Salvatore Valenti ci offre lo spunto per parlare di una
cittadina fra le più note di Sicilia. Famosissimo il suo Barocco dove nel
restauro o tentativo di restauro successe la famosa tragedia dimostrando che
nessuno è esente dalla “pecunia” coinvolgendo il parroco di allora. Sempre da
Noto possiamo vantare la presenza di un “grande” bel combattere i rischi del
web. Mi colpi,il relatore, venendo a Marineo quando ci spiegò che le foto dei nostri bimbi che a larghe mani postiamo sui social spesso finiscono in cataloghi di pedofili ! E
che le stesse foto postate per civetteria vi lascio immaginare dove possono
finire. Sempre da Noto credo sia giunto il nuovo arcivescovo taglia
teste in Curia (è riemersdo il nepotismo ?) . Per non dimenticare la struggente poesia araba del deportato in
Spagna che piange Noto e la sua Sicilia…
Ma la nostra riflessione parte da ben altro.
“Noto antica”!
Anni fa dopo aver visitato in lungo e largo Noto (in
mezza giornata) mentre cercavamo un improbabile ristorante (e in alternativa un
alimentare) gira e rigira finimmo in un paese vicino ad acquistare tre etti di
mortadella nera (forse cavata dall’Etna…) e un pane per fortuna ancora fumante,
mezzo chilo di pecorino (con grattugia) e chiudendo gli occhi mezzo litro di “olio
del nord” e arrampicandomi su un paio di leggende siciliane spiegai ai miei
figli cosa significa per un siciliano mangiare pane e mortadella o pani cunsatu…
Mentre tornavamo verso Noto (fra il deluso e il
sottoinchiesta della famiglia…) domandai non fidandomi della segnaletica se
andavano bene per Noto ! “Quale Noto ?” mi interrogò l’uomo a cui avevo chiesto
l’informazione. "Se costeggia il vallone e segue sempre salendo trova le case
dei nostri genitori oppure continui diritto seguendo la facciata della chiesa e
arriva in Paese, ma stia attento se deve pregare scelga un'altra chiesa… Qui in Sicilia non crollano solo i ponti ma anche i tetti delle chiese in restauro..."
Stupito, prima optai per “le case dei genitori” e fu una
delle più grandi sorprese della mia vita!
Era il tardo pomeriggio quando il sole si era già
congedato e il fresco aveva iniziato a prendere possesso della terra anzi della
alta collina dove mi trovavo.
Una città intera del settecento completamente
abbandonata. Porte chiuse che non ti lasciano vedere oltre. Insegne,
marciapiedi , negozi, centinaia di abitazioni fra cui molte signorili con
stemmi e
balconi bombati, ghiuttene e fontane secche, scoli e anelli pendenti dai muri per le
bestie.
Eravamo ammutoliti nel trovarci in una città fantasma , ma pulita senza grandi
macerie a vista.
C’era stato nel settecento un terremoto e di colpo la
città fu abbandonata. Ma a prima vista sembra che gli abitanti ci tornarono per
“lasciarla in ordine”.
E’ la stessa sensazione che provi a Pompei e cerchi di
imitare quel pompeiano moderno che passò anni a decifrare “case e abitanti di
Pompei”. Già all’imbrunire ti sembra di incontrare i suoi abitanti , salutarli
con discrezione , sederti nelle ghiuttene…
In questi casi ti salva la famiglia. Furono i ragazzi ,
preoccupatissimi, che tirando la madre gli chiesero se “papà avesse qualche
problema…”
Al che colei che quasi da cinquantanni mi salva sempre e
comunque , tranquillizzò i ragazzi : “Non dimenticate che a papà succede sempre
cosi quando viene in Sicilia…”
Ps. Mi sembra una occasiono unica avere fra di noi
dal 30 giugno al 12 luglio Salvatore Valenti e farci
spiegare o meglio parlarci di quella Noto semisconosciuta che magari lo ha
ispirato nelle sue sculture.
Intanto come al solito l’inaugurazione il trenta giugno
al Castello.
Ospiti di Ciro Spataro. Accolti da Salvatore Pulizzotto.
ps. chi si occupa delle locandine in genere denota una certa leggerezza vicina all'incapacità. Riceviamo locandine "con l'ordine di pubblicarle" , altre in modo pietoso come se noi siamo "serventi" personali.
La nostra risposta è la stessa del "Grillo" dei tempi migliori :VFC
Se per diventare "sponsor" ci vogliono due pizzette noi possiamo dire solo cosa farsene. Noi baipassiamo queste coglionaggini perche ci interessano certi contenuti altrimenti valga per loro la risposta di grillo.
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