mercoledì 8 giugno 2011

MA LA MADONNA DI TAGLIAVIA CHI ERA ?

Oggi è l’Ascensione. Da noi si dice è Tagliavia ! Mi ricordo, oltre 50 anni fa , quando all’alba a bordo del carretto si partiva per il lungo viaggio verso il santuario anzi il pellegrinaggio. Si doveva arrivare presto per scegliere il posto migliore. Trovatolo si univano i carretti con un telo per ripararci dal sole che di li a poco ci avrebbe arrostito. Lo scopo veramente era di arrostire il castrato di ottima qualità che allora non si faceva fatica a trovare. Nostrano non neozelandese come oggi. Le donne scialle in testa andavano al santuario a quadrare i conti con Dio chiedendo ulteriore credito e protezione per il futuro. I bambini scorrazzavano fra restuccia e rovi sparandosi a bruciapelo con fucili di canna e litigando su chi era morto per primo. Gli uomini aiutati da qualche pietra trovata sul posto o costruendo un fornello di fortuna con pale di fichidindia iniziavano ad arrostire dalla salsiccia al castrato. L’erba era umida anzi bagnata ancora dalla abbondante rugiada che Dio ci manda per compensarci dalla cronica scarsità d’acqua. Ad un certo punto tutti a messa . La Madonna ci passava in rassegna mandandoci messaggi privati e personali come gli sms di oggi. Uscivi con gli occhi rossi che nascondevi sotto un fazzoletto rosso e mentre li asciugavi fingevi di soffiarti il naso più secco di certi cannoli di gebbie. Fuori asini muli cavalli pecore capre offerti ad un mercato improvvisato che sarebbe durato solo un giorno. Bancarelle fatiscenti di giochi innocui o di attrezzi per la campagna che esperti contadini valutavano o scambiavano. Poi corse di cavalli , di asini, di burloni dentro un sacco, alberi della cuccagna, tiro alle pentole con povero contenuto misto di acqua cenere e salsiccie. La gioia della gente arrivava oltre Piana superava Bifarera, Ficuzza. Prevalevano i marinesi , poi palermitani e cosi via. Gli adolescenti barcollavano divorando con gli occhi ragazzine infiammate dal primo amore. Spazi infiniti per correre e risvegliare amori e passioni stanche o assopite. Tagliavia 2011. Sarebbe stato meglio non andarci. Non un metro quadrato libero , centinaia di gazebo di cose inutili, auto posteggiate ovunque, la Madonna irraggiungibile introvabile , la fede calpestata : terra di nessuno. Persino i contadini hanno perso il proverbiale cervello fino. Uno con un trattore ed un rimorchio ha bloccato tutti costringendoci ad una retromarcia allucinante. Vi risparmio le considerazioni su chi dovrebbe organizzare, salvaguardare difendere. A retro marcia cerchiamo un posto dove “arrostire”, cerchiamo marinesi da salutare, qualcuno che sia riuscito a “prendere” la benedizione della Madonna. Niente. Finiamo a Ficuzza. Ci angoscia l’idea di accendere il fuoco per la carbonella. Anche il diavolo è pagato per fare il suo mestiere. “Qui mi sembra il posto giusto” mi dice Ciro più esperto di me. Siamo ai piedi di Busambra e Tagliavia è un puntino all’orizzonte e sembra la città del film “Pioggia Sporca” che porta via i nostri ricordi puliti svenduti per una società dove ci sentiamo tutti stranieri o cittadini del nulla.
Persino le madonne hanno cambiato nome ! Nomi guadalupiani e tedeschi…. Ma la Madonna di Tagliavia ….chi era ?

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