mercoledì 11 maggio 2011

SARA’ UNA DONNA IL SUPERIORE ? Elezioni alle porte. Grandi difficoltà per i confrati per scegliere il nuovo Superiore. La gestione Tegoletto se da un lato è riuscita a domare le tensioni interne, a calmare i prevaricatori, a fare una gestione più trasparente, dall’altro non ha potuto superare il principio delle lottizzazioni. Anche la Congregazione di San Ciro subisce questa logica. Ora siamo in piena campagna elettorale e i due schieramenti sono di fronte. Da un lato il gruppo “politico” già in parte dominante che guidato dal fu-sindaco e signora vuole assolutamente il dominio totale della Congregazione, dall’altro i “non impegnati” che non vogliono politicizzare la principale e potente congregazione. Ma ecco inaspettatamente spuntare un terzo gruppo: le donne. Agguerrite, decise, accanite. Forse avremo per la prima volta un superiore donna. Consuetudini a parte non sappiamo se statutariamente sia possibile, ma il piano ci sembra chiaro. Laddove non riuscisse il piano del primo gruppo scatterebbe il piano “donne” e quindi la gestione rimarrebbe sempre “in famiglia”. Anche se dubitiamo molto della capacità di studiare piani e alleanze del primo gruppo visti i risultati catastrofici ottenuti alle ultime precedenti elezioni amministrative. L’ipotesi “rinnovo Tegoletto “ è da scartare per fermo rifiuto dell’interessato. “Per San Ciro andrei a piedi sino ad Alessandria e ritorno, ma …” ha dichiarato. A noi, “fans” del nostro Santo principale rimane la speranza di una scelta non lottizzante, di devozione al Santo, che sappia recuperare quella devozione a San Ciro che per secoli è stata catalizzatrice e collante della nostra società. Ma a parte feste e festini, ci auguriamo che la nuova gestione si ponga come obiettivo il recupero del “culto a San Ciro, medico anarghiro, eremita e martire” lasciando ai pagani laici balli e balletti. Ma temiamo più un colpo di stato da parte di San Giorgio che quanto sopra detto.

2 commenti:

  1. ah!onofrio!!!già un volta ti ebbi a dire di non parlare di chi non è presente;ed io lo sono,forse,solo nella tua mente e nel tuo cuore.ma non mi dispiaccio di intervenire su un argomento che sta popolando i sogni e gli incubi di tanti compaesani.Ciro,mio carissimo compagno nell'avventura di proteggere e curare i marinesi, e difenderli dal "drago" distruttore,l'ho trovato un tantino preoccupato che il suo culto si sia trasformato alla mera necessità di eleggere il più "consono"superiore, che sia di una fazione o di un'altra.Sperava,in vero, che i suoi pii confrati si occupassero più dei mali terreni che affliggono marineo e i marinesi; che si preoccupassero dei poveri,degli oppressi,dei malati e delle loro anime.non credeva si arrivasse a lotte "clandestine" e giochetti politici.che la sedia del superiore fosse così richiesta solo perchè l'ultima poltrona disponibile a dare visibilità alla coppia.non voglio continuare, altrimenti mi giudicherebbero solo come l'uccisore dei draghi e nient'altro.ma un appello ai marinesi vorrei lanciarlo:non vi venga in mente di creare una confraternita per me.non la voglio se si costruisce in questo modo. e attenti che i dissidenti dell'una non costruiscano un'altra.
    giorgio

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  2. Carissimo Giorgio
    Grazie per la tua lettera che sembra dimostrare il detto scherza con “i fanti ma lascia stare i santi”. Al tuo messaggio posso rispondere solo in forma privata.
    Mi spiace .s.o.

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