venerdì 6 gennaio 2017

ITINERARIO 10, 11 E PERCHè NO 12 !






Noi marinesi siamo maestri nell’assimilare e dimenticare  . Ormai è risaputo che nel paese abbiamo due prestigiosi Musei: l’archeologico e l’etnoantropologico. Il primo che dovrebbe essere il fiore all’occhiello della nostra comunità visto una volta visto tutto. Definizione inaccettabile perché se è vero che andrebbe visitato con una guida esperta (evito nomi per rispetto) che sappia “raccontare” ai visitatori il nostro “antico passato”. Una sola volta ho assistito ad una descrizione altamente qualificata. Ma ci sono tantissimi a Marineo che potrebbero prestarsi. 
Ormai è risaputo che le didascalie logorroiche non le legge nessuno ma un “foglietto” stampato sarebbe sufficiente per non parlare dello spettacolo che offre il terrazzo da dove volendo uno si può sbizzarrire raccontando del percorso garibaldino, della valle dei mulini, di Solunto, di Risalaimi, di Menzil El Emir, della presunta navigabilità dell’Eleuterio, della battaglia “fin sotto le mura di Marineo” dellì’anno mille , del ponte dei diavoli, dei feudi sottostanti e cosi via.  Un bellissimo itinerario per coppiette e coppie per concludere a lume di candela nel ristorantino sottostante o nel bistrot accanto. L’antropologico , che porta il nome di un concittadino artista mecenate, è il luogo ideale dove i nonni possono portare i nipoti. E qui che si trasmette l’eredità culturale ai nostri nipoti. Ogni oggetto ha una sua storia che aggiunta alla storia personale che è legata all’oggetto farà sognare i nostri nipoti. Nel descrivere gli oggetti è impossibile non inserirli nel proprio vissuto. Bisogna sbrigarsi perché sia alla matrice che al monumento  il gruppo dei “nonni” si va assottigliando ogni giorno di più e ce lo confermano a tutte le ore i battacchi delle campane che ormai da noi suonano solo a morto ! Questi due percorsi sono sempre visitabili, ma suggerisco di fare come sopra per non finire nella banalità che sappiamo dare noi marinesi alle cose.
La mostra in essere proposta dal Taormina
Quasi negli stessi locali dell’Antropologico c’è un Salone. O meglio “il salotto buono di Marineo”. Da anni ormai è una galleria d’arte , una vetrina permanente dove decine di artisti e di eventi si alternano per dare a Marineo un posto fisso dov e far abitare l’arte e la cultura. E proprio in questi giorni è ospite un maestro scultore (esistono ancora ? ) dalla mano fine e creativa che scolpisce corpi di donna eccellenti : è un creatore ! Da non perdere !
Insomma questa piazza da tempo vuota e anonima oggi è veramente un salotto. Se poi si pensa che oltre all’unico ristorante rimasto e al “bistrot” accanto che sa anche di taverna, può diventare il domicilio di ogni marinese !

Ps. ITINERARIO  12 .Adiacente ai due itinerari è stato allestito un presepe fatto con i pupi. Un altro presepe. Vi troverete le schede descrittive non solo in più lingue , ma anche di quello che per almeno 150 anni fece sognare grandi e bambini lasciando tracce ancora visibili (nomi, proverbi, cunti, canti, drammi ecc.ecc.)

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