oggi chi le voglia anacronisticamente riproporre. Poco tempo dopo, il rinato ricettario neoliberale del capitalismo vincitore, alimentato dalle utopie del mercato autoregolatore, avrebbe mostrato anch’esso tutte le sue contradizioni e limitazioni. L’opera del Dott. Carriquiry offre una visione d’insieme nuova, che va al di là di quelle visioni ideologiche inadeguate, incapaci di abbracciare l’intera realtà dei nostri popoli e di rispondere ai loro desideri, ai loro bisogni e alle loro speranze".
Si rassicuri quindi l'untore : l'amore per i poveri e' cosa troppo importante per la Chiesa, ed e' connaturato al dispiegarsi della sua azione lungo i secoli attraverso e opere di tanti suoi figli, per essere lasciato alla strumentalizzazione degli squallidi epigoni di una ideologia i cui delitti, che hanno fatto del  XX  secolo l'epoca con il piu' alto numero di martiri della storia, non possono essere dimenticati.

 

CAVE CANEM !

Non è facile interpretare i “nostri” marxisti cattolici , forse è meglio dire locali. Di questi teologi marxisti abbiamo più volte detto (mettono in bocca a Dio pensieri e frasi che mai ha pensato ). Si insinuano e costruiscono sugli errori della chiesa nuove teorie che la stessa Chiesa evita di condannarli pur mostrando deviazioni eretiche e morali . La Chiesa è madre e non ha la libertà che loro hanno perché ritiene sempre tutti suoi figli. E cosi quando ti ritrovi “sceneggiate interpretative di provincia” che vogliono farsi passare per ideatori di “nuovi lidi di fedeltà al Vangelo “ ci vuole una grande pazienza a non definirli “untori”. Saltano subito evidenti tre cose in uno scritto in pieno stile blasfemo.
-Il Papa non è un esponente della teologia della liberazione !
-La Chiesa ha già condannato (proprio con Ratzinger) l’interpretazione marxista della teologia della Liberazione.
-Le “nostalgie” un po’ patetiche verso il comunismo del XX secolo sono uno stravolgimento del pensiero del Papa.
Infine ci domandiamo cosa sono “le strutture di peccato”?
Rimane valido l’avviso : il diavolo è pagato tutti i giorni per fare il suo lavoro !

venerdì 13 settembre 2013

LA LEGGENDA DEI QUARANTA ABBANDONATI !





Siria, Estero - 8 Settembre 2013

Maloula (Siria) "stumentalizzare e mistificare la realtà"

Siria, Maloula. Il martirio di Sarkis: «Se volete uccidermi perché sono cristiano, fatelo»

........ Le nuove vie del vangelo


"L'inganno o la mistificazione consistono (...) nella deformazione a proprio vantaggio della realtà.Nell'ambito dei mass media un caso tipico di utilizzo della tecnica di distrazione si ha quando viene dato grande spazio a una notizia poco importante, ma di forte impatto verso il pubblico, per evitare di parlare di altre notizie considerate "scomode".
Ad un certo punto Salvino disse “andate a fare ncu…” e arrivato ad oltre 100.000 euro di credito nei confronti del comune mandò a quel paese gli emissari del comune. Quaranta “assistiti” rimasero abbandonati e da lì iniziò la gente a capire in che stato erano le casse del comune. Salvino è definito “bravo ragazzo”, sempre disponibile , ma tutto ha un limite ! I mistificatori misero in giro la voce che per colpa del  consiglio comunale  i 40 rimasero senza assistenza…
Allora corsi da Salvino e gli dissi “non fare il gioco dei mistificatori , dicci come stanno le cose”. “ Tu ,vantando un credito di oltre 100.000 euro continueresti a fornire servizi ? E poi…” e lì si fermò perché in Sicilia nessuno andrebbe oltre !
Salvino è l’uomo per tutte le stagioni. Se vai da lui il giorno di carnevale di mattina lui è capace di fare una proposta in giornata e trovarsela già firmata dalla giunta nel pomeriggio…  Lui sa come è fatto il politico dalla mentalità mafiosa” e si adegua,
Ora accusare la nuova giunta di mancata assistenza è mistificare alla grande  ! Non so per quale motivo la nuova amministrazione non ha proceduto , ma l’aria puzza ancora dello stesso morbo. A me sembra una trappola per spingere il comune a votare il bilancio e quindi assolvere la vecchia cricca. Spero che “chi ne capisce” non abbocchi e sappia superare le resistenze interne che vogliono il nuovo bilancio per avere spazi di manovre anche loro.
Invito fermamente la signora della Pravda a “modificare” atteggiamento , usare più “documentazione” e soprattutto la smetta di far passare “quelli di prima” per vergini, soprattutto tenendo conto che per loro la verginità non è mai stata un valore. E poi ,per favore, basta, vorrei smettere di pizzicarvi giornalmente, mi sono stufato. Provi a fare le “interrogazioni” propositive perché la sua caccia alle streghe contrasta sia con i vostri impegni nazionali (venduti a Berlusconi) e che con la nuova teoria dei nuovi lidi del vangelo .    

