venerdì 14 ottobre 2016

C'è BLOG E BLOG....




Il mio lungo contatto con Dario Fo dipendeva dal suo legale-amico (l’Avv. Piscopo, ex gruppo degli avvocati di “soccorso rosso”) e da un giovanissimo attore siciliano (della Coop. di Piazza Armerina) che recitava un Mistero Buffo in siciliano (accettato dal Fo) che in quelli anni era più che affascinante. Un altro legame era dato da certi amici che vivevano a Pesaro e che erano intimi del figlio.  Ma le notizie più “intime” le avevamo dal Piscopo al tempo del suo circolo in via Morra a Milano. Ora chi tutti i giorni ci imbonisce e ingozza di autori out (alcuni noti solo a lui) ,   tenuti “in letteratura” solo perché di sinistra e ormai non per le loro qualità (che spesso abbiamo apprezzato) si “incazza” sul Barrico che si è permesso di “sbalordirsi” per il premio Nobel al Dilan. Il nostro è veramente trina ricciuto perché grazie a ciò , avendo una terza narice , può sfumare ciò che non quadra nella sua mente. Basta ricordarsi di quel poeta ligure (morto di recente se non erro) che non si sbalordì , ma si “scandalizzo” per il Nobel a Dario Fo al punto di farne una malattia. Il nobel è come il nostro premio di poesia (spero che non mi giunga una querela da Stoccolma) dove scelte e riconoscimenti dipendono da analisi che è meglio non fare per il nostro premio, anche mi fa incazzare quando la “cricca” del premio dà riconoscimenti “a matula” al limite del servilismo, dimenticando il nostro Franco Virga che giustamente si sente “maltrattato” , anche se lui lo nega. Persino a Mosca si sono accorti che il suo blog , quando non si sporca troppo a sinistra, è riuscito ad oscurare persino l’altro blog di poesia che avevamo a Marineo perché un articolo si ed uno no parlano di poesia. Mentre persino lui non si è accorto che ormai la poesia a Marineo è stata ampiamente castrata perché  il tentativo di un secondo percorso poetico è stato “assorbito” da quella “piovra multinazionale” locale della poesia. Ma la nostra speranza che cosi come hanno fatto i dipendenti “innocenti” che sono scesi in sciopero, anche nella poesia un giorno avvenga la stessa ribellione . Per fortuna che il gestore del “c’è blog e blog” non scrive ma fa solo piccoli commenti “a matula” da una cattedra fatiscente. E lo dimostra la sua simbiosi con Ravasi (che si è dato lui stesso per papabile all’ultimo conclave…) e che io dovevo aspettare mezzora mentre lui si truccava prima delle “lezioni” sull’archeologia cristiana (prima delle riprese televisive) e che dopo le conferenze borbottavo che diceva banalità scontate e superate. E basta vederlo ancora oggi quando organizza qualcosa la “passerella” che fa. 
Certo che siamo addolorati per Dario Fo (mi ricordo quando fece la lezio sulle maschere il nervosismo del Piscopo) come mi ricordo la sua faccia dopo aver incontrato un certo puparo palermitano , la cui frase oggi che lui non c’è non mi sembra corretto ripete.
Siamo cosi i marinesi ! Non riusciamo ad avere mai nulla da condividere !

2 commenti:

  1. Ogni tanto dimentico che siamo a Marineo dove devi sempre stare attento a quello che dici e come lo dici. Volevo cambiare l'incipit dell'articolo chiarendo cosa significa "il mio lungo rappoorto con il Fo..." . Frequentando giornalmente l'Avv Piscopo avevamo notizie giornaliere sul Fo e delle sue cose quando non lo si incontrava al circolo di Via Morra. Insomma non eravamo compagni di merenda ma condividevamo moltissime amicizie. Solo per chiarezza affinchè i mestieranti del subdolo fraintendere non abbiano a capire male...

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    1. Dovresti anche imparare a non insultare chi la pensa diversamente da te.

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