UNA DOMENICA DI PASSIONE …
Che fosse domenica me ne sono accorto dagli
abiti delle persone. Che fossero più eleganti del solito era dovuto al
fatto che era l’ultima domenica di Comunioni. La bellezza delle nostre
donne viene risaltata proprio in questi momenti dove aiutate un pò dal
trucco e dagli abiti sapientemente scelti riemerge quel fascino
mediterraneo che ormai è apprezzato solo nella cucina e che le stesse
donne scioccamente trascurano per una battaglia di genere persa in
partenza. Dopo pranzo viene un amico e mi ricorda che oggi (cioè ieri) è
la Festa della Madonna di Tagliavia. Da anni rincorro questo evento
cercando una coincidenza che non si verifica da oltre cinquantanni.
Decidiamo di andarci lo stesso presupponendo che ci sarà “meno gente”…
Arrivati al bivio …torniamo indietro . Centinaia di macchine posteggiate
in modo tale che per entrare ed uscire devi calcolare un oretta.
Torniamo in paese e mi dicono che oggi è il giorno della Ascensione del
Signore e quindi vado a trovare San Ciro. Cortesemente Atanasia mi dice
che è fuori o meglio è andato a trovare l’altro Ciro comunale che ancora
festeggia … Al solito il Parroco sa toccare le corde giuste misurando
tono e linguaggio in modo che sia la gente semplice che gli altri
seguano il suo sermone. Ad un tratto mi sento coinvolto. Il Papa ha
“avvertito” i giornalisti che… quindi la responsabilità del messaggio
che si da, l’uso strumentale della Comunicazione proprio nel giorno
dedicato alla Comunicazione. Mi sento coinvolto e responsabile , quasi
colpevole. Proprio questi giorni che il blog ha raggiunto livelli record
di contatti , proprio mentre mi sento soddisfatto del mio lavoro, quasi
importante o meglio lieto di fare la mia parte in una Comunità di
“tutti livellati” , sapienti al limite della saccenza . In parole povere
torno da San Ciro per chiedere con urgenza se il Papa fosse arrabbiato
proprio con me.
Non
è stato facile portarlo via da dove si trovava a festeggiare. Grazie ad
Atanasia e alle tre ragazze ci sono riuscito e cosi gli ho espresso le
mie paure.
Sembrava
non volesse darmi la risposta . Gli ho chiarito che non aspiravo a
nessuna intestazione né di via né di scuola né diventare Superiore o
altro. Allora mi sorrise e anche a me torno il sereno. Mi prese sottobraccio. “Ma di che ti preoccupi ! Tu non sei giornalista !”.
Allora mi sentii un privilegiato …