venerdì 28 gennaio 2011

IL MIO NOME è REGINA ...DI SPADE

BRADAMANTE E RODOMONTE
 
Conversazione con  Marie Reine Toe, scrittrice e regista
originaria del Burkina Faso e autrice di Il mio nome è Regina

Da noi si chiamano cuntastorie, cantastorie, cantimbanchi, affabulatori e cosi via. Al suo Paese si chiamano Griot. E’ una coltissima sirena. Se la lasci parlare sei perduto. Ti incanta! E’ proprio un “Griot”. Ti incalza come se raccontasse miti lontani di eroi persi e ritrovati. Non ti accorgi che sta parlando di se, ti racconta cose personali  affascinandoti. Cosa le è successo diventa secondario e si sdoppia. Passa l’infanzia a Pechino con il padre diplomatico “un sodalizio fortissimo”; al suo rientro in Africa tra la sua gente “meravigliosa” insieme alla madre “la più forte” e ai suoi fratelli “compagnoni da dammi cinque” è vittima della rivoluzione di Thomas Sankara che prende il potere in Alto Volta, oggi Burkina Faso.
Da grande diventa cantatrice delle sue stesse storie delle sue incredibili vicissitudini.
- Quando ero dentro cose più grandi di me  e che non mi spiegavo desideravo un bicchiere di acqua fresca, cioè fare intervallo. L’Africa e l’Italia non mi hanno dato solo amarezze e delusione. Non mi hanno mai fatto piangere perché io non piango davanti agli altri . Come dire una donna forte non piange combatte. Da sola piango, quasi mi piace piangere perché mi sento più umana, una donna che non teme nulla.
- Non ho avuto un giorno bellissimo ma tanti giorni belli e spero ne arrivino ancora in futuro. Non è un momento felice questo. Il lavoro che non solo non si trova, ma sei ancora classificata “sans papier” o ti inquadrano in un mestiere che non è il mio. La mia storia, il mio passato la mia cultura, la mia educazione rifiuta questo. Ma devi pur vivere. Quando tu non puoi scegliere il  lavoro che vorresti fare e come sposare uno che non ami, che rifiuti, che sconosci. Ma come dimostra tutta la mia vita io ho forza! Vincerò questa battaglia e se non riuscissi non è una penalizzazione tornare a casa.
Le chiediamo:          
- Oggi lei di chi è regina?  Chi la viene a prendere tutti i giorni con un cavallo bianco, chi le sussurra dolci parole, chi la guarda in quegli occhi bellissimi?...
- Sto aspettando come un’adolescente che la mia vita si completi, si riempia. Sono cattolica ed il mio modo di essere cattolica non è anomalo. Non prego Dio genericamente, ma la mia forza è Dio. E’ lui che mi dà una forza illimitata. Con un alleato così posso affrontare qualsiasi storia.
Quando smette di parlare è come quando va via la luce … Si è  un Griot  perfetto.
Benvenuta a Marineo  Maria  Regina! Anzi no Bradamante, amazzone terribile! Pregevole scrittrice . .. vieni a cantarci storie meravigliose!

Onofrio Sanicola



Il mio nome è Regina – Sonzogno editore Milano. Di Marie Regina Toe.
Sabato 29 gennaio 2011Ex granaio del Palazzo Beccadelli ore 18


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