martedì 11 agosto 2015

SAN CIRO A SCUOLA... GUIDO !




Da qualche tempo passo davanti il suo box privato , il suo garage “trasparente” e lo trovo vuoto. Subito mi sono detto :”Se lo sono venduto per … rifinanziare l’immobiliare !” . poi mi zittisco. Sono tentato di chiedere al “conduttore”  , all’autista personale, ma tutti sanno che lui è uomo di poche parole e quando ti parla ha sempre in mano una chiave inglese da cinque chili che blocca ogni discussione. La mia curiosità scalpita e stavo per superarla quando una sera , una sera da 38 gradi dove arrivi a contare qualche miliardo di stelle con facilità (per noi marinesi è facile contare miliardi di stelle e miliardi di euro...), e non smetteresti se non fosse perché non riesci ad individuare la gemella della terra, non tanto perché è un evento ma e per la gioia di poter dare un indirizzo definitivo a chi non gli va bene niente, ai senza patria, ai senza Dio, a scettici e poveri cristi.  Mi passa sopra i piedi una decappottabile che sfiorava entrambi i marciapiedi facendo spostare chi passeggiava che rispondeva imprecando. Non riconobbi subito chi fosse il guidatore , ma riconobbi chi occupava il posto accanto al guidatore mentre nel sedile posteriore dei passeggeri erano  facilmente riconoscibili Teodosia, Teotista ed Eudossia con i capelli ben fermati dietro la nuca ma in ogni caso vistosamente svolazzanti. Atanassia occupava il posto davanti e sporgeva il braccio sopra la portiera. Di solito i martiri non ridono mai e facciamo fatica ad immaginarli in un momento felice. Era una bella fotografia che cancellava quella che per secoli abbiamo immaginato. Sino a quando non sentii gridare :” Atanassia quale dei due pedali è il freno ? Tegoletto cosa ti ha detto ?”
Era già il quarto giro della processione che facevano con quella macchina modificata all’occasione dal Tegoletto. Pochi se ne accorsero data la tarda ora. E fu allora che avvenne “il fatto” . Mentre stavano riportando la macchina in officina , fu allora che le ragazze esclamarono: dai facciamo un giro sino a Bolognetta ! Antonio festeggia il suo onomastico !” . L’idea piacque e convinti che il problema su quale fosse il pedale del freno fosse chiarito proseguirono.
Ora prima di concludere il racconto vorrei avvisare che coloro che pensano che “con i santi non si scherza” non vadano oltre ! Chi non crede ai miracoli non si angosci, chi crede che il paradiso sia una filiale dei cappuccini di Palermo vada dallo psichiatra. Tenetevi le vostre conclusioni e lasciatemi le mie. Ora su questo tratto di strada che spesso “frega” noi marinesi questa volta il “fato” (vi piace questo termine ?)  non c’è la ha fatto ! Ci sono ancora i segni (guarda rail schiacciato, alberi divelti, il tutto sembra un campo arato) … C’è chi giura di aver sentito gridare “Guido … si sto guidando io ma tu schiaccia il pedale giusto !”.
Vai a spiegare tu cosa sarebbe successo se quella sera non incontrava San Ciro che con una mano guidava la vara , con l’altra acchiappava per i capelli l’autista dell’altra macchina e alla fine aveva deciso di schiacciare due pedali contemporaneamente.          

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