giovedì 12 settembre 2013

MARINEO SFREGIATA



Ci stupiva il silenzio della opposizione al gesto “di ribellione” dei magnifici sei. Ci sono voluti dieci giorni  di “angoscia”  per partorire “un copia incolla”  già “visto” ai tempi che governavano loro. Se togliete qualche passaggio vi sembra di leggere uno di quegli interventi  dell’ex oppositore  Mancuso che giornalmente bollava il “dittatore” di allora o meglio ancora l’unico con diritto di pensiero e parola della giunta ribaudiana. Sono gli stessi temi e le stesse negligenze. Eclatante quella del fratello del sindaco allora “non eleggibile e perdonato” oggi più o meno “perroniano”...A mio parere i dieci giorni ci sono voluti perché sono tutti i problemi che hanno lasciati non risolti dopo cinque anni di linfa vitale da loro succhiata al comune. Chi ha risposto ha certamente più esperienza del cittadino qualsiasi di fatti “comunali”. Ma al di la della galanteria ,questa signora, perché non  prova ancora una volta a spiegarci come è possibile presentare un bilancio preventivo a novembre e il bilancio definitivo portarlo lemme lemme all’esercizio successivo lasciandone l’approvazione alla giunta successiva cioè l’attuale. Dai faccia uno sforzo … Mi auguro che questa giunta non approvi il bilancio delegando il Tribunale perché “coprire” le assurde e ingenti spese sostenute (basta l’affare immondizia) non può farlo la giunta Barbaccia ma deve farlo il mandante di tale situazione. Ci vorranno mesi se non anni per ristabilire le cose in Municipio e la tattica dell’inquinamento  è già in atto. Sarebbe bello poter rimandare la parola ai cittadini . L’unico che in consiglio parlava dell’opposizione era il “fratello” ma assessori e consiglieri  mai hanno fiatato perché “non all’altezza” o non abilitati. Quindi , gentile signora, ci risparmi anche Lei le prediche perché è meglio che cambi abito e pulpito. Per cinque anni il suo “padrone” ci ha preso per il cul… (sedere , pardon) ed ora anche la maggiore delle inettitudini di questa amministrazione è un milione di volte migliore della vostra camera a gas o dei Lager sovietici (che poi sono la stessa cosa). Bisognerebbe fare un altro viaggio in Unione Sovietica per vedere come l’hanno lasciata i suoi “santi ribaudiani” e come oggi stanno rinascendo. Si porti con se i nostri marxisti cattolici che disprezzano il nostro paradiso che è meglio di quello da voi sognato e mai realizzato. Non vi permetteremo più di spargere il sangue del popolo a beneficio di alcuni finti proletari che si rifiutano di dichiarare i propri redditi perdendo cosi ogni e qualsiasi diritto di rappresentare i cittadini che sudano e lavorano tutto il santo giorno. Marineo l’avete lasciata come Varsavia è stata lasciata dai nazisti, fuggendo a Roma via Godrano. Fate silenzio per favore e rispettate la volontà e il giudizio degli elettori .       
Gli elettori vi hanno tolto il diritto alla parola i fatti anzi i non  fatti vi condannano.

