lunedì 28 novembre 2016

MI SENTO UN POLLO... straviato !




Una mattina ti alzi e per caso vieni a sapere che è in corso la 18 edizione della mostra sui polli e famiglia. Una cosa che dura da diciotto anni ha accumulato tanta esperienza da non aver bisogno di ulteriore diffusione. Intanto non si capisce chi ne sia organizzatore e promotore. Dalla locandina non si evince. Gli usuali sponsor non  ci aiutano a capire meglio. Basti pensare che se fra costoro c’è la Fondazione allora bisogna correre dal Prof. Arnone come minimo per scusarsi per aver travisato il suo “testamento”. Ci potrebbe far piacere registrare che questa Fondazione si stia organizzando per coprire tutte le materie dello scibile umano. O forse lo dobbiamo alle varie “facoltà” della giovane Università Popolare instancabile produttrice della qualsiasi.
Ci sfugge lo scopo della fatica di chi ha organizzato perché dopo 18 anni avrebbero potuto usare meglio la loro esperienza migliorando la comunicazione. Probabilmente lo scopo è quello di “accumulare eventi” per poi potersi dire “bravi” ! Lo  stesso dicasi per la “consorella” sull’artigianato che rimangono entrambe in un ambito locale …anzi addirittura familiare ma che alla fine non porta nulla di concreto alle risorse locali sempre più vittime di “non addetti “.
Se esistevano motivi per sprecare energie a noi sfuggono e se invece lo scopo era fare passerella allora ci sono riusciti in pieno ! Perché conoscendo i nostri “polli” nessuno si prenderà la briga di darci i dati ottenuti a fine manifestazione.
Lo potrebbe fare l’ufficio delle Attività Produttive o il suo Assessore se non fosse che questo reparto è fermo ancora all’Unione dei Comuni e quindi non avendoci lasciato scritto in quale Comune risieda siamo punto e accapo.  
Ma qui casca l'asino o meglio il pollo ! Il nostro Assessore ai  disservizi dovrebbe coordinare queste iniziative visto lo stemma che campeggia in alto. Spetta alla Proloco "promuovere" queste iniziative perchè la Fondazione seppur "incubatrice" a 360 gradi con i polli facciamo fatica a vederla. A meno che stiamo parlando di altri polli...
 

Ps Se quelli dell’Expo di Milano dopo quanto successo ancora oggi non sono in grado di fare i conti figuriamoci  se dei due eventi locali marinesi …


1 commento:

  1. Negli anni sessanta ebbi l’occasione di interessarmi di polli. O meglio galline. Mi trovavo a Padova (1964) ed è risaputo che a Padova regnano le oche , ma il caso volle che un mio cliente seppe che in Danimarca si produceva una incubatrice per polli. Fresco marinese emigrato al nord figuratevi se mi intendevo di polli, galline o oche. Se ben ricordo questa macchina incubava non so quante decine di uova per volta. A Copenaghen si arrivava via Francoforte o Zurigo ed io che conoscevo appena l’italiano mi buttai nell’avventura. Fu una esperienza bellissima perché finii in un giro di persone che volevano andare in Sicilia . Visitai la fabbrica e mi spiegarono tutto a tal punto che ,mi dissero guardi non abbiamo ancora stampato il libretto di istruzioni ma confidiamo in Lei :ormai dopo una settimana di training lei è un nostro tecnico. Trasportare la macchina da Copenaghen a Padova era più o meno come trasportare blocchi per le piramidi ma alla fine la macchina (anzi erano due) giunse in provincia di Padova dove avvennero festeggiamenti per un paio di giorni. Il problema arrivò al momento di farla funzionare ! Immaginate come me la cavai ! Sostenni la teoria del prima l’uovo o la gallina e quando un padovano la mise in funzione da solo io corsi in Basilica da Sant’Antonio per avermi salvato. E allora ? Niente da marinese doc posso dire che sono un vero esperto di polli dopo questa esperienza ?

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