domenica 9 agosto 2015

ERAN DUECENTO ...



Che fossimo un paese di gente riservata mi sembrava in apparenza. Che la modestia facesse parte del nostro dna è risaputo. Che  in tutti i paesi siciliani piace sentirsi definire “siamo un paese di matti”  ci inorgoglisce. Ma vorrei invitarvi a fare la seguente riflessione. Aiutatemi se volete. Prendete il ragionier X , stimato professionista, attento padre di famiglia. Poi seguite il dottor XZ encomiabile nel suo lavoro, innamorato della sua consorte a tal punto che il passaggio di un'altra bella donna non lo turba nemmeno. Prendete il dottor XP , chi meglio di lui conosce a memoria il giuramento di Ippocrate. E almeno una decina di onesti negozianti, sempre attenti, puliti cortesi. Potrei continuare citando meccanici elettricisti badanti chierichetti di tutte le età, boy scout in pensione e pie donne in attesa di miracolo. E allora ? Se in questi giorni vi appostate in un luogo anonimo vi renderete conto che anche Marineo è definibile “un paese di matti”. Si perché vedere tutto l’elenco sopraesposto uno per uno andare in giro per il paese declamando versi della dimostranza ad alta voce ti fa supporre che come esistono i gemellaggi a matula forse possiamo sperare in un qualche gemellaggio-psichiatrico. Vedere uno stimato agricoltore camminare saltellando al “trotto” gridando : Ciro presentati a Siriano ! mentre scende sutta u casteddu o vedere quel pediatra a cui affidammo i nostri bambini nelle vesti di Erode mentre grida : Ciro rinnega Cristo altrimenti arrostisco te e le picciridde . Per non parlare di quella pia donna settantenne che credevamo sordomuta (o audiolesa ?) gridare : se Siriano vuole il mio corpo non mi opporrò al volere del santo ! Per non parlare di quella matura signora che gira chiusa in un lamento di improperi verso il regista perché la scena della violenza poteva essere provata dal vivo… Ecco siamo già un palcoscenico a cielo aperto  . Non sono i soliti che girano per il paese forti di un monologo “privato” sono la crema del paese che si esercita nel vuoto delle proprie attività . Non fateci caso prendeteli come gli altri confondeteli con gli altri saranno loro fra qualche giorno il vero miracolo di San Ciro : essere riusciti a trasformare semplici cittadini in attori e cantanti pronti per essere premiati al prossimo premio di poesia (il che non è improbabile visto che la mano è sempre la stessa… ). E se anzicchè usare sarcasmo alzate gli occhi verso la rocca noterete che quel puntino nero vicino alla croce non è San Ciro che veglia su una spenta marineo ma il regista che scioglie un voto per grazia ricevuta.      

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