L’articolo potrebbe iniziare
con “nemo profeta…” oppure “chi lo ferma adesso !” e via di seguito.
Nel dubbio sono corso da San Ciro perché la materia non è usuale a
Marineo e quindi necessito di un cervello fino che mi guidi. Da tempo
non ricorrevo a Lui o meglio da quando finii immischiato in una faida
fra “consorelle” ho evitato di frequentarlo, perché la raggia di certi
confrati nel vedermi troppo “familiare” quasi consanguineo, mi ha
alienato le restanti simpatie della comunità per aver violato la privacy
ed essermi guadagnato la diffida di tanti laureati in “cirologia”.
Insomma sono arrivato e lasciato il “pizzino” ho aspettato prima il
rimprovero e poi la conferma.
“Ora so perché sei venuto…” mi
risponde e quindi “vai a scaricare la tua invidia a manca perché con me
non attacca ! “. Pensate come è cambiato ! Considerato straniero in Egitto dalla
mentalità aperta, colto al punto di propagandare una nuova religione ,
collega o simpatizzante professionalmente di Galeno (sembra che riposi a
Misilmeri dopo essere stato “esposto” a Palermo nella Chiesa
dell’Ammiraglio), coraggioso sino al martirio, con un seguito a livello
dei gesuiti (almeno per quanto riguarda le donne), qui giunto a Marineo
lo hanno fatto diventare “retrogrado” …
Non
ho reagito al termine “invidioso” perché appioppato ad un marinese e
come definire un indiano rosso o un africano di colore.
“Meritava
!” Certo ma a noi suona strano ricevere una simile riconoscenza da
vivo. Addirittura da noi esiste un regolamento che non solo devi essere
morto ma anche da dieci anni e poi almeno martire o scopritore e prima
devi passare dalla beatitudine insomma fare la trafila. “ Guarda che
nemmeno io ho una strada intitolata a Marineo…”
Rischiavo
di far ingelosire persino San Ciro. Che mi risponde che uno che ha
avuto i “pizzini” giusti per il Giubileo di Marineo non gli serve essere
prima Beato … passa subito al gradino successivo ! A me, ribadisco,
preoccupano più le conseguenze che ci hanno causato i francesi non
soddisfatti dei Vespri di allora tendono sempre a gettare discordia…
“Guardi
dottore…”. Inizio cosi la mia requisitoria, cercando di far capire a
San Ciro, surrogata di documenti , foto e testimoni. “Dottore solo Lei
può spiegare intervenendo su almeno due figure che , dipende dal punto
di vista, meriterebbero in paese la dedica di una Piazza con fontana,
una Via, di un Viale, di un
Corso, almeno di un bagghiu, di una trazzera al limite di un vicolo. A
te la nostra comunità affida questo compito perché ora gli altri due non
soddisfatti di averlo superato “onorevolmente” ora tenderanno ad avere
almeno una Piazza con monumento. E cosa dire quando nei libri di testo a
scuola verrà inserito che… e cosa risponderemo ai francesi che verranno
da noi quando ci chiederanno dove si trova la Via del cofondatore del
gemellaggio ?
Prepariamoci
al peggio. Intanto per quanto mi concerne non temo “altre querele” ,
emarginazioni, “pizzini” ma mi fa paura uno che possiede la forza di
farsi intestare una via da vivo…
Ad onor del vero il caso non è nuovo... Già altra volta l'operazione è riuscita con l'intestazione addirittura di un Museo locale ad un nostro concittadino. Anche se la cosa è diversa rimane la "rarità" ... I francesi, more solito, molto tirchi gli hanno intestato la via ma non gli hanno dato le chiavi della città, forse perchè ...
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