domenica 4 dicembre 2011

GESù PRENDE CASA A MARINEO . MA IN AFFITTO

C’è un ragazzo a Marineo che mi diceva che solo gli ingegneri sono l’alfa e l’omega della società. Senza di loro il mondo non si muove né può muoversi. E teorie del genere.
Come molti ingegneri fa fatica a fare l’ingegnere e crocifigge tutti insultando la società delle sue disgrazie. Ho già sentito questo discorso anche da altri ingegneri. Da giovane incontravo a Praga ingegneri costretti a fare Lavori umili perché quella società “garantiva a tutti un lavoro” ma non la qualità del lavoro.  L’altra sera passo dal “crocifisso” e vedo la luce accesa. Entro e mi ricordo che è tempo di “presepi”. Di quello maggiore abbiamo parlato nel “cartaceo” senza che i confrati si accorgessero malgrado oltre 15 paesi della nostra provincia sono stati raggiunti dalla distribuzione .
Anche di questo abbiamo parlato lo scorso anno. Ora ci sembra che il maggiore sia questo dal punto di vista “ingegneristico”. E’ sbalorditiva la quantità di “motori” usati,di collegamenti elettronici , di meccanismi , invenzioni. Ogni “statuetta ha una sua meccanica specifica, ogni movimento mette in moto un secondo in modo sequenziale. Ho visto altri presepi “meccanici” (antichissimo quello di Milano, poi Ravenna e altri) ,ma questo nei suoi spazi limitati e nelle misure così ridotte li supera entrambi. Costruito sotto un vero tetto “marinese” con coppi, scoli, canali  e acqua vera (finta pioggia) con cascate e fontane, artigiani che sembrano veri con attrezzature vere . E qui mi fermo per non rubare l’emozione ai visitatori.
Mancano i veri ingegneri quelli di prima che potrebbero non salvare il mondo ma dare un contributo ai confrati che capitanati da Pietro Pulizzotto si alternano in silenzio secondo le loro capacità e disponibilità. La storia è la solità¸a parole siamo tutti ingegneri , e qui chiamo i giovani, ma non ne ho visto uno “collaborare”  la sera nella greccio marinese dove a giorni si rinnoverà il miracolo della fratellanza . E come 2000 anni fa ci saranno carpentieri, muratori, artigiani, commercianti, lavandaie, contadini,
pastori, angeli, soldati , ma di questi ingegneri di “piazza” nemmeno uno. Vi invitiamo a fare scorta di emozioni perché visitando questo presepe le userete tutte. E durante la visita non dimenticate di stringere la mano a questi nostri “inventori” locali che saranno lì a turno come hanno fatto tutte queste sere per “ingegnarsi” nei movimenti e nei sincronismi che i veri ingegneri meccanici farebbero fatica.
E qui lanciamo un appello. Troviamo una sede stabile a questo presepe e senza voler scatenare polemiche né accuse riteniamo che  sia il sindaco che l’assessore rinnovato alla cultura se ne occupino perché non è possibile che tutto ciò che propongono gli altri sia “ostile” e non di cultura.

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