sabato 27 settembre 2014

SINO A QUANDO ?

Mentre il sibillino Pino Taormina dimentico delle passate minacce (ricordate ? mi ero offerto di pagare io l’avvocato se il nostro manumanca lo avesse citato tramite non i suoi avvocati ma quelli non onerosi del comune) non si capisce se sbeffeggia il manumanca al momento escluso anche dalla Pravda, o se sta recuperando coraggio sostituendosi alla Pravda per diventare la Pravda due. Si è vero che appena lo mette in bacheca subito dopo lo oscura calandogli sopra o meglio coprendolo con i messaggi (altro sibillino) del Esecutore Testamentario del Prof. Arnone… E questo ping pong (sembra causato dai muratori che giocano con il Pino Taormina…) perché altrimenti non si spiega come sia possibile che la relazione della Fondazione la pubblica il Benanti mentre il Marineoweb sembra ignorarla.

Ma andiamo in ordine…

Ci siamo arroventati per capire cosa sia una Assemblea Cittadina. Alla fine sembra che i cittadini chiamati a raccolta debbano solo ascoltare le ragioni di chi ha convocata l’assemblea senza diritto al contradditorio e cosi per esempio, viene uno e da degli ubriaconi non solo ad una parte politica ma mette in dubbio se lo siano anche i propri figli come è sicuro lo sia un altro cittadino, già da tempo definito ubriacone da certe canaglie capeggiate sempre dallo stesso. Insomma sono le solite assemblee cittadine alla manumanca e ci è mancato poco che volassero le solite frasi a lui usuali che vanno dalla “puttanella, al vastasu, al solito ubriacone…” . Beato lui che può contare “sulle interpretazioni della Signora Costa” … Quindi chiarito che a Marineo ci sia un solo ubriacone vorrei chiamarVi ad analizzare il video che vi proponiamo. Dopo vari interventi ecco apparire il nostro manumanca e ditemi voi se si può mandare a Roma un figuro simile… Si mi direte è in buona compagnia… Altro che ubriacone… Ora aspettiamo la difesa della “avvocatessa sua…”…

Per favore ridete piano ….
Dopo aver tentato per oltre quattro mesi di fermare l’uomo che dissangua chiunque per promuovere la sola sua immagine , dopo aver gridato ai quattro venti moderazione e non arroganza oggi la Fondazione viene a questo ragionamento…
L’ultimo tema trattato riguarda il Premio di Poesia Città di Marineo. Il Presidente ha avuto modo di manifestare la propria soddisfazione per la riuscita della 40° edizione che ha registrato un notevole successo di pubblico e di commenti positivi anche negli organi di stampa. L’entusiasmo per la manifestazione e per il ruolo che la stessa continua ad avere… (ma che ha preso il viagra ?) nel panorama culturale italiano (sic…), però, devono tener conto anche dell’ingente impegno di risorse che annualmente la manifestazione richiede. Le esigue sponsorizzazioni e la quasi totale assenza di sostegno pubblico da parte degli enti territoriali preposti, ha fatto sì che l’onere finanziario dell’evento sia ricaduto quasi integralmente sulle casse della Fondazione. Di fatto, il riproporsi per le prossime edizioni di questo impegno “esclusivo”, drenerebbe gran parte delle disponibilità dell’Ente inficiando le molteplici attività culturali, a beneficio di tutta la collettività marinese, che le Fondazioni stanno avviando. La Commissione, pur riconoscendo l’alto valore del Premio Internazionale di Poesia Città di Marineo, alla luce dell’impegno finanziario che l’evento richiede, non può che sollevare dubbi sulla riproposizione per gli anni a venire di questo modello organizzativo. Sono state espresse numerose soluzioni che vertono, essenzialmente, sulla diversa cadenza temporale (biennale o triennale) della manifestazione, sul coinvolgimento degli enti territoriali, in primis il Comune, essendo il premio intitolato alla “Città di Marineo”, che deve assicurare un patrocinio oneroso tale da rendere fattibile l’iniziativa. In assenza di tali garanzie la reiterazione dell’evento appare assai difficoltosa. Il Presidente precisa, comunque, che nell’ipotesi che altre entità vogliano farsi carico dell’organizzazione del Premio, le Fondazioni non faranno mancare il loro sostegno (Presidente si sente bene ? Rilegga cosa da mesi le stiamo gridando ?). A chiusura della seduta il Presidente tende a rimarcare che, in linea di quanto disposto dal Dott. Gioacchino Arnone nel creare la Fondazione a suo nome, ci si deve sforzare di indirizzarne tutte le attività ed iniziative verso una maturazione intellettuale, culturale e civile della società marinese ed in particolare verso le nuove generazioni, così da offrire loro anche occasione di sviluppare competenze che possano rappresentare un valore aggiunto per il loro futuro lavorativo.
Ora delle due l’una o ci spiega , Caro Presidente, o la smette di ridere quando noi chiediamo chiarezza e trasparenza o inizi a fare sul serio iniziando ad accompagnare i suoi editti dalle cifre cosi come ci aspettiamo dal comitato di gemellaggio per capire se alla fine possiamo chiamarla tassa “immagine Spatari”.
E come possiamo chiudere senza la chicca sul premio che ci è giunta non da anonimo che avevamo deciso di non pubblicare perché non pensavamo che alla cena “delle beffe” fossero presenti alcuni animali.
Per il Vostro piacere….
“Egregio, non tutti siamo uguali e neppure compiacenti di ciò che avviene e si
dice in giro. E siccome io non voglio essere complice ignaro di un affronto nei
suoi confronti, vorrei raccontarle cosa succede alle sue spalle. Ricordo che
qualche anno fa , quando lei aveva come unico bersaglio dei suoi attacchi
l'oramai ex sindaco ribaudo, i signori che oggi amministrano ne godevano a
iosa. Era solita, la moglie dell'assessore che non si rassegna a mettersi in
pensione, ridere volgarmente quando qualcuno sottolineava la sua imparzialità
nelle accuse al suo acerrimo nemico, forse perché il nemico era comune. Oggi
che lei, la baronessa, e la protagonista con il marito dei suoi attacchi, non
proprio assurdi, questa signora si permette di orchestrare ostacoli e
ostracismi verso di lei. Allora le racconto cose che forse non conosce.
Domenica sera suo cugino è stato ammonito a portarla con se alla cena di gala
altrimenti avrebbe causato una crisi isterica della coppia d'onore. Lo udii
dire alla compagna Marita che se lei si fosse avvicinato per andare alla cena,
allora loro sarebbero andati a casa a Palermo, per non causare problemi. La
realtà e che questa coppia oramai alla deriva gode di questi ultimi istanti di
protagonismo e non sopporta chi osa mettersi tra loro è il successo. Io ritengo
che lei tutto questo doveva saperlo, anche per giustificare lo sforzo di suo
cugino che poverino e vittima e banca occulta di quati arruffoni. … “
Lettera firmata. 9 settembre 2014 h.15.50
Altro che metamorfosi…qui ci trattano da cretini…

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