martedì 9 maggio 2017

L'ULTIMO VIAGGIO DI MASSIMO GIUIDETTI




Desideriamo comunicare agli Autori e ai Lettori di Jaca Book la scomparsa di Massimo Guidetti. Per lungo tempo Massimo ha lavorato in casa editrice, partecipando a progetti che sono stati pietre miliari del nostro catalogo, come la Storia d'Italia e d'Europa, codiretta con Pier Paolo Poggio, e l'Enciclopedia del Mediterraneo, edita in sette Paesi.  Con Massimo perdiamo una persona a noi cara con cui in passato Jaca ha condiviso il senso della ricerca storica in un'epoca di grande trasformazione della disciplina. Sante Bagnoli e Vera Minazzi

Certe volte non conviene morire. Dopo aver passato tre quarti della tua vita dentro un avventura editoriale ti viene un colpo a leggere un simile commento.
A prima vista mi è sembrato un comunicato della Feltrinelli : asettico, ateo, freddo, anonimo, quando ho visto la firma mi sono chiesto se stavo sognando ! Umanamente capisco il Bagnoli “lui ama gli editori cattivi che fanno soffrire gli autori” (ti portava come esempio Salgari e Poe) poi non è stato fortunato con gli affetti… ma la seconda firma mi ha lasciato più perplesso perché mi aspettavo poco poco (siamo in area cattolica e ciellina  ai massimi livelli) lo firmasse solo lui o almeno ripescasse qualche vittima (Orsi, Chierici ecc.).  Non mi chiedo chi fosse l’altra firmataria, ma oso paragonarla a me quando divenni socio della Jaca nel momento più buio (economicamente) della Jaca . Ma allora c’era “Maretta” e c’era Massimo chiuso in quell’angusto ufficio seduto accanto a Ida da cui preferiva non allontanarsi mai e che lo ricompensava : in quella stanzetta si elaborava…
Massimo Guidetti meritava più rispetto ! Il mito Bagnoli con l’età sta rifiutando la legge del vino !
Ho inserito la foto di due sue opere che mi sembra rappresentano il più brevemente possibile la figura del Guidetti.
Al centro la “sua”Storia d’Europa” cosa di cui andava orgoglioso e fiero. Un mare di studenti ciellini e no , la ha consultata ed era il suo perenne biglietto da visita.  
Ho voluto metterla accanto a Michele Amari , grande arabista per non dimenticare Nallino , Caetani e altri. E giustamente merita spazio anche il suo ultimo lavoro “Milano e l’Islam” che per me è stata una grande sorpresa primo perché inaspettato e poi fra tutti gli studi sull’Islam in Italia e soprattutto nel Sud questo lavoro sul “nord” mi ha veramente sorpreso . Per me la “storia dei musulmani” arrivava massimo a Roma (saccheggio di San Pietro ) figuriamoci a Milano.
Ho conosciuto Massimo negli anni giovanili del “movimento” quando di ritorno dalla Polonia fine anni sessanta mi trovai in un incontro in via Ariosto (credo si chiamasse CSEO) mi trovai in mezzo a figure più o meno somiglianti a Cavalieri erranti o evangelatori di zone che a prima vista erano atee ma che poi si dimostrò che il loro umus religioso era fortissimo.
Massimo Guidetti mi accolse con la frase: “Che nuove ci porti dai fratelli dell’est ?”. Non facendo parte del movimento risposi con sarcasmo dicendo che avevo più notizie sulle “sorelle dell’est” … Lui mi riportò nel binario giusto e cosi portai la “testimonianza” di un “fratello non allineato” ma che era stato colpito dalla serietà religiosa del popolo dell’est.
Lo incontrai recentemente (dopo anni ed anni ) alla proiezione di un film interessantissimo (anche per lui) dove si raccontavano le vicissitudini della gente di confine (in questo caso i sudeti ed altri) costretti alla violenza perché gente di frontiera.
“Questa generazione” si è messa in coda e piano piano verrà portata via . A noi rimane il prestigio di avervi fatto parte e ci rimane la consolazione di bellissimi ricordi che valgono molto di più della freddezza dei professionisti “senza anima”.  

A Ida e ai suoi figli il nostro pensiero , che estendiamo anche agli amici di Massimo che hanno perso un riferimento lungo anni e anni.

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