Mi conforta il commento di Filippo
Fragale (ultimo numero de La Rocca) sul giudizio che da sui marinesi e il mondo
della cultura. Eppure lui è uno di quelli “ebri” che possono smuovere centinai
di parenti e riescono a riempire sale e piazze. Eppure lamentarsi della propria
“Passione” facendone parte è un chiaro messaggio. Per non dimenticare che fummo
noi a dare le prime avvisaglie su un testo simile ! Questo gruppetto ,che ha fatto cose graziose
in passato, pecca di modestia e a noi basta osservare che mai li vediamo in
nessuna occasione se non sono invitati o coinvolti: cioè si comportano, come
dice il Fragale, come la gente di cultura marinese.
Abbiamo preso lo spunto di questa “uscita
ebra” per parlare della serata di ieri al Castello. Lo Spataro, che non ha
voluto inserire il gluglielmo fra gli sponsor della manifestazione, si è
prodigato ad inviare inviti a matula a destra e a manca selezionando servi e
avversari ottenendo una sola presenza marinese ! Gli altri (una settantina…)
sembravano selezionati da un catalogo di gente “che ama la cultura e la conosce”.
Si sono formati subito capannelli di gente che commentava e criticava. Se poi
aggiungete la naturale capacità dei tre mentori che, come i pittori hanno
ricevuto il dono della pittura, loro quello della parola. E cosi il nostro
assessore ha fatto la sua bella figura (non manca a lui) nel presentare gli
ospiti e ascoltare il critico è stato un piacere perché loro conoscono tutte le
leve per rendere affascinante qualsiasi opera. Ovviamente se hanno a
disposizione qualità ! Il prof. Romano (già prof di suo) e avvezzo ai mille
eventi a cui partecipa (dal cannolo d’oro alla cassata d’argento, dal Premio ai
centenari ai “sopravvissuti alla resistenza”) ha “incantato” con il consueto
sfoggio di cultura facendosi come al solito apprezzare. Sino a quando non
sparisce (ma come mai ha sempre un altro impegno attaccato dopo) allontanandosi
precipitosamente lasciandoci come appestati.
Ma per fortuna è intervenuto un
caso che ha coperto , ammesso che ve ne fossero. Pecche e disfunzioni. Avevamo
notato la presenza di una decina di Signore indefinibili per bellezza ed
eleganza. Ricevevano occhiate di solito usate da spasimanti. Si muovevano con
grazie e spesso siamo andati dal Pulizzotto per complimentarci per la scelta
degli ospiti. Mentre eravamo assolti in questo compito un indigeno, uno di
quelli fuori mura artista dentro mura … (lasciamo perdere) inizia ad
accarezzare quel pianoforte ormai a tutti familiare. Fu allora che dal quel
gruppo di signore se ne staccano otto. D’istinto, non organizzato, sconosciute
fra loro iniziano a sussurrare al
maestro Fabio Lima prima un titolo poi un altro passando dal classico alle
canzonette, da arie note a quelle struggenti. Non era un coro, non erano solisti,
non stavano provando. Si è ripetuto il fenomeno frequente nella mitologia greca:
l’incontro delle muse !
Io al posto di Spataro e Pulizzotto
anzicchè mandare inviti alle varie “proloco, congregazioni, circoli, personalità”
gli proibirei l’ingresso o li sottoporrei ad un esame preventivo.
Stavolta debbo ringraziare lo
Spataro e il Pulizzotto per non averci fatto passare per…
Bellissima serata !
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