LA STORIA DELLA PARROCCHIA

Il tasto della Storia della Parrocchia brucia. Ora spunta fuori, solo per questi storici improvvisati, Padre Pilo noto a tutti tranne a questi ruba-documenti o come si dice da loro copiaincolla e fazzu finta di nenti. Abbiamo paura che questi infanghino la storia della nostra parrocchia trasformandola in una storia di intrighi e covo di non sappiamo ancora quali efferatezze. La Storia della nostra Parrocchia esiste già ed è in attesa di pubblicazione dal solo “storico” vero che esiste in Paese che fa paura alla banda dei compari perché non parla, non si vanta ma ricerca. Le notizie su Padre Pilo sono desunte dalle sue ricerche. Però anche noi abbiamo una notizia “non pervenutaci”. Facciano attenzione che presto incontreranno un certo Ciro Sanicola , vice parroco nel settecento, e allora dovranno stare attenti a non trasformarlo … Potete copiaincollare la notizia. Non avvelenate l’uscita di questa grandiosa opera esaustiva non scritta da cattolici marxisti fatui e vatui intrisi di veleno.

mercoledì 11 settembre 2013

L'ING. LEONARDO DA VINCI ! MA CHI è COSTUI ?



Colpisce a Marineo la quantità di geometri (gradino più in su di capomastro), architetti (pensatori di fantascienza) e una infinità di titoli in ingegneria. Il giovane ing.Carmelo Vono mi diceva che senza gli ingegneri il mondo si ferma … O quel mio amico ingegnere per forza ma poeta per dono di Dio. Ci sono una cinquantina di titoli abbinabili all’ingegneria e questo ti permette di salvarti come la laurea breve. Stimo che fra ingegneri, geometri e architetti a Marineo si superi i duecento, considerando anche materie e titoli vicinali. Questo cospicuo numero mi è venuto in mente ieri alla conferenza stampa tenutasi alla Biblioteca Ambrosiana per annunziare la mostra
“Strumenti e Meccanismi. Leonardo l’arte dell’ingegneria 
10 settembre  8 Dicembre 2013  infoline 806921  info@ambrosiana.it
Fogli estratti dal Codice Atlantico riguardanti marchingegni,meccanismi, macchine per tagliare i tessuti e gli specchi, fili metallici, battiloro, macine, ,mole per specchi e girarrosti, uno studio meccanico su un tamburo militare , pompe idrauliche, carrucole complesse, strumenti scientifici, orologi e compassi, ruote dentate. Questa non completa descrizione a riprova della genialità e dell’estro di Leonardo ingegnere.
Quindi mi è parso logico segnalare a questa categoria l’evento perché spesso una volta “licenziati” si perde la parte migliore dello studio . E come i medici che tutti i giorni la mattina oltre al Padre nostro si ripetono il giuramento di Ippocrate ! In tutti gli studi che ho visitato trovo sempre pantografi, tavoli da disegno, plotter, grafici ma pareti spoglie e anonime che dimostrano che si sono ingegneri,  perché lo sai , ma questo studio potrebbe essere anche un ufficio assicurazioni  o peggio ancora un sindacato che ormai non ha più una storia , ma  è una macchina stampa soldi.
Oggi ci salvano i computer dove puoi fare a meno di tutte le attrezzature predette e quindi speriamo anche che ci si possa dedicare al fair play  insegnando ai muratori che martellare alle sette del mattino per smettere alle nove  è un processo invertibile ed applicabile anche a Marineo anche se Leonardo non lo ha scritto …
Quindi è auspicabile che se un ingegnere (più o meno) va al Siae di Bologna prima o poi passando da Milano visiti il loro più illustre collega.

