mercoledì 24 maggio 2017

PER CARITà DICE LA CARITAS...




C’è un luogo a Marineo dove si custodiscono “gli abiti e le sue storie”. Ci passiamo spesso davanti e ce ne accorgiamo perché davanti la sua porta la gente vi abbandona di tutto. Scatoloni pieni della qualsiasi che altri aumentano aggiungendovi immondizia e altro. Quei scatoloni dovrebbero contenere “abiti smessi o fuori misura” non sporchi non eccessivamente usurati e cosi via. La maggior parte vengono scartati e pochi recuperati. Questo luogo oltre agli abiti e divenuto depositario delle storie che quegli abiti conservano. Ci puoi trovare delicatissimi abiti da Sposa o da cerimonia, vestiti non più usati per via della crescente obesità ,abbigliamento di tutti i tipi che Antonina Tuzzolino e il suo staff gelosamente “rigenerano” a livello di vestiario di bambini che passano di un bambino all’altro in pochissimi mesi, scarpette comprese. E’ come quando entro in una casa nuova ma nello stresso tempo vecchia che porta fra le sue mura tutte le storie di chi la ha occupata prima di te. Le poche volte che vi sono entrato   “sentivi” tutto il calore di chi le aveva prima e le ha “lasciato” ad altri. E’ come un vecchio baule dove trovi i vecchi abiti della nonna che nemmeno il tempo è riuscito “a far uscire di moda”. Oggi non sono riuscito ad entrarvi perché c’era un certo nervosismo causato da chi abbandona la “qualsiasi” davanti l’ingresso causando il “malcontento” di chi presta questo servizio trasformando il luogo in centro per la “differenziata” a tal punto che si è dovuti ricorrere al regolamento di polizia locale che prevede l’applicazione della “sanzione” di euro 600 per “abbandono di rifiuti sul suolo pubblico”.
Se collaboriamo lasciando i rifiuti in ciò che è deputato e “gli abiti smessi” ai volontari della Caritas preposti al “rigenero” di abiti “tornati” preziosi grazie proprio al loro intervento.

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