domenica 28 settembre 2014

I CARTELLONI



 In avvicinamento all'incontro del 23 ottobre
I cartelloni del teatro dei pupi     venivano usati dai cantastorie per indicare ,finestra dopo finestra il prosieguo della storia che stavano cantando-raccontando e dai pupari che esponendolo davanti il teatrino permettevano allo spettatore di avere un sunto dello spettacolo in programma. Dipinti con le terre a 4-6-8 scacchi o finestre realizzati da artisti che conoscevano molto bene la Storia dei Paladini di Francia o il tema da dipingere (dalla baronessa di Carini a  Pia dei Tolomei , al bandito Musolino).Di immediata interpretazione  e dipinti in modo tale da essere “letti” a distanza. Due cantinelle di legno in alto ed in basso ne permettono l’uso come se si trattasse di rotoli .Si conservano arrotolati sulla cantinella in basso e si legano allo spago che serve anche per appenderli. Scomparsi quasi totalmente vengono ogni tanto riprodotti in copia per amatori. Solo nel Teatro di Onofrio Sanicola ad ogni nuovo spettacolo viene prodotto un nuovo cartellone che oltre all’uso prima detto rappresenta la summa del lavoro svolto.
Negli ultimi anni un intenso lavoro di ricerca e progettazione ha portato ad una nuova generazione di cartelloni adatti ad un pubblico contemporaneo, più preparato ed attento. Sono quasi sparite le “finestre” sostituite da colonne, fiumi alberi, cieli, monti ,mari. Ogni finestra in pratica finisce  nella successiva  con una continuità di ambienti e colori.
I cartelloni di scuola catanese solitamente dipinti su carta da pacchi di recupero (costo zero).Dai vivacissimi colori venivano esposti davanti il teatrino o in piazza , fissati agli angoli con dei chiodi rinforzati con pezzi di carta più volte ripiegata. Gli venivano applicati una marca da bollo annullata con una croce o con la data.

ps miniatura del XI secolo molto simile al cartellone dei cantastorie

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