AL MIO ARTICOLO SEMISERIO HA VOLUTO RISPONDERE LA SIGNORA CHE NON
SOLO MI CONVIVE MA CHE TUTTI DICONO SIA LA PARTE MIGLIORE DI ME. PUR NUTRENDO
SERI DUBBI SU QUESTO Ciò NON TOGLIE CHE IL SUO DIRITTO DI REPLICA è SACROSANTO
E LO VEDO ADATTO A QUESTA EXPO SPOSI IN CORSO. SOPRATTUTTO PERCHE’ FRA LE TANTE
PROPOSTE DELL’ESPOSIZIONE MI SEMBRA MANCASSE QUALCOSA DEL GENERE.
Perché ci siamo sposati ?
Il convegno al Castello all’apertura della
mostra Expo Sposi sabato sera mi ha fatto riflettere su questa domanda. Mi ha
aiutato anche l’articolo scherzoso di mio marito che da poeta spesso usa la “licenza poetica” e questa volta ha fatto
di me una fidanzata con la passione di spendere e di spandere. Ridere fa bene
alla salute.
Ma scherzi a parte: perché ci siamo sposati
nel lontano 1970 e perché siamo ancora insieme? All’inizio c’era un grande
amore quello che auguro a tutti. Avevamo una cieca fiducia l’uno nell’altra,
una voglia di affrontare la vita insieme e una fede che non saremo mai da
soli. A me questa intuizione me l’ha
dato sicuramente Qualcuno e io mi fidavo della Sua benedizione che ci avrebbe
dato anche la forza di affrontare le difficoltà.
Io vivevo a Praga e non potevo più venire in
Italia, dopo l’invasione sovietica del 1968. Quel ragazzo che mi ha fatto
perdere la testa veniva lì per lavoro ma i nostri incontri erano sporadici
finché lui non ha deciso di cercarsi un lavoro lì. Questo mi ha fatto decidere di venire io in Italia
poiché negli anni bui della Normalizzazione, della persecuzione dei dissidenti,
anche il modo scherzoso di questo ragazzo poteva essere preso per “ostacolo
alla costruzione del comunismo” e lui poteva finire in prigione. In pochi mesi
abbiamo deciso di sposarci.
Ricordo che mio suocero che a quell’epoca
lavorava negli Stati Uniti, era preoccupato che avessimo combinato qualche ‘guaio’
per arrivare alle nozze così presto. Solo quando ha visto le foto del
matrimonio (niente album) si è tranquillizzato perché ha visto i sorrisi di
tutti. Al nostro matrimonio c’erano la mia famiglia, una sorella dello sposo e
alcuni amici. Così si è svolto anche l’allegro pranzo. Il nostro viaggio di
nozze consisteva nel viaggio da Praga a Milano… nella casa della suocera. Non
avevamo ancora una nostra casa. Il mio marito ha poi mantenuto la sua promessa
di portarmi in viaggio di nozze tutta la nostra vita.… Recentemente ci siamo
fatti un viaggio a Ferrara per vedere una mostra e lui ha detto a una impiegata
del castello di Ferrara che eravamo in viaggio di nozze. Mi sono commossa.
Passando per gli stand del castello di
Marineo mi poteva venire voglia di vivere quella emozione del matrimonio “con i
fiocchi”. Ma guardandomi intorno mi ha commosso solo il bouquet di mughetto, lo
stesso che avevo io nel nostro giorno magico. Sono
convinta che le cose esteriori non aiutano il vero amore, sarei una cattiva
promotrice della festa del matrimonio alla grande. Quello che conta è proprio
quella fiducia l’uno nell’altro, quella voglia di affrontare la vita insieme e
quella fede che non saremo mai soli. Insieme all’istruzione, la fede in Dio è
stata la grande dote che mi hanno trasmesso i miei genitori. Ecco l’invitato
speciale al nostro matrimonio che non ci lascia da 46 anni: Colui che ha
trasformato l’acqua in vino alle nozze di Cana di Galilea ha trasformato i
nostri limiti umani in legame che ci fa dire ancora oggi: ci vogliamo risposare.
Quello che facciamo ogni nostro anniversario del matrimonio: rinnoviamo le
nostre promesse davanti al Signore. Ed Egli continua ad accettare il nostro
invito a nozze, è presente nella nostra vita. Ecco perché abbiamo potuto
sposarci, due persone così diverse, unite da un grande amore. Come dice mio
marito: “Se non è amore questo?”
Marineo,
30 gennaio 2017 Růžena Růžičková