giovedì 19 maggio 2016

AUREOLE A MATULA !



Sono molto perplesso nel commentare il post diffuso dal blog del mio ex (pur troppo sempre più ex amico) Pino Taormina. Questo suo ruolo del “pari ca un ci curpa” (non è mia la definizione) non è più sostenibile. Ma per la seconda volta sono sul punto di cascarci. Cosi come avvennne con la notizia dell’Imu sui terreni agricoli !
Quindi quando vinse il Ribaudo le elezioni scrissi: lasciamolo governare poi lo giudicheremo. La sua coalizione sembrava l’armata Brancaleone ! Vi facevano parte Quartuccio, Padre La Sala, Antonino Di Scalfani, Nuccio Benanti ecc.ecc.  Ora la situazione si è ribaltata ma il risultato è lo stesso. Ingovernabilità ! Si parte assieme e ci si scanna lungo il percorso. Maggioranze apparentemente solide finiscono a squagliarsi al primo sternuto dei primi tre “gianni burrasca” che non sappiamo bene se combattono sotto il biberon dei genitori o aspirano a partecipare alla “tavulata del giorno”. Il mio amico Diogene direbbe oggi : cerco il marinese ! E cosi l’obiettivo diventa “delenda Marineo” .
Ora ottenuta la ambita (come non ci interessa) carica romana ci troviamo sempre con notizie non degne di un deputato , ma di una figura eternamente in campagna elettorale , distributore di zizzania in un paese che già ne produce di sua.
Porta acqua al suo mulino ? Intanto il solo mulinaro che conosco è suo avversario.
Analizziamo il caso.

“ ….progetti già compresi nel patto e che sono stati proposti nel periodo in cui ho amministrato il Comune di Marineo”. 
Traggo questa dichiarazione virgolettata dal Blog del Pino Taormina che la riprende da  una dichiarazione scritta dal nostro unico deputato nazionale.
Più o meno si parla di tre progetti e precisamente:
- la “cosiddetta via di fuga” che lo stesso onorevole si approprio addirittura in casa Spataro (durante un premio di poesia) e poco mancasse che finissero alle mani perché lo Spataro si sentiva derubato di un suo progetto risalente al 18 Aprile 2008 quando delegò l’Arch. Arnone ad elaborarlo e l’arch. Sciortino lo realizzò. Nel 2013 l’ing. Foti della Protezione Civile avocò a se il progetto per completare le fasi restanti ed inserirlo nel piano di protezione civile regionale finanziandolo con i fondi PAC.
-Prolungamento di Via Arnone e Via Tramontana. Nel 2006 la Giunta Spataro emette il preliminare che finisce (reso definitivo da Barbaccia) nel Patto per la Sicilia. L’Unico progetto di immediata realizzazione e attuazione come richiedeva il Patto. Infine la Giunta Barbaccia è intervenuta a completamento del progetto rendendolo definitivo per essere inserito da subito nel Patto. Per onor di cronaca non possiamo ignorare che nelle sue fasi più delicate è intervenuto l’onorevole regionale Giovanni di Greco che ha sbloccato alcuni passaggi.
-Discarica Giampietro. Nel 2004 il Sindaco Spataro richiede Al Commissario Delegato per l’emergenza rifiuti la Collaborazione con lo Staff "Progetto 67" per la redazione di un progetto da inserire nel “piano di caratterizzazione”. Viene nominato progettista l’arch. Arnone che assieme allo staff di "Progetto 67" realizzano il progetto. Nel 2014 la Giunta Barbaccia ottiene lo sblocco definitivo

Ora si ripete il caso del dicembre scorso quando un funzionario dell’Agenzia delle Entrate mi segnala come la notizia diffusa dall’Onorevole  romano sul pagamento dell’Imu sui terreni sia ecc.ecc. Ovviamente stanco del fatto che certi signori parlano senza avere mai il “gatto nel sacco” e dopo qualche giorno di schermaglie la cosa finisce. Ora si ripete il caso di aureole a matula dove i dati sopra riportati non confermano quanto comunicato dal nostro “protettore romano”. Questa abitudine ad appropriarsi del merito altrui gli è congeniale e se non fosse per il fatto che gli mancano veri progetti di cui vantarsi gli daremmo credito perché riteniamo logico e fisiologico che un deputato marinese ne presenti a valanghe per il suo paese ! Ora ci conviene sperare su Cracolici che abbiamo visto sorridente e affidabile l’altra sera a Marineo , che intervenga affinchè questi progetti nati e pensati da altri possano giungere a termine. E se ci sarà da ringraziare il Signor Cracolici non ci tireremo indietro.
Mi manca il proverbio di chiusura, caro onorevole !

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