domenica 8 settembre 2013

OPINIONI



L'UOMO DAL FAZZOLETTO ROSSO
Una settimana piena questa. Mentre siamo presi nel decifrare cosa passa per la mente a certa gente veniamo sorpresi dalle capacità di   nostri “unici” compaesani. Partiamo da chi, grazie a Dio è cosi bravo a spiegarci la situazione internazionale lasciandoci però nel dubbio se pensare che il Mancino sindaco americano sia li con Obama a caricare aerei pieni di bombe  con obiettivi mirati (bambini vecchi donne luoghi storici) come usano fare gli americani  mentre “gli altri” non sono mai in errore. Per fortuna abbiamo chi a Roma ha deciso di acquistare gli F35 stanziandoli a PuntaRaisi e facendo portare la Costa Concordia al club Mediterranè di Pollina per alloggiare i piloti italiani guerrafondai affidandoli alla crocerossina pollinese laureata anche lei a Godrano e in via di beatificazione grazie alla relazione del nostro teologo che solo lui ,in quanto teologo, sa mettere in bocca a Dio parole che Dio non ha mai pronunziato. Il tutto ci viene spiegato dall’unico “pensatore” ultra marxista che possediamo e sembra che il nostro Parroco gli affiderà nel prossimo anno il “catechismo della chiesa cattolico-marxista” in via di riedizione” da insegnare ai nostri bambini e che conterrà anche l’elenco delle ultime persecuzioni cristiane , con distruzioni di chiese (in ordine alfabetico) fatte dagli americani in tutto il mondo travestiti da pacifici atei di qualsiasi colore. Non ci vorrà nessuna autorizzazione ma sarà da guida il fazzoletto rosso a distinguere quelli giusti dagli altri. Ci auguriamo che il nostro parroco   non sia presto costretto a dire predica con il fazzoletto rosso al collo anche lui. E se questa del fazzoletto rosso non è una provocazione ditelo voi…
I MAGNIFICI SEI E I DUE NON AMMUCCHIABILI
L’altra notizia che in parte ha sconvolto i giovani (non maturandi, nel senso di sempre giovani) è la felice idea (si può dire anche infelice) è la decisione di 6 componenti della maggioranza che si sono ammucchiati (nel senso di mettersi allo “sbando”) per distinguersi , con immediata replica di due “non ammucchiabili”. Questi non maturandi si sono scandalizzati convinti che la verginità sia una dote e non una scelta. E cosi ,mentre tutti sgridano la sinistra o meglio l’opposizione del silenzio non accorgendosi che il 90 per cento dei messaggi anonimi sono proprio della sinistra che non può intervenire perché quello che hanno fatto non è niente al confronto. Consiglieri e assessori sfiduciati, mentre autorevoli (sic) del consiglio che si dimettono maleducatamente (potevo usare altro termine) senza giustificare e motivare politicamente le  dimissioni, sostituzioni di assessori, rifiuto di adeguarsi alle regole regionali e nazionali, maggioranza flatuente e cosi via. La democrazia  non ha solo regole per la sinistra.
Confessiamo che tradurre i due documenti (quello letto dal Mancino e il comunicato del duo) li può tradurre solo chi li ha scritti, lasciando così ad antropologi  arraggiati e ad una sinistra professionista di riprendere di nuovo quella tecnica dell’anonimato di cui il loro capo è stato ed è maestro esemplare.
Ma chi è senza peccato…
Non avendo elementi chiari a disposizione diamo una nostra interpretazione , seppur campata in aria la diamo e tale rimarrà sino a quando qualcuno non ci porti una versione migliore.
I due a capo della coalizione che ha vinto le elezioni hanno iniziato a governare , d’accordo con il sindaco, tenendo in scarsa considerazione i sei che si “sono autostaccati” e qualche volta informandoli sulle decisioni e orientamenti già presi. Viaggi a Palermo, incontri con autorità centrali ecc.ecc. E noi sei ? Siamo pupi ? La ribellione dei Riprenditi, il rifiuto della mentalità mafiosa del ribaudianesimo , il buttare nel depuratore  certa cultura losca , il messaggiare fraudolento, il tentativo di inquinare la nostra morale, il faccio tutto e solo io (comune ad entrambi gli schieramenti), tutto questo è servito a niente ? E quindi i sei si sono costituiti in gruppo costringendo da un lato alla sinistra di reagire solo con i messaggi anonimi e ai loro “confratelli “ di prendere atto che le decisioni vanno prese collegialmente mettendo un ipoteca sul potere dei nostri due santi protettori “Ciro e Giovanni” che non sono né di Alessandria ne di Edessa.  I sei è difficile catalogarli, ma li accomuna solo il desiderio di essere protagonisti del loro mandato e non essere comparse o pupi (non nel senso zozzo inteso dal romano)   dei predetti patroni.  . Ci manca qualsiasi elemento per giudicare il comunicato dei soci Cutrona-Barcia, che siamo costretti a tradurre fra le righe come risposta ad insulti e-o accuse ricevute. Ci aspettavamo più chiarezza “pubblica” perché questo comunicato sembra scritto secondo la mentalità  mafiosa di chi da cittadino da sindaco da deputato in una pubblica piazza “minaccia” di “leggerti la vita” calpestando tutto e tutti sapendo che i “sindacalisti “ se ci sanno fare si possono arricchire e non giustificare nulla. Stupisce che certi uomini di fede e di cultura si associno a codesti individui  e non si chiedano “perché un assessore alla cultura, seppur sfiduciato, può scrivere una lettera utilizzando la  carica del sindaco che la firma”.
QUALE SCOPO AVEVANO SCRIVENDO LA LETTERA ?
Si sono chiesti mai il perché ? Noi abbiamo esportato in tutto il mondo certi atteggiamenti mafiosi (ricatti , pizzo, intimidazioni  ecc.).
Mi spiace la posizione dei Riprenditi che ospitano , solo messaggi anonimi cavalcando una protesta sterile e non analizzando meglio ciò che sta succedendo. Sono ancora ispirati dai parenti e non riescono a fare ragionamenti propri , perché pubblicando i messaggi  di questa sinistra, fanno il gioco del disfattismo di sinistra. E non abbiano la presunzione di essere tutti vergini e restarci per tutta la vita. E non gridino allo scandalo perché per tutta la campagna elettorale anche loro hanno trafficato incontri e trattative senza che nessuno gridasse allo scandalo.

