domenica 6 settembre 2015

ACQUAVERDE6

ACQUA VERDE 6
La storia che volevo raccontarti
DI  SALVATORE GIUSEPPE POMARA

QUALCHE EVENTO PARTICOLARE CI HA COSTRETTO A RIMANDARE LA CONTINUAZIONE DI QUESTO RACCONTO.CI SCUSIAMO CON I LETTORI MENTRE VI PROPONIAMO LA SECONDA PARTE





SECONDA PARTE

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Lorenzo aveva combattuto in una delle guerre coloniali che l’Italia conduceva in quegli anni, non per necessità o utilità, ma per non essere da meno di altre nazioni europee che, nelle colonie, avevano il loro punto di forza. Fosse dipeso da lui, si sarebbe dato alla macchia e avrebbe fatto il disertore perché di quella guerra non gliene fregava niente, come non gli importava nulla del re e dei governanti che non avevano fatto altro che aggiungere miseria a miseria. «Come se le camurrie di casa nostra»ripeteva, «non fossero già abbastanza da andarne a cercare di nuove altrove». «A me, di questa guerra, non me ne frega niente. Non voglio andare a morire per il capriccio di qualche cornuto che è al potere». «Neppure a me piace, figlio mio». «Salto dalla finestra, pà. Fra venti minuti sono in mezzo alle macchie e come finisci si cunta, succeda quello che deve succedere». «Non puoi passare il resto della vita scappando» gli disse il padre. «È sempre meglio non mettersi contro la legge». Lorenzo partì, ma più di una volta disse a se stesso che avrebbe fatto meglio a infischiarsene della legge. Gli bastò poco per rendersi conto che sarebbe stato più conveniente per tutti se l’Italia fosse rimasta a casa propria. «Se penso alla miseria del mio paese e a questa guerra, mi viene da piangere».


























Part Two
New York

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Lorenzo had fought in one of the wars Italy had been involved in during those years — not out of necessity or utility, but only not to be outdone by the other European nations that had their forces pointed at the colonies. If it was up to him, he would have gone into hiding and become a deserter; because he did not care for that war, just as he did not care for the king and rulers who had done nothing but add more misery to the existing.  "As if we didn’t have enough problems here, we are going to look for more elsewhere," Lorenzo complained. "I don’t care a fuck for this war, Pa. I do not want to die at the whim of that son of a bitch of a king." "I do not like him either, my son."


"If I jump out the window, Pa, I’ll reach the forest in less than twenty minutes.  And once there, I dare the police to find me." "You cannot spend the rest of your life running away," said his father, "It’s better not to go against the law." Lorenzo left, but more than once he said to himself that it would have been better for him to not care about the law. Once in Africa, he did not take long to realize that it would have been much better for all if Italy had remained at home. "When I think of the poverty in my town, and of all that was spent to wage this war, I feel like crying."








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