In effetti le
insistenze del mio amico erano fondate perché il nostro viaggio ad assisi era
proprio del 1985 anche se ancora non ho trovato né le mie foto né i miei
appunti. Il nostro buon Pulizzotto che archivia le foto di tutti i marinesi
(alcune sono delle vere e proprie caricature o personaggi messi alla berlina…)
non ha ancora trovato come archiviare i momenti “di storia locale”. Ha
fotografato porte e portoni, dimostranze e presepi viventi (dimenticando quelli
meccanici -quasi ignorato quello geniale e straordinario marinese- proprio ora
che il Comune di Milano ha “resuscitato” quello ultracentenario che risale
all’ingegneria meccanica del 1800) dovrebbe recuperare non solo la memoria ma
anche la documentazione fotografica dei vari eventi, documenti che ora nella
sua collezione sono presenti con un solo cinque per cento.
In
quell’occasione ad Assisi certamente non eravamo solo noi quattro gatti e
ricordo (ora che mi è stata sollecitata la memoria) che nella via centrale di
Assisi che conduce alla Basilica Superiore incontrammo il Gruppo di Walter Cangelosi
che , mi dicono, avrebbe poi suonato in più occasioni. Noi eravamo privilegiati
perché “cortigiani dello Spataro” finimmo in qualche pranzo ufficiale. Alla
messa solenne assistetti da un monitor della Rai posto proprio li vicino
altrimenti non avrei né visto né
sentito. Il nostro sindaco di allora era più scatenato che esuberante, ma noi ci consolavamo con il
nostro portabandiera sotto il cui stendardo ci radunavamo e il Rigoglioso
sembrava una chiocciola.
Ora mi spiace
non esserci lunedi 10 Ottobre (ore 19 al Castello) durante la cerimonia che
vede “battezzato” Padre Giuseppe “marinese”.
E’ stato un bel
gesto di questa Amministrazione perché siamo stufi di gente che distribuisce
tutti i giorni polpette avvelenate perché altro non sanno fare e ci godono ad
avvelenare ogni momento sereno della nostra comunità.
Ormai avremo dei
distributori automatici nelle piazze e lungo il corso . E quindi avere fra noi
Padre Giuseppe è un forte antidoto.
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