Il prezioso religuario di Orvieto |
Il sacerdote boemo Pietro da Praga (oggi Rep.Ceca) dubitava sulla verità della transustanziazione, cioè sulla mutazione del pane e del vino nel corpo e sangue di Cristo. Un giorno dell’anno 1263, mentre celebrava la Messa presso la tomba di santa Cristina di Bolsena, vide delle gocce di sangue stillare dall’ostia consacrata; esse si posarono sul Corporale e sul pavimento. Il sacerdote andò subito da papa Urbano IV, il quale si trovava ad Orvieto. Verificato il miracolo, l’anno successivo il Pontefice istituì la festa del Corpus Domini. Nella città fu innalzato perciò un tempio sul luogo più alto (1290), al quale si aggiunse la cappella del Corporale (1350) e la Cappella Nuova (1408).
Il Duomo venne disegnato da Arnolfo di Cambio in forme tardo romaniche. I lavori proseguirono in stile gotico da Lorenzo Maitani. A seguito di questo miracolo, nel 1264, con la Bolla "Transiturus de hoc mundo", Urbano IV decretò che la festa del Corpo del Signore fosse celebrata ogni anno in tutto il mondo cristiano e venne edificato il Duomo di Orvieto, dove è conservato il reliquiario che contiene l'ostia. Quell'Ostia che teneva tra le mani era diventata carne da cui stillava miracolosamente abbondante sangue. Fu eseguito fra il 1337-1338 da Ugolino di Vieri su commissione del vescovo Beltramo Monaldeschi; è d'argento, smaltato e bulinato, alto 1.39 metri e largo 0.63 metri e costò 1274 fiorini. Ha la forma della facciata del Duomo; sugli scomparti della fronte sono riprodotti, forse su disegno di Ambrogio Lorenzetti, i fatti della Vita della Vergine e la Storia del Miracolo di Bolsena: Annunciazione, Presepio, Epifania, Presentazione al Tempio, Fuga in Egitto, Disputa dei Dottori, Battesimo di Gesù, Gesù tentato, il Miracolo di Bolsena, Urbano IV ascolta il prete boemo, il papa ordina al vescovo di recarsi a Bolsena, il vescovo prende il Corporale, lo porta ad Orvieto, Urbano Iv gli va incontro, lo stesso mostra al popolo il Corporale, istituisce la festa del Corpus Domini, Ingresso di Gesù a Gerusalemme, Cenacolo, la Lavanda dei piedi.
Nella parte posteriore sono rappresentate, invece le scene della vita di Gesù: Orazione nell'orto, Cattura di Gesù, Gesù davanti ad Anna, Gesù davanti a Caifa, davanti a Pilato, davanti ad Erode, di nuovo davanti a Pilato, Pilato si lava le mani, Salita al Calvario, Crocifissione, Deposizione e Resurrezione. Dalla cappella si accede, attraverso una porta sulla destra, alla Sagrestia finita nel 1365 da Vannuccio di Lucio e Lippo di Cristiano. Qui sono conservati un crocefisso attribuito a Nicolò di Nuto ed un armadio ligneo a formelle quadrate di Guglielmo da Venezia (1372-88).
Il Duomo venne disegnato da Arnolfo di Cambio in forme tardo romaniche. I lavori proseguirono in stile gotico da Lorenzo Maitani. A seguito di questo miracolo, nel 1264, con la Bolla "Transiturus de hoc mundo", Urbano IV decretò che la festa del Corpo del Signore fosse celebrata ogni anno in tutto il mondo cristiano e venne edificato il Duomo di Orvieto, dove è conservato il reliquiario che contiene l'ostia. Quell'Ostia che teneva tra le mani era diventata carne da cui stillava miracolosamente abbondante sangue. Fu eseguito fra il 1337-1338 da Ugolino di Vieri su commissione del vescovo Beltramo Monaldeschi; è d'argento, smaltato e bulinato, alto 1.39 metri e largo 0.63 metri e costò 1274 fiorini. Ha la forma della facciata del Duomo; sugli scomparti della fronte sono riprodotti, forse su disegno di Ambrogio Lorenzetti, i fatti della Vita della Vergine e la Storia del Miracolo di Bolsena: Annunciazione, Presepio, Epifania, Presentazione al Tempio, Fuga in Egitto, Disputa dei Dottori, Battesimo di Gesù, Gesù tentato, il Miracolo di Bolsena, Urbano IV ascolta il prete boemo, il papa ordina al vescovo di recarsi a Bolsena, il vescovo prende il Corporale, lo porta ad Orvieto, Urbano Iv gli va incontro, lo stesso mostra al popolo il Corporale, istituisce la festa del Corpus Domini, Ingresso di Gesù a Gerusalemme, Cenacolo, la Lavanda dei piedi.
Nella parte posteriore sono rappresentate, invece le scene della vita di Gesù: Orazione nell'orto, Cattura di Gesù, Gesù davanti ad Anna, Gesù davanti a Caifa, davanti a Pilato, davanti ad Erode, di nuovo davanti a Pilato, Pilato si lava le mani, Salita al Calvario, Crocifissione, Deposizione e Resurrezione. Dalla cappella si accede, attraverso una porta sulla destra, alla Sagrestia finita nel 1365 da Vannuccio di Lucio e Lippo di Cristiano. Qui sono conservati un crocefisso attribuito a Nicolò di Nuto ed un armadio ligneo a formelle quadrate di Guglielmo da Venezia (1372-88).
Quando attraversi una città appena ne sei fuori ti vengono in mente i luoghi che potevi e dovevi visitare. Ti rimproveri ma è impossibile creare un elenco da usare al momento opportuno. Orvieto te la trovi lungo la strada sia verso nord che sud. E poi è un luogo dove sei obbligato ad andare. Devi sederti sul sedile in pietra di fronte l’ingresso principale della cattedrale. Uno spazio minimo ti separa da una delle facciate più b elle al mondo. La vista attutisce tutti i sensi per poi esaltarli. Nel palazzo di fronte abita Dio ! Poi il Pozzo di San Patrizio. Dove il genio trovò casa. Dei somarelli sfruttati intelligentemente portavano acqua senza fine da una vite senza fine da un pozzo senza fine. Città etrusca e poi medievale descritta meglio in tutte le guide. Tombe etrusche (Tarquinia), catacombe e almeno una decina di siti che non descrivo . Ad Orvieto è custodita la reliquia che ha creato la festività di questa ottava: la festa del Corpus Domini. S.o.
RispondiElimina