Per tre giorni abbiamo seguito la Concordia come facemmo con la tragedia di Vermicino. Notte e giorno attaccati alla Tv accompagnati
dai commenti non solo dei “tecnici” ma anche da chi “lavora contro” ,
da chi spera, da chi ci crede . Quello che maggiormente ci ha colpito è
il “masticatore porta sfiga” del Mentana. Ogni tre parole metteva tutto
in dubbio. Per lui restiamo un popolo di approssimativi , di
inconcludenti. Siano tutti Schettino. Non lo coglie mai il dubbio della
buona fede . Ho pensato a Francesco Arnone fra i ponti della Concordia
che lentamente riaffioravano. Ho cercato di contattarlo trovandolo a
Civitavecchia pronto all’imbarco perché ancora ingaggiato dal Gruppo
Costa-Concordia. “ Sono un uomo libero perché lavoro !” . Ho chiesto
scrivimi le tue impressioni, sensazioni , pensieri dai…”. Stiamo
imbarcando , siamo presissimi, l’accesso al computer al personale è
regolato a bordo . Nell’immediato non posso , stiamo lavorando a pieno
ritmo e nel tempo libero si … dorme”. Francesco Arnone non lo conosco ma mi ricorda la
mia di esperienza quando partii per girare il mondo e vederlo e invece
mi ritrovai in un ingranaggio che …non c’era tempo per me stesso. Vidi
l’Acropoli di Atene da poppa della nave mentre cercavo con la mia
fotocamera di riprenderla mentre il nostromo mi gridava : tutti ai loro
posti…”. Poi decisi che in ogni caso volevo dieci minuti per me…
Francesco va dall’estremo oriente
a Napoli, da Barcellona in Australia. Se prendete un mappamondo o
meglio un planisfero e seguite le rotte indicate in una di queste
trovate il Francesco Arnone di Marineo quello che “volle lavorare per essere un uomo libero”. Me
lo sono immaginato al bar del porto mentre guarda la tv indicando: là a
sinistra ci sono gli alloggi degli equipaggi. Ci vorrà un oretta prima
che riemergono… A un certo punto ero in quella balconata ero “di
sostegno” ; mi sentivo di
manipolare il comando del volume ! Tutti gridavano e questo spaventava
ancor più i bambini ! Si è vero ci sono stati tanti morti ma anche tanti
salvati e questo ci fa felici tutti. Vorrei chiedergli cosa ne pensa di
questo “successo” dell’ingegneria italiana… ma sento alle sue spalle
mille voci di altri ingaggiati che premono. Buon vento ,si diceva una volta…
Poi
mi giunge la notizia che c’è un altro marinese che si occupa della
Concordia… Vorrei saperne di più e quando so chi è corro da San Ciro
gridando che Lui non può fare questo ! Quello fra falsi appelli , ha
sempre scopi equivoci, deve far parte del “gruppo dei lavora contro” e
poco poco porta sfiga e c’è il rischio che la Concordia riaffonda.
Altro che portarla a Palermo per la rottamazione quando tutti sanno che
Palermo non è attrezzata.
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