lunedì 6 giugno 2011

IL CANE DI DON CAMILLO

Vi ricordate la scena del film di Don Camillo quando lo stesso portando il Crocifisso in processione tentava di scacciare un cane che lo seguiva e sgridato dal Cristo con queste parole: altrimenti diranno che non c’era nemmeno un cane ! zittisce don Camillo !

In effetti all’incontro del referendum il cane c’era ! Era quello dei Madonia condotto dalla graziosa quasi  -dottoressa.  Sulla Piazza c’erano in tre : Nino Di  Sclafani, Franco Virga e il tecnico voci. Di lato davanti al Cesim un gruppetto di giovani attivisti. In fondo i carabinieri dopo le transenne un via vai di politici e “passeggiatori” indifferenti, atipici, quelli che sanno tutto e non hanno bisogno di nulla. Quelli che dall’alto della loro sapienza ignorano la qualsiasi. A prima vista sembra un insuccesso. Vedere parlare il Di Sclafani e il Virga a se stessi ti piange il cuore. Abbiamo apprezzato quando il nostro Nino comunale ha chiarito , del resto è la linea del comitato nazionale, la non appartenenza politica ma la necessità di questi referendum. Inoltre dopo la confusione del video chiarire perché si e perché no e altri dettagli è stato utilissimo. Sia Franco che Nino  hanno insistito perché da noi i referendum sono posti sempre in senso contrario creando scompiglio fra la gente. Intelligentemente non si sono scagliati contro nessun politico ma hanno chiarito bene per il nucleare maluccio per l’acqua. Il dramma dell’acqua si traduce in un ipotetico aumento delle tariffe privatizzandola mentre il nucleare andava più drammatizzato evidenziando maggiormente i rischi che corriamo. Sorprende il codazzo di giovani accasati al Cesim, idealisti come tutti i giovani, hanno fatto un uso mediocre delle interviste stile rete4 . Almeno quello che lasciava intuire la qualità del video. Abbiamo supposto che questi giovani si siano stancati dei vari Happy e che cerchino campi di battaglia più emozionanti. E certamente li troveranno sotto la chiocciola di Franco Virga con la fideiussione di Nino Di Sclafani. Vedremo domenica.

A fine serata l’incontro tanto atteso. Franco ha spiegato ai suoi amici presenti cosa era soprattutto il Cesim. Il percorso storico e il progetto futuro. Il gruppo de “noantri” pieni di ricordi ha umanizzato la serata. La qualità dei presenti era veramente eccellente. Mancava l’assessore giusto , forse temeva un aggressione ?, ma la presenza del Sindaco ha gratificato Franco e l’autore delle poesie. La Signora Zuccaro ci ha gratificato di una sua poesia “appena scritta” come al solito, e un consistente numero di belle signore e graziose ragazze ha infiorato (si può dire ?) la serata. L’autore , ormai cabarettista, ha perso per strada il senso di umiltà che lo distingueva e si è salvato con il picone scelto come valletta. La sovrabbondanza di u che baciano altre u lo ha assimilato agli altri verseggiatori. Ha avuto il coraggio di affrontare il pubblico che lo ha promosso per la sua verve cabarettistica.

4 commenti:

  1. credevo avesse dormito tutto il tempo,invece ascoltava le liriche come fanno i veri intenditori.con gli occhi chiusi a gustarsi le rime.e vedendo,tra un battito di ciglia e un'altro,il resto del pubblico.vivace incontro poetico reso simpatico dalla verve del dante de noartri che non credo abbia l'arroganza di essere annoverato tra i poeti contemporanei da inserire nelle antologie.ma come al solito l sua ironia(a volte poco riconosciuta)riesce a rendere antipatico anche quella che poteva essere una incitazione alle nuove generazioni.non ha mai pensato che lei non è il detentore della cultura e conoscenza?che i suoi scritti possano anche infastidire chi li legge.per caso mi sono ritrovato in questo blog,per la prima e credo l'ultima volta, e ho capito che le chiacchere di paese che lo vedono sempre contro tutto e tutti non sono mistificazioni.anche negli altri articoli ha scritto noti scafalcioni.ha attaccato chi non la "ncinsia" e osannato chi le ha fatto guadagnare qualcosa.il resto gliel risparmio.buonanotte.antonio G.

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  2. Antonio carissimo,
    grazie per il buonanotte ma vorrei assicurarle che dormirò sonni profondi perché non mi scervellerò di capire chi sei . Peccato perché ogni tanto che trovo uno “moderato” deve scadere nel “cretino” . Di grazia chi avrei osannato per avere qualche guadagno ? Dai sia meno “dozzinale” . Questo paese pieno di “poeti” arroganti, narcisisti, cacciatori di premi vani e fatui, di scarso contenuto, si autoinvitano sempre, hanno sempre in tasca una poesia appena scritta o un premio appena ritirato a casa di Dio e qui mi fermo, mi sono preso a cuore due “verseggiatori” (cioe sono un loro fans). Il primo storico vero successore del Piraino, Nino Disclafani custode delle nostre famiglie, e Ciro Spataro. Guai se i due si autoincensano con l’alloro dei poeti . Gli antichi quando ti mettevano la corona di alloro in testa erano accompagnati da un alfiere che gli ripeteva continuamente “ricordati che sei solo un uomo!”. Detto tutto questo mi rammarico che lei non corregga i miei strafalcioni. Mi aiuterebbe molto. Grazie per avermi risparmiato il resto… La tentazione di mandarla a quel paese è forte , ma spero che impari a rispettare chi non la pensa come lei. Addio !
    s.o.

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  3. con molto ritardo mi accorgo di un grosso errore.
    Ho scritto Ciro Spataro anzicchè Ezio Spataro.
    Questo potrebbe essere uno di quei strafalcionio dsi cui parla l'inquilino qua sopra, ma a quanto capisco questo signore , che poteva dare una mano, preferisce rimanere niente e nessuno.
    Mi scuso con gli interessati aggiungendo che per il primo mi incuriosisce sapere se lui tutore del premio di poesia abbia mai scritto una poesia ed il secondo che emozione ha provato ad essere abbinato a "cotanto nomine"

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  4. Be innanzitutto massimo riespetto per Ciro Spataro che è mio cugino di terzo grado (il suo bisnonno e il mio erano fratelli).
    Ciro quando mi incontra mi chiama sempre affettuosamente caro cugino, e questa è una cosa bella. Riguardo al premio della poesia io vi parteciperei se nella giuria ci fosse solo lui, solo così avrei la certezza del primo premio con tanto di alloro. Io sono sicuro che negli anni passati quando partecipavo lui abbia sempre messo la buona parola per me, come solo lui sa fare. Grazie Ciro per essere mio cugino e mio tutore.
    Ezio

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