martedì 25 ottobre 2016

5-NUOVI ARRIVI IN LIBRERIA-ottobre 2016





Ci sono libri che non riesci a finire nemmeno dopo due o tre mesi. Intanto non sempre riesco a portarli con me anche se in viaggio mi salvano da noia e disagi(8 kg di bagaglio è una inciviltà ! perché medicine e libri dovrebbero essere considerati out).
Quindi non puoi leggere senza considerare il contesto. E cosi fra rimandi e chiarimenti ti tocca leggerne in contemporanea almeno tre. Quindi il bagaglio aumenta… Non sono mai ricorso a Wikipedia o a google libri perché sono della generazione del cartaceo … Poi la  memoria inizia ad avere spazi sempre più ristretti e spesso devi recuperare cose archiviate anni fa e di non  facile reperimento. Mi sta succedendo con due libri . Stilicone mi ha ripiombato nel mondo bizantino-ottomano quando negli anni 70-80 giravo per Istambul alla ricerca prima di Bisanzio e poi di Costantinopoli e quindi un periodo che va dalla decadenza dell’impero romano ai bizantini e infine agli ottomani. Qui non si tratta di ricordare le date a cui siamo stati infelicemente educati a scuola ma inquadrare i personaggi prima durante e dopo di loro. Il secondo caso. Una volta mi gasavo affermando che conoscevo meglio Micene che Palermo ed era vero. Sapevo tutto su Troia Orcomeno Delfi Tirinto e località micenee minori. Come sapevo tutto di H. Schlimann da copiarlo quando giravo per la Montagnola con il libro di Padre Calderone (di cui possiedo due edizioni originali, di cui una autenticata da lui e annotata con lo stesso inchiostro). Ora mi è capitata una  biografia del tedesco del 1950 che mi  sta costringendo a rivedere tutto il mio archivio e la mia impostazione iniziale.
Questo non vuole essere un “lamento” ma è la mia medicina contro l’ipocrisia di oggi , contro i saccenti che ripetono a pappagallo quello che sentono oggi in tv. E mentre mai si sognerebbero di andare a “verificare” quello che “assorbono” sono pronti a “combattere” quello non sentito in tv.     

