domenica 14 maggio 2017

ECCO COME POTREI ILLUMINARMI D’IMMENSO ….




Prima di leggere l’articolo prego vivamente di collegarvi con il sito
scorrete le immagini lentamente e dopo averle osservate
avrete capito che scegliere un regalo
equivale a partecipare alla creazione di un opera condivisa


Di mostre-mercato siamo pieni. E cosi aderendo ad un invito , questo Natale scorso, visitai a Bolognetta il locale allestimento nel loro “castello”. Intanto come si suol dire non ci rendiamo mai conto di quello che abbiamo ma vorremmo avere solo quello che non abbiamo. In spazi strettissimi a rischio di sbattere sui tavoli espositivi giravi per le sale e constatavi che la metà degli espositori erano indigeni …marinesi. Solo l’atmosfera non era … marinese ! Ora non voglio spiegarvelo perché noi lo sappiamo bene cosa voglio dire…
Al solito mi sono complimentato anche con chi “mi chiacchierava” anzicchè spiegarmi la “sua arte”. E cosi il piacere di sentire “dal creatore” il suo messaggio artistico posso dirvi tutto sulla sua famiglia e sullo stato della loro salute…
Discretamente passavo da un tavolo all’altro fino a quando “fui illuminato” dalla lampada che vedete e mi presi “un attimo” per “ ragionarci sopra” . Fu allora che mi resi conto del bene prezioso del nostro castello marinese non solo per la sua storia sociale (molto meno quella storica trattandosi di un castello) e fui quasi spinto ad andare avanti da chi dopo di me sarebbe passato quasi senza …fermarsi ! Praticamente diventavo anch’io un ingrato ! Paragonato all’artista che impiega ore e ore “usando” ingegno a creare un opera ed io la liquido in dieci secondi…
“Grazie di essere venuto…” . “mi, ma non sapevo…” balbettai ! Mettendomi di lato . E inavvertitamente finii circondato da una decina di opere che mi portarono alla mente una infinità di oggetti che avevo “distrutto e massacrato” cancellandogli in un secondo tutto il calore che prima avevano contenuto. Mi è sembrato come salvare da morte certa oggetti  che prima avevano avuto una funzione importante e che ora venivano buttati al macero con tutti i ricordi che rappresentavano…
Se il paragone non  fosse troppo azzardato direi che questo artista vede in un mare di indifferenza un “barcone” strapieno e si propone di salvarlo portandolo a riva senza perdere nulla del suo contenuto…
Gli farfullai qualcosa che sapesse di incomprensibile ringraziamento aggiungendo che non solo era riuscito malgrado le difficoltà a portare “in porto il barcone”  ma anche a dargli un “documento” di identità o meglio una dignità che ancora non riusciamo a dare a chi è giunto proprio da “altri barconi” ben più importanti.
Grazie maestro.  

Nessun commento:

Posta un commento