STORIE PER L'OPERA DEI PUPI...
Mi
era successo tempo fa quando seduto in giardino mi ritrovo una pagina intera
del Resto Del Carlino dedicata a Marineo. Era la notizia del mega sequestro di
cui in questi giorni abbiamo assistito allo sciopero dei cinquanta dipendenti
finiti nel solito “limbo” siciliano del ricatto del non pagargli gli stipendi.
Non chiedete a me a chi spetta fare “il razzista” in queste storie. Mi sembra
che si torna al mercato degli schiavi. Basta ricordarsi della Coires di Marineo
quando i dipendenti si dovettero incatenare a vergogna di chi “cavalcava” sulla
pelle delle famiglie.
Ma
questa volta sono stato risparmiato come “paesano”. Ma sono coinvolto come
siciliano . come “palermitano” e come parrocchiano.
E’
ovvio che dove “risiedo” mi sento parrocchiano altrimenti mi sento sbandato. E
dopo aver perso dopo oltre trentanni il mio Parroco di Milano (quasi sconosco
il nuovo) a cui ho affidato battesimi ,comunioni e cresime e qualche feroce
confidenza grazie ad una bellissima ,ma leale,conflittualità a tal punto che io
finivo oggetto delle sue prediche e Lui trovava in me (come dicono in psichiatria
? ) una sponda terapeutica. Lui faceva parte di un gruppo particolare di amici
(non solo preti, ma psichiatri ecc.) che ci
ritrovavamo il giovedi nella mia cantina , attrezzata all’uopo con botti e
quanto necessario) dove ciascuno “si spogliava” della sua professione o ruolo e
diventava se stesso. Altro che simposio !
Il
Carlino (9 ottobre 2016) dedica questa volta una pagina al mio parroco
ravennate (che poi è originario di Caravaggio , nel bergamasco) portando a
conoscenza di tutti un fatto inaudito.
Intanto
una buona parte della spiaggia che noi frequentiamo è fatta di bergamaschi (un
misto di moderati ma leghisti, portati al commento feroce ma lievemente bigotto
come in tutte le spiagge estive). Quindi la notizia con
intervista al mio parroco “locale” ci sbalordisce e cosi andiamo subito a leggerne
i dettagli. Un tizio si presenta in parrocchia (intanto il parroco è stato
promosso alla cattedrale di Ravenna e in sua vece è venuto un prete polacco
freddo ma efficace, non dimenticate che siamo nella ex-rossa romagna) e aiutato
mentre parlava da lacrime e dati (cita ospedali, medici, ecc.ecc.) descrivendo
il calvario di sua figlia finita infine al Gaslini di Genova (era in questi
giorni sui giornali per via di un benefattore locale che si è visto guarire il
nipote) che lo aveva dissanguato e prostrato assieme alla moglie. Storia
culminata con la morte della figlia. “Ora chiedo un aiuto economico per il funerale…”.
Un buon parroco ha una riserva (costituita dalle offerte dei fedeli) proprio per
i casi disperati… come questo.
Il
genitore da indirizzo e tante informazioni, inutili secondo me, che non solo
tranquillizzano il prete , ma avvalorano tutte le altre informazioni.
E
cosi il mio parroco versa “poche centinaia di euro” al padre disperato. Da qui
in poi bisognerebbe disporre dei verbali dei poliziotti a cui si è rivolto il
parroco che ha denunziato per truffa il tizio che è risultato non avere né figli
né famiglia, ma una grande capacità di saper produrre denaro anche da chi è
solitamente pratico di offerte … in entrate ma meno in quelle in uscita.
Dimenticavo di dirvi che il nostro tizio “procacciatore di offerte” è “palermitano”
e non oso indagare per non scoprire magari origini più dettagliate. Sono deluso perché
ovviamente mi sono venuti in mente Vittorio Hugo con l’incipit dei Miserabili
con l’immagine bellissima del vecchio parroco che regala candelabri in argento a mezzo
mondo e vedere che per “pochi euro” il mio parroco a cui da anni non manco mai né
per l’avvento o per il triduo pasquale denunzia (chissà poi se lo hanno
arrestato) un finto padre disperato per la morte della figlia, specialista in
imbrogli , più amante del denaro che della fede.
Ovviamente
vi risparmio i commenti giustizialisti sulle pene da infliggere soprattutto ai
meridionali che necessitano giudici severi (magari bergamaschi) in quella
romagna di cui mai dimenticheremo la loro capacità educativa descritta ne il “sangue romagnolo” del libro Cuore né che
qui predicava Mons. Tonini !
Ma
sfogliando lo stesso giornale (pag. 23)“svogliatamente” e mi consolo con il titolo
: Furto di rame in chiesa. Il Don :” prego per i ladri” ! Il tutto a pochi
chilometri di distanza (Villamarina di Cesenatico).
Ora
uno come me che non sa quanti parroci ha avuto (al momento né ho di sicuro tre
o quattro) si domanda : Che faccio
cambio Parroco ? o continuo a fare "il parrocchiano errante" ?
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