IL CAVALIERE NERO 2001 Edizioni San Paolo. Curzia Ferrari- Il romanzo di Ignazio di Loyola. Pagg 366 . Euro 18
Sappiamo quasi tutto sui gesuiti. Ma a chi non li ha studiati o non ne fa parte  mancano molti riferimenti. Soprattutto sul suo fondatore. Ho ritrovato in libreria questo volume e mia moglie mi spiega che lo possediamo perché andava tradotto in ceco ma che poi non se ne fece nulla. Ora che abbiamo un Papa gesuita, che se ne parla molto, mi è venuta la curiosità di saperne di più. E cosi mi sono tuffato in questa lettura attratto anche dal titolo e dalla promessa di “romanzo”. La prima parte è scorrevole ma poi si avvia verso spiegazioni complicate che sino alla fine non riescono a chiarirti con chi abbiamo a che fare. La prima cosa che risalta è questo suo continuo circondarsi di donne che alla fine vengono demonizzate e tenute fuori dalla Compagnia, ovviamente dopo averle svuotate di denaro e altro. Il percorso dagli Esercizi, alle Case professe, alla Compagnia è molto confuso e frutto più di un visionario che di un grande fondatore. Tutto sembra nato per caso. Tutto ruota attorno a grandi eredità. Chiaro che agli inizi la cosa va perfezionata e mentre su Francesco è più presente la sua fede in Ignazio c’è sempre il rischio di contraddirsi. Forse dovrò rileggerlo perché il modo di “documentare” i passaggi non è chiaro . L’unica cosa che mi è sembrata chiara è l’abbinamento donne-denaro-nuove case professe. A tal punto che è riuscito, il fondatore , a tenere lontane le donne ma non il denaro. Senza soldi non si fa molta strada.
STILICO L’Ultimo Generale – Romanzo - di Emilio Paterna – Lit Edizioni -2016 pagg.475 Euro 19,50
 Questo ultimo vero Grande Generale Romano ha avuto il merito grazie anche al professor Paterna di chiarirmi l’inizio della Decadenza dell’Impero Romano senza ricorrere alle pesanti opere del vari Gibbon ecc.… E’ ve lo dico subito un romanzo storico che va rispettato. Il roamnzo storico alla americana oggi è alla portata di tutti e ne troverete le varie traduzioni in commercio a centinaia. Ma un vero romanzo storico lo si riconosce nei dettagli biografici e non dalle invenzioni inserite. Queste ultime alleggeriscono il testo e sono quasi sempre fantasiose seppur accattivanti. Agli autori dei romanzi storici non è dato “dimostrare o giustificare o documentare nulla” e quindi il lettore è esente da un giudizio critico. Il vero autore di un Romanzo Storico parte dai documenti disponibili e compone il suo romanzo su quella traccia. In questo libro sono le date e i luoghi che ti aiutano a capire e soprattutto l’autore che non perde di vista il momento storico. Cosi entri facilmente nel mondo bizantino (siamo ai suoi inizi , appena cento anni dopo Costantino) in un impero che sarebbe durato ancora per oltre mille anni. Questo Generale intanto ti porta a spasso non solo nei luoghi dove ha fatto emergere le sue capacità militari ma anche nelle quattro città più “grandi” del momento e cioè Roma Ravenna Milano e Costantinopoli. Ti fa incontrare Sant’Ambrogio, Teodosio , Galla Placidia e i giovani barbari del nord e dell’est entrati in una Europa che li affascinava non solo per il bottino ma anche per il loro livello umano sociale e culturale.  Mentre lo leggevo mi trovavo in almeno tre delle città precitate e persino proprio nel momento che Ravenna presenta al mondo il recupero del suo storico porto di Classe appena archeologicamente recuperato. In questa città si svolge l’ultima parte della nostra storia. Questa ultima parte un po’ prolissa si perde dietro un infinità di piccole biografie che l’uso di tanti nomi fa sospettare un esagerazione “romanzata”. Chiaro che di Milano di Ravenna e di Pavia conosciamo a sufficienza i luoghi e ci piace recuperare il ricordo di luoghi (cosietti minori) come la rotta di Adrianopoli, la strage di Tessalonica e altre località dove i “barbari” stanziavano. La figura di Stilicone ne esce rivalutata anche se a noi rimane il dubbio che un cosi alto militare e funzionario dello stato possedesse tutta questa umanità. Al romanzo manca la parte finale perché sono rimaste aperte alcune finestre (la fine di Onorio e Albino, dei familiari di Stilicone lasciati in sospeso, ecc.). La lettura di questo rimanzo va presa in due modi. La prima è quella di leggere un “romanzo” con tutto quello che implica, la seconda è il modo più semplice e pratico per entrare in un momento storico particolare. Se poi uno vuole può partire da lontano e “racconto dopo racconto” rinfrescarsi tutta la storia dell’uomo.   

ALBERT ZINK , OTZI, TUTANKHAMON, EVITA PERON – Cosa ci rivelano le mummie
Il Mulino. Euro 11, 106 pagg 2016

Quando due turisti “inciamparono” nei resti di Otzi  è iniziato un percorso di ricerche mai visto prima. Superata la contesa italo-austriaca a Bolzano si iniziarono ricerche che non solo ci hanno fornito risposte incredibili su qualcuno vissuto 5.000 anni or sono , ma hanno aperto la strada ad una nuova archeologia: la bioarcheologia. E cosi oggi di Otzi sappiamo quasi tutto: quando è morto, come è morto, suo vestiario, cosa conteneva il suo zainetto, le sue armi, dove era diretto, da dove veniva, quali malattie aveva e via di seguito. A quel tempo passai più volte da Bolzano e mi precipitai per due volte per incontrare Otzi in quella camera “condizionata” che dà, ancora oggi, lavoro ad una grande squadra di scienziati. Non mi è mai riuscito per vari motivi (chiusura, sistemazione e cosi via). Ora Albert Zink (direttore del progetto) è l’uomo che ne sa più di tutti e prendendo il caso di Otzi ci parla di altre mummie eccezionali come quelle di Tutankhamon, di Evita Peron, passando dalla Cina sino al Sud America per finire a quella di Lenin. Ovviamente non poteva mancare una nostra conoscenza scolastica: Rosita Lombardo. Era la ragazzina che andavamo a trovare ai Cappuccini di Palermo , custodita sotto una teca di cristallo che ci sbalordiva per la sua bellezza che durava nel tempo.
Un libretto che si legge velocemente e ci svela le storie  di questi personaggi, perché noi ne conoscevamo la storia da vivi ma quello che gli successe da morti spesso lo ignoriamo. E’ un po’ simile allo studio della Sindone, con la differenza che nella Sindone abbiamo solo un lenzuolo mentre negli altri casi abbiamo i loro corpi mummificati. 


