Seguendo il segno della migliore tradizione giallistica, il terzo capitolo di Marineide ripropone il dualismo antagonistico che tanti esempi ha nel passato, e non solo nella letteratura di genere: Sherlock Holmes e il dottor Moriarty; Fantômas e l'ispettore Juve; Diabolik e l'ispettore Ginko; Lupin III e l'ispettore Zenigata; La pantera rosa e l'ispettore Clouseau…
Un nuovo caso per l'ispettore Marineo e la sua malandata compagnia, che ritornano all’ombra della Rocca dopo il successo dei volumi precedenti. La scomparsa di un ricercatore universitario porterà il nostro eroe a Palermo, tra la facoltà di Chimica e quella di Economia e Commercio. Tra misteriose formule chimiche e password introvabili, Marineo s’immette su una pista in cui s’incrociano il nepotismo universitario e gli interessi economici di grandi compagnie petrolifere. È in questa occasione che il nostro ispettore incontrerà per la prima volta un misterioso e sfuggente individuo. Costui è l'ultimo dei personaggi chiave delle storie di Ioan Viborg, e ne diverrà un interprete stabile. Sarà, per Marineo, un nemico di tutto rispetto, una vera e propria nemesi, un criminale senza scrupoli e dalle mille risorse che gli darà non poco filo da torcere.
Marineide I+SdT si presenta come il primo film di carta della storia editoriale, con tanto di primo e secondo tempo…e di pubblicità. La serie Marineide è caratterizzata da uno stile asciutto, una sferzante ironia, veloci dialoghi, battute al fulmicotone, situazioni e personaggi che non si dimenticano.
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