Prima di leggere l’articolo
prego vivamente di collegarvi con il sito
scorrete le immagini
lentamente e dopo averle osservate
avrete capito che
scegliere un regalo
equivale a partecipare
alla creazione di un opera condivisa
Di mostre-mercato siamo pieni. E
cosi aderendo ad un invito , questo Natale scorso, visitai a Bolognetta il
locale allestimento nel loro “castello”. Intanto come si suol dire non ci
rendiamo mai conto di quello che abbiamo ma vorremmo avere solo quello che non
abbiamo. In spazi strettissimi a rischio di sbattere sui tavoli espositivi
giravi per le sale e constatavi che la metà degli espositori erano indigeni …marinesi.
Solo l’atmosfera non era … marinese ! Ora non voglio spiegarvelo perché noi lo
sappiamo bene cosa voglio dire…
Al solito mi sono complimentato
anche con chi “mi chiacchierava” anzicchè spiegarmi la “sua arte”. E cosi il
piacere di sentire “dal creatore” il suo messaggio artistico posso dirvi tutto
sulla sua famiglia e sullo stato della loro salute…
Discretamente passavo da un tavolo
all’altro fino a quando “fui illuminato” dalla lampada che vedete e mi presi “un
attimo” per “ ragionarci sopra” . Fu allora che mi resi conto del bene prezioso
del nostro castello marinese non solo per la sua storia sociale (molto meno
quella storica trattandosi di un castello) e fui quasi spinto ad andare avanti
da chi dopo di me sarebbe passato quasi senza …fermarsi ! Praticamente
diventavo anch’io un ingrato ! Paragonato all’artista che impiega ore e ore “usando”
ingegno a creare un opera ed io la liquido in dieci secondi…
“Grazie di essere venuto…” . “mi, ma
non sapevo…” balbettai ! Mettendomi di lato . E inavvertitamente finii
circondato da una decina di opere che mi portarono alla mente una infinità di
oggetti che avevo “distrutto e massacrato” cancellandogli in un secondo tutto
il calore che prima avevano contenuto. Mi è sembrato come salvare da morte
certa oggetti che prima avevano avuto
una funzione importante e che ora venivano buttati al macero con tutti i
ricordi che rappresentavano…
Se il paragone non fosse troppo azzardato direi che questo
artista vede in un mare di indifferenza un “barcone” strapieno e si propone di
salvarlo portandolo a riva senza perdere nulla del suo contenuto…
Gli farfullai qualcosa che sapesse di
incomprensibile ringraziamento aggiungendo che non solo era riuscito malgrado
le difficoltà a portare “in porto il barcone”
ma anche a dargli un “documento” di identità o meglio una dignità che
ancora non riusciamo a dare a chi è giunto proprio da “altri barconi” ben più
importanti.
Grazie maestro.
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