venerdì 3 giugno 2011

EZIO CANTACI L'AMORE !

EZIO CANTACI L’AMORE !

Ezio Spataro ha iniziato un cammino artistico curioso. Partito come “poeta arraggiatu” passato a “poeta di nostalgie immaginarie” , attraversato un periodo di “lamenti” ora sembra approdato ad un nuovo stile che se ha ascoltato i consigli che ha ricevuto potrebbe regalarci un nuovo stile che non è quello del Buttitta né del Busacca né del Trincale. Accompagnare le sue poesie cantandone la parte più significativa. Questo ci è dato capire dalle fughe di notizie. Abbandonata la cifra “bulgara” di sinonimi e contrari con nomi di autori e protagonisti  che già Ciro Guastella ha abbondantemente usato nelle sue descrizioni di partite di calcio e fatti di cronaca ora lo attendiamo in questa nuova veste di “cantore di se stesso”. Al poeta è concesso usare un vocabolario di rimpianti e nostalgie ma non allo chansonnier. La sua proprietà , spesso ripetitiva, di rime tipiche dei poeti nostrani ( tutte le u fanno rima con u ) è stata capace di permettergli di creare presso a poco una poesia al giorno. Appunto creatività tipica dei nostri poeti che vantano centinai e centinaia di poesie non sempre meritevoli e proporzionali ai premi che raccolgono. Ora siamo curiosi di ascoltare da Ezio questa innovazione di rottura di cui gli diamo credito sino a domenica. Gli manca quello che manca a quasi tutti questi nostri verseggiatori locali la capacità di “cantare l’amore”. Sembra non l’abbiano mai incontrato perché sono avvezzi più a parlare di dolore e sofferenza incontrata in vita che dell’amore , quello che contiene anche sofferenza e dolore, ma anche gioia e passione. Sino a quando non verranno investiti dall’amore la loro poesia è mutila, orfana incolore. Guidato da chi si intende più di battaglie che d’amore crediamo che sino a quando “questa guida maestro” non riassapori l’amore anche Ezio Spataro non ne saprà cantare. Ma si vede un germoglio , fragilissimo però, che possiamo annunciare, contraddicendoci, che l’amore per la sua terra e la sua mamma  potrebbe essere sostituito o accumulato all’altro amore quello che ha fatto scrivere ai più grandi poeti cose magnifiche.  Ci turba il luogo più adatto a “sezione politica”, ritrovo di cospiratori, irriducibili “lottatori” di tutto ciò che è per l’uomo e per il sociale , ma meno adatto a chi la poesia la vuole non contaminata. Speriamo non  finisca come “gli incontri castellani” camuffati come incontri culturali a cui tutti hanno risposto NO ! disertandoli. Che Franco Virga  ci rispetti : noi andiamo per poesie e non per referendum o processi berlusconiani. Lasci stare il solco dei conferenzieri trinaricciuti che vengono a Marineo a parlare male della Chiesa facendoci passare tutti per mafiosi. Franco Virga ce lo deve altrimenti ci convochi al castello dove qualche ora prima possiamo ascoltare storie vecchie e risapute condite da insulti . E’ chiaro che vorremmo passare una serata piacevole ascoltando il suo commento sulle poesie di Ezio Spataro.

1 commento:

  1. Mi correggo non arragiati ma azzannati.
    Aggiungo il luogo
    CESIM VIA BIVONA 6 MARINEO ORE 21.
    S.O.

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