Conversazione con Anna Scarpulla, assessore alla Pubblica Istruzione e al gemellaggio
“Ai ragazzi mandiamo messaggi di fratellanza, onestà, amicizia, solidarietà”
Anna Scarpulla mi porta in biblioteca, alla vecchia sede della Banda dove la gente va e viene. Sono sotto lo sguardo severo di Rosaria Lo Bue. Ottenere da lei un sorriso equivale ad una vincita milionaria. Il “capo” credo non si sia nemmeno accorto della nostra presenza. Parla, riceve gente, firma, ascolta, scrive al computer. Fa almeno quattro cose contemporaneamente. L’assessore alla Pubblica Istruzione e al gemellaggio è stupita della mia richiesta e mi interroga per capire cosa voglio ottenere da questo colloquio. Ottima insegnante, precisa, non sproloquia, non proclama. Carattere docile, ma risoluto, sguardo di chi ti osserva come per dire “vatinni che ho da fare”. Appena ha da risolvere un problema blocca il tutto sino a quando non ha risolto.
“Senta, lei si sta preparando alla carriera politica?” è la mia provocazione.
Mi squadra come per dire che non ho capito nulla.
“Beh, allora soffriva di carenze affettive e ha cercato in politica l’affetto delle masse?” insisto.
Ho paura che si alzi e vada via. “Scusi assessore, delle due l’una!“ incalzo.
“Ad accettare l'incarico mi ha spinto la voglia di lavorare per la mia comunità. Per diversi anni gli impegni di studio e di lavoro mi hanno tenuto fuori dal contesto...Certo all'inizio non è stato facile, le dinamiche interne sono tutte da scoprire...però, investendo sui rapporti umani e professionali, sono riuscita a dialogare con il “sistema”, a creare una rete di collaborazione con i colleghi dell'amministrazione, con il personale del Comune, con gli operatori scolastici che ci ha permesso di portare avanti un serio lavoro di progettazione nell'area Politiche scolastiche e formative e Gemellaggio. Per il Gemellaggio, in particolare, di fondamentale importanza è l'apporto del Comitato i cui componenti continuano a dare prova di grande sensibilità all'iniziativa e di abnegazione nella preparazine dell'accoglienza degli ospiti francesi.
E i francesi come hanno preso il cambio di gestione?
“Con un altro cambio anche da loro…”
Le chiedo che messaggio stiamo dando ai nostri ragazzi…
“Con il gemellaggio vogliamo consolidare valori con i quali la nostra comunità ha imparato a confrontarsi già 27 anni fa: rispetto per la diversità, amicizia, fratellanza fra i popoli, ospitalità, pace, condivisione. Questi rappresentano le fondamenta sulle quali si costruisce la cittadinanza attiva in prospettiva globale.
Quale assessore alla Pubblica Istruzione trova ostilità dagli insegnanti della parte politica avversa?
“Devo dire che nella scuola ho trovato piena collaborazione...quando si parla di insegnanti non ha senso parlare di “parte politica”: chi insegna sta tutta dalla stessa parte, la parte della formazione della persona!!!”.
E le critiche su come andava fatto, su cosa si doveva fare e cosi via…
“Se mancano le critiche manca il sale. Non esiste pietanza gradevole priva di sale. Le famiglie francesi ci mandano i loro figli, noi mandiamo i nostri: sia loro che noi mandiamo i figli presso famiglie affidabili”.
La favola continua perché questi ragazzi fanno una esperienza meravigliosa, hanno due famiglie identiche.
Esco dalla biblioteca e mi scontro con un paio di persone che appena si allontano commentano: “Hai visto quello? Si sente acculturato perché frequenta la biblioteca non sapendo che là non ci sono libri…”
Anch’io faccio un commento: “Questi non hanno mai respirato aria di gemellaggio!”
Onofrio Sanicola
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