SCRITTO SOTTO LA FORCA – JULIUS FUCIK La Vita Felice- 2014 Euro 12  pagg 148
Tutte le volte che entro in un museo o in un monumento storico conto le presenze e mi accorgo che su dieci visitatori 6 sono tedeschi uno francese, un altro inglese e gli altri due italiani. Non parliamo poi dei concerti dove otto su dieci sono tedeschi. Sino ai trentanni lavoravo fianco a fianco con i tedeschi poi con i francesi e cosi via. Mai ho abbinato il nazismo ai tedeschi perché le migliaia di tedeschi che ho conosciuto erano talmente simili a noi da smentire che fossero i greci per noi, “una razza una faccia”. Poi vennero gli anni dell’olocausto o meglio la demonizzazione dei nazisti identificandoli con i tedeschi. Poi visitando l’est mi successe la stessa cosa con il comunismo. La mia bilancia teneva in un piatto il nazismo e nell’altro il comunismo. La loro storia alla fine era molto simile e cosi seguendo le scelleratezze naziste incontravo anche quelle comuniste. Se chiedete di Julius Fucik ne viene fuori un mezzo gemello di Gramsci e leggendo soprattutto quello che ha scritto la sua compagna rimani esterrefatto perché anche se, agli stessi cechi, il personaggio negli anni recenti non andava giù soprattutto agli studenti costretti a studiarlo a memoria, in effetti era un eroe del comunismo ceco perseguitato arrestato torturato e impiccato dai nazisti.
Bisogna leggerlo questo libretto soprattutto per insegnare ai nostri amici di sinistra che i martiri non hanno colore. E quindi non si sorprendano se segnaliamo  questa figura. A noi è servito a ricordarci certe regole:soprattutto quella che recita “tutte le donne sono…tranne…”   
CHRONICA PISONUM - EPISTOLA A TIBERIO – Renato Carlo Miradoli – Romanzo-Bi Elle Esse Editore – 2015  Pagg.387 – Euro 16
Mi ha attirato il titolo convinto che si trattasse di un periodo storico interessante. Quindi mi apprestavo ad una analisi su Tiberio o ad una nuova interpretazione di un periodo storico dove c’è  ormai ha ben poco da aggiungere. Si è verificata solo la seconda parte della mia supposizione. Il tema o meglio l’impianto era già stato usato altre volte. Cioè dopo i fatti di Gerusalemme Tiberio manda un funzionario o ordina un inchiesta. Anche due film (mi pare) hanno seguito il filone. In pratica Tiberio incarica un suo alto e fidato fiduciario (Pisone) di andare “in terra santa” sui luoghi per incontrare i contemporanei o meglio i testimoni di “Gesù”. Quindi quasi seguendo le stazioni del calvario e i fatti più clamorosi della sua vita l’autore capitolo per capitolo incontra , quattro anni dopo, tutti gli attori della Passione. Ora non sto a descrivervi “l’inchiesta” che svolge e gli effetti o le cause dell’indagine. Il linguaggio non è improvvisato, i commenti sono passabili e quindi siamo di fronte ad uno capace che si è molto documentato. Io ci sono arrivato incuriosito dal titolo , ma il libraio mi ha incoraggiato consigliandomelo. All’inizio mi ha colpito leggendo risvolti, commenti, ringraziamenti e altro che l’autore ringrazia “il suo compagno” che lo ha sostenuto in questo percorso. E nel libro di questa sua situazione non ne parla se non molto in avanti sino al punto che ci vorrebbe far passare “queste relazioni normali” per usuali al tempo , ma che lui descrive , non esagerando, da testimone di se stesso. Questa bisessualità passata per consuetudine e sapientemente inserita proprio per evitare “di disturbare”. Per fortuna basta seguire l’inchiesta e sorpassare questi passaggi frutto di deviazioni “alla americana” che non hanno limiti né di morale né di rispetto. A questo tipo di ipotesi non c’è fine. Il mio libraio ho visto che ne aveva uno scaffale pieno e ancora oggi tale è rimasto.   Dopo 400 pagine l’autore ci lascia con un “…se non vi va leggetevi un altro romanzo”. Mentre la sola sua maestria mi è sembrata un percorso che ci avrebbe condotto ad un finale diverso ci troviamo davanti ad un piano ordito da Pietro , complice Gesù e alcuni discepoli sponsorizzato da Tiberio la cui vittima alla fine è il funzionario ! Se lo studio della filosofia nelle scuole cattoliche porta a questo, meglio rifugiarsi nello scetticismo o ateismo.

Nessun commento:

Posta un commento