Lettera
Aperta al Sindaco di Marineo
Gent.mo
Dottor Barbaccia
Anche se
i saccenti qualificano il Presepe Vivente come un “disturbo” quasi a definirlo “camurria”
è una di quelle eccellenze marinesi che facciamo fatica a definire una grande
opportunità. Avevo preparato un articolaccio per svegliare “i dormienti”
ricordando la infausta decisione dello scorso anno di “non farlo”. E’ tipico
del nostro paese la spiccata attitudine “a distruggere” quello che qualcun
altro costruisce. Questa iniziativa ha pochi paragoni in paese. San Ciro,
Corpus Domini e ora la Gran Fondo. Sono eventi che devono portare risorse al
paese soprattutto in un momento di difficoltà cosi evidenti. Ora ho appreso la
notizia che quest’anno la GesùGiuseppeMaria ha faticosamente accettato di farsi
carico di questo evento. Ed è per questo motivo che mi rivolgo a lei affinchè
usi la sua autorità per smussare eventuali spigoli che sono propri del nostro
carattere. Contribuisca finanziariamente secondo la legge non lasciandosi fuorviare da chi pretende
fondi solo per le proprie iniziative , che disponga tutti i servizi necessari
senza costringere gli organizzatori a questuare collaborazione. Metta a
disposizione dell’evento tutte le energie e capacità di cui l’Amministrazione
dispone disponendo i vari dirigenti alla totale collaborazione. Gli assessori e
consiglieri riottosi se non hanno validi motivi collaborino affinchè non si
creino disfunzioni.
Faccia
pressione su Proloco e Fondazione affinchè la prima collabori totalmente “senza
condizioni” onorando il suo nome e il
suo statuto la seconda che dimostri che se è capace di sperperare venti milioni di euro per un evento che non è mai riuscito
ad uscire da un ambito personale e
familiare oggi gli si offre la possibilità di dare un sostanziale contributo ad
un evento che in pochissimi anni potrebbe diventare competitivo con altri ormai
famosissimi. Spero che il nostro Parroco , intervenga presso quelle
Congregazioni restie a collaborare, ma bravissime nello sperperare milioni
ricordando loro che si tratta di un evento religiosamente primario.
A tutto
questo bisogna aggiungere che se il 40 per cento dei marinesi vive e-o lavora a
Palermo (insomma fuori paese) che distribuisca inviti affinchè venga a visitare
non solo il presepe , ma anche le altre evidenze locali.
Il tutto
questo non bisogna dimenticare il Presepe meccanico altra unicità locale che
difficilmente si potrebbe trovare nelle vicinanze.
Ora che
la GesùGiuseppeMaria non si chiuda a riccio e accolga suggerimenti e idee
analizzandoli attentamente e che soprattutto da bravi marinesi non si scoraggino
se incontrassero apatia e vadano avanti
per la loro strada.
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