Sono molto perplesso
nel commentare il post diffuso dal blog del mio ex (pur troppo sempre più ex amico) Pino
Taormina. Questo suo ruolo del “pari ca un ci curpa” (non è mia la definizione)
non è più sostenibile. Ma per la seconda volta sono sul punto di cascarci. Cosi
come avvennne con la notizia dell’Imu sui terreni agricoli !
Quindi quando vinse il
Ribaudo le elezioni scrissi: lasciamolo governare poi lo giudicheremo. La sua
coalizione sembrava l’armata Brancaleone ! Vi facevano parte Quartuccio, Padre
La Sala, Antonino Di Scalfani, Nuccio Benanti ecc.ecc. Ora la situazione si è ribaltata ma il
risultato è lo stesso. Ingovernabilità ! Si parte assieme e ci si scanna lungo
il percorso. Maggioranze apparentemente solide finiscono a squagliarsi al primo
sternuto dei primi tre “gianni burrasca” che non sappiamo bene se combattono
sotto il biberon dei genitori o aspirano a partecipare alla “tavulata del
giorno”. Il mio amico Diogene direbbe oggi : cerco il marinese ! E cosi l’obiettivo
diventa “delenda Marineo” .
Ora ottenuta la ambita
(come non ci interessa) carica romana ci troviamo sempre con notizie non degne
di un deputato , ma di una figura eternamente in campagna elettorale ,
distributore di zizzania in un paese che già ne produce di sua.
Porta acqua al suo
mulino ? Intanto il solo mulinaro che conosco è suo avversario.
Analizziamo il caso.
“ ….progetti già compresi nel patto
e che sono stati proposti nel periodo in cui ho amministrato il Comune di
Marineo”.
Traggo questa dichiarazione virgolettata dal Blog del Pino
Taormina che la riprende da una dichiarazione
scritta dal nostro unico deputato nazionale.
Più o meno si parla di tre progetti
e precisamente:
- la “cosiddetta via di fuga”
che lo stesso onorevole si approprio addirittura in casa Spataro (durante un
premio di poesia) e poco mancasse che finissero alle mani perché lo Spataro si
sentiva derubato di un suo progetto risalente al 18 Aprile 2008 quando delegò
l’Arch. Arnone ad elaborarlo e l’arch. Sciortino lo realizzò. Nel 2013 l’ing.
Foti della Protezione Civile avocò a se il progetto per completare le fasi
restanti ed inserirlo nel piano di protezione civile regionale finanziandolo
con i fondi PAC.
-Prolungamento di Via Arnone e Via
Tramontana. Nel 2006 la Giunta Spataro emette il preliminare che finisce (reso
definitivo da Barbaccia) nel Patto per la Sicilia. L’Unico progetto di
immediata realizzazione e attuazione come richiedeva il Patto. Infine la Giunta
Barbaccia è intervenuta a completamento del progetto rendendolo definitivo per
essere inserito da subito nel Patto. Per onor di cronaca non possiamo ignorare
che nelle sue fasi più delicate è intervenuto l’onorevole regionale Giovanni di
Greco che ha sbloccato alcuni passaggi.
-Discarica Giampietro. Nel 2004 il
Sindaco Spataro richiede Al Commissario Delegato per l’emergenza rifiuti la
Collaborazione con lo Staff "Progetto 67" per la redazione di un
progetto da inserire nel “piano di caratterizzazione”. Viene nominato
progettista l’arch. Arnone che assieme allo staff di "Progetto 67"
realizzano il progetto. Nel 2014 la Giunta Barbaccia ottiene lo sblocco
definitivo
Ora si
ripete il caso del dicembre scorso quando un funzionario dell’Agenzia delle Entrate
mi segnala come la notizia diffusa dall’Onorevole romano sul pagamento dell’Imu sui terreni sia
ecc.ecc. Ovviamente stanco del fatto che certi signori parlano senza avere mai
il “gatto nel sacco” e dopo qualche giorno di schermaglie la cosa finisce. Ora
si ripete il caso di aureole a matula dove i dati sopra riportati non
confermano quanto comunicato dal nostro “protettore romano”. Questa abitudine
ad appropriarsi del merito altrui gli è congeniale e se non fosse per il fatto
che gli mancano veri progetti di cui vantarsi gli daremmo credito perché riteniamo
logico e fisiologico che un deputato marinese ne presenti a valanghe per il suo
paese ! Ora ci conviene sperare su Cracolici che abbiamo visto sorridente e
affidabile l’altra sera a Marineo , che intervenga affinchè questi progetti
nati e pensati da altri possano giungere a termine. E se ci sarà da ringraziare
il Signor Cracolici non ci tireremo indietro.
Mi manca il
proverbio di chiusura, caro onorevole !
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