mercoledì 22 giugno 2011

L'UTOPIA


Ho girato per tutta la mattina. Avrò preso oltre dieci caffè. Mi sono infilato in tutti i bar e pasticcerie dove di solito risiedono i politici. Niente! Ho invocato Santu Nofriu, ho persino eseguito riti pagani. Ho pregato il parroco di fornirmi alcuni versetti “satanici” ! Insomma il giorno della loro festa patronale i politici non si trovano! Non uno! Parto dall’alto. Il sindaco, che di solito spende lo stipendio offrendo caffè a tutti al solito bar in piazza, non si è visto. Insieme al suo assessore preferito mi dicono che li hanno intravisti alle sei del mattino e da lì in poi spariti. Mi sono appostato in piazza all’angolo della fontanella sperando che passassero i due “mori” e cercando di riconoscerli dietro gli occhiali d’ordinanza (quasi tutti gli assessori portano occhiali nerissimi alla “Fini”), ma niente di niente. Sono andato ad appostarmi alla Balata per bloccare il vicesindaco mentre sconsolato andava al suo vero ufficio a Palermo: terribile! O era dietro la statua di San Ciro alla curva, o aveva preso la trazzera di Santa Cristina come mi dicono usa fare. L’unico che mi è sembrato riconoscere è stato l’assessore allo sport, camuffato da extracomunitario, mentre impastava calce e cemento per il nuovo campo di cricket di cui mi dicono che i marinesi siano appassionatissimi a tal punto da distruggere appositamente quello di calcio. Il nuovo assessore ai Servizi sociali e all’Istruzione è in licenza matrimoniale e sta ripassando la formula matrimoniale di rito perché confonde sempre il nome della sposa con quello della prossima suocera. Cerco gli ex. I politici senza carica. Peggio di andar di notte. Ne intravedo uno e non sfuggo a due suoi baci quasi bocca a bocca. Subito mi rimprovera perché ogni tanto lo inserisco in qualche “scritto” e si allontana con questa frase: “Ricordati che io sono un uomo di cultura prestato alla politica. Rispettami.” Non so a questo punto se pregare la cultura affinché se lo tengano o implorare la politica di trasferirlo definitivamente a Palermo. Mi accorgo che ha un cartellino appeso al petto: sono il padre della giunta Ribaudo. Rinunzio e annullo la mia richiesta. Ad un tratto vengo strattonato alle spalle. E’ Cirus Rinaldi! Mi aspetto un ceffone, un calcio e una serie di parole irripetibili. L’unica frase che riesco a recepire è: sei contento pirla! Impossibile capire cosa vuol dire. Uno del bar mi dice due parole e allora la mia mente vola verso Sant’Onofrio anzi verso Santo Nuccio … agostiniano pilusu. Ho tentato in tutti i modi di festeggiare con i politici San Tommaso Moro inutilmente. Poi alla fine mi sono rassegnato. Mi è rimasta solo una domanda: come mai papa Pio XI ha scelto Tommaso Moro come patrono dei politici? Cosa ha mai visto nei politici, una pur minima rassomiglianza o similitudine? Allora rimettiamo in discussione la infallibilità del Papa?
No, ci sono, ecco ho trovato. E’ l’Utopia ! Si la sola merce in cui i politici abbondano!

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