venerdì 6 settembre 2013

NOTTE BIANCA DELLA LEGALITà A MISILMERI








COMUNICATO STAMPA
                                                          


Si svolgerà sabato 7 settembre a Misilmeri la 2^ edizione della “Notte bianca della legalità”.
Dopo il grande successo della passata edizione, la società civile ed il mondo associativo misilmerese, hanno lavorato strenuamente per ripetere questa iniziativa, dal forte valore simbolico in un Comune sciolto per infiltrazioni mafiose.
L’iniziativa, ideata dall’Associazione Misilmeri è Viva e patrocinata dal Comune di Misilmeri e dall’Assessorato al Turismo della Regione Siciliana ha raccolto infatti le adesioni di oltre trenta associazioni e di tantissimi cittadini.
La legalità sotto diverse forme e punti di vista sarà il collante che legherà molte attrazioni e che ha ispirato artisti ed associazioni a spendersi ancora una volta per il proprio paese.
Presenti, tra gli altri "Le Malerbe” artisti che si sono distinti per una serie di campagne di sensibilizzazione su tematiche inerenti l’affermazione della legalità, come quelle sul pizzo. Il trio partecipa al programma "Le Iene" in onda su Italia 1.
Ampio spazio sarà dato agli artisti locali; cantanti e ballerini si esibiranno infatti nei palchi collocati lungo il corso principale, mentre un palco collocato nei pressi di via Medici sarà dedicato all’approfondimento tematico-culturale, con una serie di presentazioni di libri, tra questi, quello dell’ex super consulente informatico Gioacchino Genchi e del caporedattore del Giornale di Sicilia, Francesco Deliziosi.
“Non passa giorno nel quale non percepiamo un estremo bisogno di normalità, che purtroppo questo paese, a causa di una serie di  avvenimenti, fatica a riacquisire -  dichiara Vito Lo Franco, presidente dell’associazione Misilmeri è Viva – “Anche quest'anno nella realizzazione di questa iniziativa ci siamo rivolti ai giovani, cercando di comunicare con un linguaggio comune, fatto di arte, musica e spettacolo, un messaggio diverso rispetto a quello a cui sono stati abituati, un messaggio che prima di ogni altra cosa parla di cultura, la cultura della legalità”.

