ACQUA VERDE 12
La storia che volevo raccontarti
DI SALVATORE
GIUSEPPE POMARA
ILRACCONTO DELLA DOMENICA
Mentre il nonno e
gli amici non accennavano mai ai fatti di cuore, come se la cosa non facesse
parte della loro sfera esistenziale, discutevano con disinvoltura della
morte. A quel tempo Pepo pensava solo a crescere e la morte, che doveva avere
all’incirca l’età del nonno, era lontana più della Merica, della Grande Guerra,
dei Beati Paoli, di Guerin Meschino e di tutti gli altri
eroi di cui aveva sentito narrare le gesta. Per lui era come se non
esistesse, anche se sapeva benissimo di che si trattava. I morti
non si nascondevano alla vista dei bambini e non si usavano giri di parole
per dire loro che il nonno o la nonna, il padre o la madre non c’erano più. «Sono andati in cielo» si diceva.
Loro ci credevano, o facevano finta. «Una
volta che si nasce, si deve morire» ripeteva il nonno «e ricchi o poveri non
se la fa franca nessuno, che almeno in questo siamo tutti uguali».
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While his grandfather and his friends
did not even hint about their past, sentimental life, as if it was not even
part of their existence, they argued with great ease about death. At that
time, Pepo only had thoughts about growing, and death, which had to be about
the age of his grandfather, appeared to him to be farther than America, than
the Great War, and also farther than all the heroes and their deeds that he
had heard of. It was as if it did not exist for him, even if he knew what it
was. The dead were not hidden from children’s sights. "They have gone to
heaven," they said. They believed in it, or pretended to. "Once you
are born, you have to die," repeated his grandfather, "rich or
poor, no one gets away. At least in this, we are all equal."
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