venerdì 14 gennaio 2011

LA SAGRA...LITA' DEL BUCCELLATO

Un' occasione mancata
Grazie all’esperienza dei cinque anni precedenti era prevedibile che l’evento presepe avrebbe portato a Marineo due - tre mila visitatori. Sapere “prima” questo (si parla dei cinquemila dello scorso anno) è un’arma rarissima nelle mani del più ingenuo degli organizzatori. Abbiamo in mano un dato importantissimo che permette di calcolare e organizzare con sicurezza totale qualsiasi evento. L’unico punto oscuro era nelle mani del Signore: il tempo. Mentre gli organizzatori del presepe, pur avendo gli stessi dati nelle mani, hanno peccato di leggerezza sul fattore sicurezza pensando: ”Qui noi lavoriamo per Gesù Bambino e quindi non può Lui stesso rovinarsi la festa”. E cosi si sono messi di buona lena e contandole uno per uno hanno calcolato in ottomila le presenze…Una grande confusione di sigle (confraternite, associazioni ecc.) non ha saputo lavorare su questi dati facendo un bagno in termini di ricaduta sul territorio. Dire che è stato centrato l’obiettivo, che tutto è andato bene e grazie a Dio non è successo niente, è sorprendente. Un imprenditore o un amministratore che ha la certezza di 5.000 presenze avrebbe agito molto diversamente. Imprenditori e negozianti sono stati i primi a sbagliare perché delle due, l’una. O guadagnano talmente bene che se ne fregano delle promozioni o non capiscono nulla di cosa porta e comporta una promozione e così si spiegano negozi chiusi e gazebo che sembravano obitori in un rettangolo che intrappolava i visitatori che poi erano spediti dalla stupida coda all’ingresso del presepe ammassati per ore come in un recinto.
Quando un negoziante pretende che i buccellati (o altro) debbano essere pagati da regione, provincia, comune è meglio rinunziare alla manifestazione. Disquisire fra sagra e mercatino … lasciamo perdere. Il negoziante promuove-vende i suoi prodotti. Di questo passo perché non regalare i pasti del ristorante e cosi via. Mettere a disposizione luce, gazebo e servizi ci trova d’accordo, ma al resto deve sopperire l’espositore. Probabilmente aver mandato i nostri figli ad apprendere legge, marketing, economia e commercio e cosi via non è servito a niente. Si sono sentiti commenti e giudizi che confermano il divario sud-nord che dire del 40 per cento è riduttivo. L’ente (comune e simili) avrebbe dovuto analizzare meglio il tutto e domandarsi da dove arriva il ritorno economico a Custonaci, a San Vito lo Capo, a Porto Empedocle e cosi via. Quando poi chiunque commenta, accusando, difendendosi, comparando si entra nella farsa. Questo evento avrebbe dovuto portare cifre considerevoli a Marineo se solo avessimo avuto un paio di specialisti a cui sarebbe spettato il compito di utilizzare un simile potenziale. Le persone che oggi vanno in giro con inutili buccellati appesi al petto debbono subito analizzare la ricaduta sul territorio in modo professionale. Buttate ottomila presenze al vento … Siamo il luogo dei geni della casualità. Siamo capaci di realizzare la qualsiasi e quindi possiamo fare a meno di specialisti e tecnici bruciando opportunità che si ripetono forse una, due volte l’anno. Il successo si misura in altri termini.                 Onofrio Sanicola

Nessun commento:

Posta un commento