Costui vedendo che la sua sposa era sempre triste chiese cosa la rattristasse e lei spiegò che le mancavano I fiori del suo paese, I profumi, gli alberi I paesaggi, le fontane I rumori… E qui ti voglio… Questo signore cosa fa ? Spiana la collina e la fa a terrazzamenti tipo I giardini pensile. Ogni terrzzo una cultura siriana proprio del paese della sua preferita cosi che non gli mancasse il suo paese e affacciandosi sulle terrazze sentisse profumi, odori e rumori del suo paese. Onestamente a Cordova la cosa che mi interessava tantissimo era la Piazza del Puledro. La trovo facilmente .
Se mi chiedete cosa ci sia da vedere vi dico nulla ! Ma lo dovevo al nostro massimo poeta marinese a quel Ezio Spataro che spesso lo tira in ballo facendomi diventare una volta Don Chisciotte e la volta dopo Sancio Pancia. In Piazza del Puledro c’è la Taverna del Puledro “covo di briganti” fa dire il Cervantes a Don Chisciotte già attiva alla fine del 1400, oggi sede della scuola di flamengo. Dal Ponte Romano alla torre, via via un sacco di monumenti e qui potrei chiudere la giornata se non fosse che la cosa principale di Cordoba la ho lasciata per ultima perchè avrei bisogno di almeno dieci pagine. Anche noi abbiamo simili monumenti. Iniziamo per capirci con il Duomo di Siracusa perchè la trasformazione da Tempio Greco-romano a Chiesa e visibile e facilmente individuabile. La nostra Cattedrale di Palermo era una Mosche e ci sono ancora deboli traccie visive.
Non sono li vagni ma la Meschita di Cordova |
2-continua
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