IL RACCONTO DELLA
DOMENICA
ACQUA VERDE
La storia che volevo raccontarti
DI SALVATORE
GIUSEPPE POMARA
5
LOISIO GINESTRA
Il giorno che fu
ammazzato Rocco, poco prima delle cinque di mattina, Paolo Ginestra con i
carretti carichi fino all’inverosimile varcava il portone del French
Market. L’inverno non era ancora finito, ma il clima
mite di New Orleans aveva favorito la crescita rigogliosa di un’infinità di
verdure e ortaggi di qualità che i compratori si accaparrarono in un baleno. «Finalmente
posso sgranchirmi le gambe» disse dopo avere assicurate le redini dei muli
alla sbarra. Come sempre nei suoi giorni di mercato, Paolo si preparava a
immergersi nella città. Era l’ora in cui gli spazzini liberavano le strade
dai rifiuti e l’aria era ancora pregna di tutti gli odori della notte,
mischiati al tanfo che usciva dalle porte spalancate delle cucine dei
ristoranti, dove erano state preparate montagne di crostacei e molluschi.
Intanto si erano fatte le sei e la gente era tutta per strada. Quelli che andavano
al lavoro si mischiavano a quanti a dormire non c’erano andati per niente.
New Orleans era una città che viveva più di notte che di giorno; era la
capitale del gioco e della vita gaudente e dissoluta, almeno per quelli che
avevano soldi da spendere, che non erano sicuramente i farmaioli. Paolo
approfittava dei viaggi al mercato per fare le compere necessarie in città e
nello stesso tempo rilassarsi un poco, dopo mesi senza vedere anima viva. Gli
piaceva spendere un paio d’ore a zonzo per New Orleans, prima di tornare alla
farma, dove non rientrava mai prima di sera. Quella mattina, lasciato
il mercato, non si diresse com’era solito fare nella zona del porto, ma
imboccò una scorciatoia per il Quartiere Francese. L’idea era portarsi nella
zona degli italiani.
|
On the day Rocco was killed, a little
before five o’clock in the morning, Paolo Ginestra entered the French Market
with carts full of vegetables. Although it was still winter, the mild climate
of New Orleans had favored the lush growth of a lot of vegetables, just as it
happened in Sicily. The vegetables were of good quality, and so buyers were
rushing to buy them. In less than an hour, he had sold everything and was
free to go. He unhooked the mules from the carts, tied the reins to a bar
under the roof, and got ready to go into the city as he did every time he
came to the market. It was around the time when the street sweepers cleaned
the garbage, and the air was still full of all the smells of the night, which
mixed with the stink that came out of the open doors of the shellfish
restaurants. In the meantime, it was already six and people had started to
fill the streets. Those who went to work joined those who hadn’t yet gone to
bed. New Orleans was a city that lived more at night than during the day. It
was the capital of gambling and of dissolute life — or at least it was for
those who had money to spend, and that certainly didn't mean the farmers. Paolo
took advantage of his trip to the market to buy necessary things from the
city and, at the same time, relax a little after months of work without
seeing another living soul except his brother. He liked to wander around New
Orleans before going back to the farm, where he never arrived at before
evening. That morning, when he left the French Market, he didn’t go first, as
he usually did, towards the harbor, but took a shortcut to the French
Quarter. He wanted to reach the area that Americans disparagingly called
"Little Palermo". There lived Josephine, a young widow he never missed
visiting when he was in New Orleans.
|
Nessun commento:
Posta un commento