Al passetto non è
facile prendere sonno perché a ore fisse passano una quantità tale di “viandanti”
che sembrano in un crocevia commerciale. I residenti fanno buon viso a cattive abitudine
e dalle saracinesche senza olio a chi lascia un ora la macchina “a scaldare il
motore” anche in piena estate, per i muratori che già alle 6,30 martellano
senza ritegno, incominciando dai ragazzini che si inseguono a fine oratorio al
bivacco dei non più giovani … Però i residenti ci siamo organizzati e abbiamo
collocato ogni rumore molesto ad una data ora e cosi dal pomeriggio al suono mattutino
delle campane che il parroco usa come sua sveglia personale, ci siamo ricavati
dei vuoti che usiamo per dormire senza angoscia …
Ma in questi giorni
ci siamo trovati davanti ad un fatto nuovo inedito. L’altra sera vengo
svegliato da un lacerante grido di “Ciro !!!
Ciro !!!”. Guardo la maiolica e non vedo uscire nessuno , chiamo qualche
amico che si chiama Ciro e mi risponde esattamente come avrei risposto io ad
uno che mi sveglia in piena notte … Subito dopo un coro confuso di voci prima
bianche poi afone e infine angosciose, che presumo interpretassero quel canto che
finisce …in santo protettore ! Non sappiamo se quel canto abbia causato morti e
feriti ma sembra accertato che l’onda sonora abbia fatto capovolgere vari
gommoni di migranti … A questo punto salutiamo il nostro sonno e ci sediamo in
balcone in attesa che il sonno ritorni. Il sonno non è più tornato ma in
compenso abbiamo assistito ad un via vai di strane figure , quasi tutte
maschili, che rasente i muri si infilavano nel Chiasso Raimondi e li sparivano
inghiotti dal buio. Ora analizzate le varie possibilità abbiamo scartato che si
infilassero nel retro del collegio perché le “nostre monache non sono di Monza “, che per quanto ne sappiamo non ci risultano
obiettivi “sensibili” nella zona. Intanto frasi sconnesse , cadenze da brividi,
lamenti di torturati ci giungevano talmente chiaramente che sembravano reali… Questo
via vai avrebbe in altri momenti, attirato carabinieri, polizia, sindaco e
parroco e invece nulla. La cosa durò per lungo tempo e alla fine quando una
lunga colonna sfilò per il passetto in fila indiana per due come i tre magi
capimmo che c’erano solo due possibilità: o erano le prove per la processione di
San Ciro o erano i coordinatori , registi, scenografi, registi di piazza, aiuti
di vice che discutevano animatamente altrimenti se erano gli attori si
sarebbero sentiti cori intonati, voci impostate, recite a tempo.
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