venerdì 16 dicembre 2016

VISITA GUIDATA



         UNA SERATA INTELLIGENTE PIENA DI PASSIONE
   Ieri sera al Castello di Marieo ci siamo riuniti per inaugurare la mostra personale del Maestro Salvo Pellitteri dal titolo Donna come interprete universale. L’autore stesso ci spiegava le sue opere – quasi tutte consistono nei nudi dei corpi femminili perfetti. Sono plasmati con l’argilla come se l’autore imitasse l’opera di Dio che questa volta avrebbe fatto prima la donna invece dell’uomo.  Si ha impressione di essere prima del peccato originale poiché i corpi delle donne hanno tale perfezione che è molto raro trovare nella nostra realtà.    Quello che mi ha molto incuriosito è stata la ricerca dell’autore di unire la sua esperienza di matematico con l’arte. Lo rappresenta molto bene la sua opera “Passione e Ragione”: due figure femminili, l’una sdraiata per terra per rappresentare tutto ciò che è concreto, aderente all’umano, forse anche basso e l’altra è in piedi e con una cordicella sostiene e quasi tira in alto l’altra figura.  Tutto è appoggiato su una iperbole (che non riesco definire meglio – scusate i miei scarsi ricordi di matematica). Il professor Pellitteri  non ha definito quale figura è la passione e quale la ragione. Disse che a volte si potrebbero scambiare il ruolo. Quindi non ha attribuito una valutazione morale a nessuna di queste due caratteristiche di essere umano.     La seconda parte della serata ha fatto decisamente capire come è importante la passione.  Abbiamo assistito ad un grande concerto di un gruppo di giovani solisti provenienti dall’Associazione  Operalaboratorio di Bolognetta, quindici giovani che hanno fatto della musica e del canto la loro passione. A me hanno fatto riscoprire i più belli canti siciliani e napoletani attraverso le voci bellissime e un’espressione professionale. Vorrei segnarmi bene questi nomi di giovani donne e uomini che domani si potrebbero trovare sicuramente sui tabelloni della Scala di Milano oppure l’Opera di Vienna o di Praga.     Per confermare che la Passione era la padrona della seconda parte della serata: un pezzo di Libero Bovio cantato da Francesco Ciprì si intitolava “Passione” e nel canto di Rodolfo Falvo “Dicitecello vuie” Federica Alfano e Marco Montagna cantavano “la passione mi tormenta e non mi fa campare” (sperando che io abbia capito bene il dialetto). Un altro canto descriveva la passione come “una croce che pesa… che trascino per te… non so dove vado, sono sempre ubriaco senza il vino”. Forse perché manca la ragione che insieme alla passione ci portano all’equilibrio.     Non vogliamo contraddire Salvo Pelliteri nel suo forte accento femminile che interpreterebbe il mondo , l’universo. Gli interpretti della bellezza della musica, un altro mezzo artistico che ci apre all’infinito, sono stati sia donne e che uomini. Ecco il nostro mondo concreto, umano a volte basso ma scaldato dalla passione dei giovani che non giocano solo con il telefonino ma dedicano tantissimo tempo per esercitarsi e per riscaldare i nostri cuori. Nella mancanza di qualche stufa e di più pubblico marinese non era poco.       
Marineo,16.12.2016                                              Růžena Růžičková


 


Pubblico attento e ......

  
Ragione e Passione

  ESPUGNATO IL CASTELLO
Mi è sembrata forte lespressione „perle ai porci“  perchè giustamente mi ha fatto notare Ciro Spataro non sta a me emettere simili giudizi. Incassato il richiamo ho tentato di spiegare il mio disappunto nel contare solo „dieci“ marinesi in mezzo a circa una cinquantina di persone „forestieri“. Una rara e bella serata dove persino le nostre autorità sono state all’altezza. Tutti conosciamo l’eloquenza di Ciro Spataro ma ieri sera si è superato (mi sono preparato...) a tal punto di meritarsi applausi e consensi. Per tutti cito il Vice Sindaco di Bolognetta la Signora Smith che ha stupito persino il sottoscritto. Mi è sembrato in crisi l’altro patrocinante mentre il Taormina spiritoso e felice anche se non suonava è stato essenziale quanto bastava. Mentre il patrocinante principale , scurissimo in volto, sfuggiva dialoghi e commenti  e se l’è cavata con uno striminzito discorsetto d’ufficio. Ho avuto l’impressione che Il Presidente della Fondazione stia attraversando una crisi di identità religiosa difficile da dipanare. Conscio che nella vita sociale sia una lotta terribile, forse pensava che nell’ambiente cattolico certi schemi venissero evitati. Le conseguenze che può portare l’insediamento di un nuovo arciovescovo avessero ben altro stile di come avviene nel mondo laico. Azzerando lo staff precedente forse non si calcolano le conseguenze umane di chi viene sostituito. E‘ come aver betificato Marcinkus ! Lo staff marinese il Curia viene forse completamente emarginato con lo stile proprio „del fecero meno danni i barbari che i Barberini...“. Benvenuto nuovo Arcivescovo... ma è questo il nuovo corso ?
La novità di rilievo è stata che finalmente gli artisti „spiegano, leggono, interpretano“ le loro opere. Condannati a „immaginare“ la creatività dell’artista finalmente ,già vittime di un linguaggio critico extraterrestre da parte dei critici, ieri sera lo scultore ci ha spiegato una per una le sue creazioni dando significati a cui mai saremmo arrivati da soli. Bellissimo perchè questo gesto ha zizzittito un pubblico portato al chiaccherio sempre e ovunque mentre in questo caso ha seguigto senza fiatare la descrizione delle opere. Di grande aiuto le diapositive che evidenziavano le opere man mano descritte.
Discorso a parte merita il dopo mostra.    L’esecuzione di una doppia dozzina di brani della tradizione siciliana e napoletana eseguiti rigorosamente da artisti lirici ha scatenato la gioia dei presenti contaggiando persino gli esecutori coinvolti dall’entusiasmo del pubblico capeggiato dalla Signora Smith e dalla Beatrice Cerami. Quest’ultima guidava tenori, baritoni, soprani ,solisti e duetti condotti  spesso in ensamble trascinanti. Non vi ripeto i pezzi eseguiti , perché per chi non c’era non vale la pena.
L’esposizione continua sino all’otto gennaio. E vi suggerisco quando incontrate l’autore , quasi sempre accompagnato dalla signora, di gratificarvi con la “visita guidata”.  

Ps l’unica lamentela che ho registrata è venuta dal gentil sesso che si aspettava fra tantissimi nudi femmimnili almeno un nudo maschile.    



 

 
L'ensamble
 

Duo

1 commento:

  1. Mi piacerebbe conoscere il nome del genio che ha deciso di svuotare le due vetrinette lasciando poi un carretto siciliano e un pupo che svolazzava... Facciamo fatica a diventare professionali. E le giustificazioni date sono semplicemente una presa per lato B...
    Non mi è piaciuta la solita beatificazione del nostro Ciro Spataro, proprio nella sua migliore serata. Credoi che questo nuovo cardinale porti avanti la sua òpratica di beatificazione... Dedicargli una ventina di foto incensative in un contesto di belle donne mi è sembrato molto simoniaco. Appena lo aprrezziamo subito dopo lui scatena i suoi serventi.
    Cosi ci vuole poco a rovinare una serata... non riusciamo mai ad abbituarci alla normalità... Non ricominciamo le ostilità ! Certe foto si potevano evitare se non altro per le belle donne presenti in carne ed ossa e molte altre in terracotta...

    RispondiElimina