 
TEL. VITO LO FRANCO: 3492113727


giovedì 5 settembre 2013

PROVE TECNICHE DI SEPARAZIONE









Gentile signor Sanicola le invio un nostro comunicato stampa con preghiera di pubblicarlo.
La invito inoltre a pubblicare senza alcuna censura tutti i commenti compresi gli insulti e le diffamazioni che arriveranno.
Io e il Consigliere Barcia prenderemo eventuali e giusti provvedimenti sollevando lei e il suo sito da ogni responsabilità
Sempre con stima 
Piero Cutrona e Sandra Barcia


L'UNICA COSA CHE NON CONDIVIDO è IL TIMORE  DI CONSEGUENZE. ANNI DI BATTAGLIE CONTRO TUTTE LE RISME DI FARABUTTI  , LEI CREDE, ARCHITETTO E SIGNORA BARCIA, CHE LA PAURA POSSA AVERLA VINTA ?
NON CAPISCO COSA STA SUCCEDENDO MA LO SPAZIO DEL GUGLIELMO è A DISPOSIZIONE DI CHIUNQUE.  CHE IL SIGNORE CI RISPARMI UNA NUOVA STAGIONE DI VELENI.

PROVE TECNICHE DI SEPARAZIONE !!!!!!!
E’ BENE CHE LA CITTADINANZA SAPPIA
Dopo l’ennesimo colpo basso subito, ci sentiamo in dovere di comunicare a tutti i cittadini di Marineo cosa è successo ieri sera martedì 3 settembre 2013.
In consiglio Comunale si è finalmente palesato il significato che alcuni davano del concetto di uniAMO Marineo proposto in campagna elettorale dal gruppo Futuro e Tradizione.
Infatti dopo appena 4 consigli comunali, senza che ci sia stato nessun sentore, nessun coinvolgimento e soprattutto nessuna polemica interna alla maggioranza dopo la nomina degli assessori, il consigliere Mancino prendendo la parola ha comunicato la formazione di un nuovo gruppo consiliare composto da tutti i consiglieri di maggioranza ad eccezione dei consiglieri Cutrona, Barcia, Basilico e D’Amato.
Un grazie di cuore quindi, ai consiglieri Pulizzotto, Mancino, Li Castri, Perrone e agli assessori/consiglieri Cangialosi e Salerno per averci coinvolto nel nome del motto uniAMO Marineo.
Forse c’era già un disegno politico preordinato? (Vedi l’imposizione sulle nomine degli Assessori volute anche dai consiglieri ed altro ancora, anche se poi alla cittadinanza si è raccontato la favola del lupo cattivo che è sempre un altro!!!).
Dal giorno dopo le elezioni cercavano un nostro passo falso giocando sull’impulsività, sui nervi e sulla tensione e su alcune votazioni.
Signori miei non sapete con chi avete a che fare …….. gente educata e perbene con un solo obiettivo: amministrare nell’interesse dei cittadini!!!”
Fino a ieri la nostra parola è stata sempre taciuta nel rispetto e per il bene del GRUPPO del quale pensavamo appartenere adesso diciamo basta e d’ora in poi la storia la racconteremo anche noi con dovizia di particolari e senza peli sulla lingua.
Auguriamo buon lavoro al nuovo Gruppo Misto “indipendente”, e alle vostre “prove tecniche di separazione” rispondiamo…….. SAREMO FEDELI AL PROGRAMMA ELETTORALE DEPOSITATO E APPOGGEREMO IL SINDACO BARBACCIA.
Invitiamo tutti i cittadini a partecipare ai consigli comunali, per sentire con le proprie orecchie e farsi una propria idea sulle cose che succedono e non accontentandosi di storielle riportate da altri.
Noi ci abbiamo messo la faccia e la nostra professionalità e come abbiamo già detto in campagna elettorale e ribadito in Consiglio Comunale non abbiamo nessun accordo pre-elettorale con qualcuno e nessun interesse di bottega, ma solo la voglia di fare il bene per il nostro paese.
I Consiglieri Comunale
Sandra Barcia (Capogruppo)

Piero Cutrona