martedì 3 gennaio 2017

SONO STATO A TEATRO



Intanto già la metropolitana ti porta sin quasi dentro il Piccolo Teatro. Questa “dipendenza” del Piccolo Teatro ha lo stesso dna di megalomania di tutto l’andazzo. Uno spazio a mo di fossa dei leoni , un pozzo alla “filadelfia” cbe ti invita a “gridare” la qualsiasi … Si fa presto ad esaurire quei cinquanta posti in platea per poi condannare gli altri spettatori al … torcicollo ! Si è voluto usare l’orientamento della Scala dimenticando che là si fa musica e … basta ! Qui si entra giovani e nessuno ti butta fuori se non hai compiuto novantanni (La Piccolo, la Fracci ecc.ecc. ) E’ il tempio delle Vestali di Strelher !
Ma non sono andato per criticare architetti e artisti ,,, immortali !
Era da qualche anno che non andavo a vedere uno spettacolo dei Colla. Pensavo che grazie al mio nipote ogni settimana sarei andato, anche perché questi spettacoli ti svuotano di stress e di tutta la saccenteria  che hai accumulato. L’Opera : I nani Burloni scritta da un antenato Colla in atmosfera natalizia. Questa Compagnia tramite vari passaggi risale a cinquecento anni or sono e se non mi ricordo male debutto proprio a Palermo con un testo su … Orlando. Quando oltre cinquantanni fa giunsi a Milano il mio primo obiettivo fu vedere Il Gran Ballo Excelsior e dopo averlo visto rimasi affascinato perché lo spettacolo (cavallo di battaglia di tante generazioni) oltre ad essere un inno alla modernità , alle invenzioni era di una tecnica straordinaria. Un inno all’ottocento a 360 gradi. Vedere decine di ballerine orientali che danzano in una sincronia unica aveva dell’incredibile ! Oltre trecento personaggi si muovevano su un palcoscenico che sembrava un computer in un tempo che il computer doveva essere inventato. Aver mantenuto il nome ha dell’incredibile ! Anche perché l’ultimo dei Colla in linea diretta è deceduto di recente. Io l’ho conosciuto negli anni bui della Compagnia quando lui era maitre al ristorante La Versiliana … Nella loro “baracca” ha lavorato anche una nostra illustre marinese , la Di Salvo, che per anni è stata anche attrice apprezzatissima dei teatri palermitani e per un breve periodo collaborò al Teatri dei Pupi quando ero a Monreale. Ovviamente mi sono tuffato su ricordi successi e soprattutto sconfitte. Coi Colla entrai in competizione quando andammo in America e mi chiedevo perché gli americani avessero firmato un contratto da mezzo miliardo (la Camera di Commercio italiana d’America lo definì il più grande contratto artistico stipulato dall’America con una compagnia italiana privata …) e nei comunicati stampa scriveva “…. La più antica compagnia italiana …” facendo intuire che fossimo noi coi pupi … Alla fine dopo aver temuto che in realtà andassero i Colla, malgrado il nostro contratto, risolvettero che noi restammo un mese a Dallas con 150 spettacoli in un mese (5 spettacoli al giorno) e ai Colla dedicarono una vetrinetta … La storia di questa esperienza unica andrebbe raccontata diversamente …
Ho rivisto questi amici della Compagnia Colla, qualcuno con qualche ruga ma complessivamente in ottima forma. Ho spiegato come fosse possibile che dopo circa ventanni di Teatro a Milano fossi finito a Marineo e ricevetti pacche sulle spalle perché creare un Teatro di Pupi e Marionette in una piccola comunità assume significati al di là dello spettacolo. In questi ambienti l’obiettivo è il pubblico che da ragazzi li si accompagna nella crescita non solo responsabile ma con dei valori. Non ho detto della mia fatica.  Dalle autorità che non sanno cogliere le opportunità e quindi raccolgono insuccessi, a chi ama il teatro per egoismo sterile bruciando ogni e qualsiasi altrui iniziativa.. Nel rivedere i vari Eugenio Monti-Colla, i due Citterio Franco e Maria Grazia, Piero Corbella (l’americano di Dallas…) e tutti gli altri , cioè per oltre l’ottanta per cento sono sempre gli stessi … 
Questa è gente che mette sul palcoscenico centinaia di marionette contemporaneamente e mi fa rabbrividire quando vedo i pupari fare spettacolo con mezza dozzina di pupi (o certi ipocriti arricchitisi coi pupi e che poi preferisce fare cinema … o certi nobili che…) ed io che ne uso una cinquantina per spettacolo mi sento … arrivato !
Se un Teatro di Marionette ha uno spazio stabile al Piccolo Teatro di Milano, se a gennaio si trova in Spagna, e ritorna a Milano con il suo mitico Aladino (il genio lo muoveva sempre il mio amico Carlo Colla e ne era orgoglioso…) … e che sono pronti per rientrare nel mitico Gerolamo sede centenaria , gioiello-bomboniera vuol dire che la classe non è acqua.
Questa famiglia Colla , una volta divisasi in due rami, a differenza di altri casi che si sono estinti, non ha fatto altro che produrre qualità. Da Gianni e Cosetta Colla oggi con Stefania a Eugenio Monti con le rispettive compagnie , rimessi assieme, farebbero scintille.

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