MIRACOLI INCREDIBILI, EX-VOTO DIPINTI DI FEDE
Dove andare a
Milano quando fa freddo e non si ha voglia di fare una passaggiata? Si può
scegliere fra i numerosi musei e mostre. Noi abbiamo scelto la Casa del Manzoni che è un gioiello di bellezza dove si può ammirare
ogni particolare delle case di una volta. Ovviamente ci siamo soffermati più a lungo nello studio
di Alessandro Manzoni dove abbiamo ammirato la sua biblioteca. Nelle sale al
primo piano abbiamo trovato la mostra I Promessi sposi nel mondo: oltre alle
numerose illustrazioni vi erano dei pannelli che illustravano il difficile
‚viaggio‘ del capolavoro di Manzoni nei vari Paesi del mondo. In Francia i
traduttori saltavano a volte le parti storiche del romanzo però tutti a Parigi
avevano „una grandissima voglia di leggere il romanzo“. Lo scrittore Alphonse
de Lamartine scisse a Manzoni: „Non ho mai letto pagine che mi abbiano colpito
come quelle in cui esprimete il vostro sentimento religioso...“ In Germania è
lo stesso Wolfgang von Goethe a interessarsi alle traduzioni ed esprime questo
apprezzamento del romanzo di Manzoni: „sentimento non sentimentalismo“ e anche
per lui le descrizioni storiche sono troppe e „il traduttore dovrà sforzarsi di
aggirarle“. Anche gli inglesi apprezzavano la capacità di Manzoni di „inculcare
la religione senza scadere nel bigotismo“ ma non capiscono l’ironia dell’autore
che porta il traduttore ad una polemica epistolare con Manzoni .
In Spagna invece oltre a levare le parti storiche si censurano dei riferimenti negativi all’occupazione spagnola e dei riferimenti ai personaggi religiosi come don Abbondio e la Monaca di Monza (in qauesti giorni è in corso una mostra a Monza sulla Monaca ed un altra sulla Coronea Ferrea). Nella Russia degli zar negli ambienti colti si leggeva in francese e a volte anche in italiano. Il noto scrittore russo Aleksandr Puškin ha letto i Promessi sposi già nel 1828 e il suo personaggio chiave Onegin lo annotava fra le sue „disordinate letture“. Negli Stati Uniti il romanzo di Manzoni viene tradotto a pochi anni di distanza dalla prima edizione italiana, nel 1834 ma la qualità della traduzione non è delle migliori: rivela l’incomprenssioni e la traduzione alla lettera che a volte cambia il senso. In Svezia oltre a essere tradotto il romanzo quasi subito viene anche realizzato nel 1926 il film presentato come „dramma in sette atti dal libro famoso in tutto il mondo di Alessandro Manzoni“. In fine in Cina i Promessi sposi sono arrivati relativamente tardi: la prima traduzione dall’inglese risale al 1935 e quelle dall’italiano cominciano arrivare solo dal 1998.
In Spagna invece oltre a levare le parti storiche si censurano dei riferimenti negativi all’occupazione spagnola e dei riferimenti ai personaggi religiosi come don Abbondio e la Monaca di Monza (in qauesti giorni è in corso una mostra a Monza sulla Monaca ed un altra sulla Coronea Ferrea). Nella Russia degli zar negli ambienti colti si leggeva in francese e a volte anche in italiano. Il noto scrittore russo Aleksandr Puškin ha letto i Promessi sposi già nel 1828 e il suo personaggio chiave Onegin lo annotava fra le sue „disordinate letture“. Negli Stati Uniti il romanzo di Manzoni viene tradotto a pochi anni di distanza dalla prima edizione italiana, nel 1834 ma la qualità della traduzione non è delle migliori: rivela l’incomprenssioni e la traduzione alla lettera che a volte cambia il senso. In Svezia oltre a essere tradotto il romanzo quasi subito viene anche realizzato nel 1926 il film presentato come „dramma in sette atti dal libro famoso in tutto il mondo di Alessandro Manzoni“. In fine in Cina i Promessi sposi sono arrivati relativamente tardi: la prima traduzione dall’inglese risale al 1935 e quelle dall’italiano cominciano arrivare solo dal 1998.
In questi giorni
la Casa del Manzoni ospita un altra mostra: 110
MIRACOLI INCREDIBILI, ex-voto dipinti di fede. Questi ringraziamenti delle
grazie o dei veri miracoli con i disegni ‚naif‘ e con la breve spiegazione ci
portano nelle situazioni di pericolo non solo in Italia ma nel mondo, oltre a
portarci lontano nel tempo. Ci regalano i momenti di emozione con la loro
essenzialità e semplicità di tratti e parole che spiegano i drammi vissuti. Non
mancano gli aspetti di comicità che vi
proponiamo in una delle immagini.
La Casa del
Manzoni ci ha offerto un prezioso percorso fra i ricordi dei Promessi sposi e la partecipazione alla gioia di chi ha
ricevuto una grazia o un miracolo. Ben venga nel nostro tempo di incredulità.
Milano, 15.01.2017
Růžena Růžičková
Gli
ex voto ti portano a smuovere spazi di memoria quasi rimossi. Per noi marinesi
da Santa Rosalia a Tagliavia alla Madunnuzza è un rincorrersi di pareti
sostenute dagli ex voto. Si perchè malgrado a tutte le leggi della fisica sono
gli exvoto a tenere su le pareti con il loro significato e messaggio.
Recentemente abbiamo ricordato un nostro amico „lontano „ : Sa Pernice che ci
ha lasciato un ex voto ben custodito in sagrestia a Tagliavia su un dramma
avvenuto a Marineo. Anche i dipinti della Madunnuzza fanno parte degli ex voto.
Drammatico il destino degli exvoto di San Ciro. Ricordo le centinaia di ex voto
a destra dell’altare a lui dedicato. Quasi tutte sparite senza che nessuno
abbia mai chiesto conto alla Congregazione che è deputata alla loro
conservazione, cosi come è sparita la pergamena della concessione della
reliquia a Marineo. Quando si tratta di conservazione le congregazioni peccano
di negligenza.Non è una consolazione che la cosa si ripete quasi come un
eredità.
Proprio
l’altro giorno parlavo con Franco Vitale (esperto di tradizioni) di un luogo
fantastico sugli ex voto. Ho frequentato per tanti anni Santa Maria delle
Grazie. Lasciavamo i bambini con le bici nel grandissimo piazzale (nello stesso
piazzale si svolge il convegno annuale dei madonnari che una volta „creavano“
gli ex voto, dove abbiamo portato i pupi siciliani e dove è nata la nostra
canzone sui madonnari cantata daSalvo cassetti). Noi entravamo nella chiesa per
i due obiettivi che ci portavano nel mantovano. La principale era rendere
omaggio a Baldassare Castiglione la cui tomba si trova entrando a destra. Non
so nemmeno io quante copie ho del suo Corteggiano edizioni stampate sin dal
1500 ad oggi. Il secondo motivo erano le navate della Chiesa. Centinaia e
centinaia di ex voto in cartapesta donati sopratutto da soldati di ritorno
dalle guerre, da gente scampata ai coccodrilli a malattie e a disgrazie. E come
sempre originalissimi .
Chi
oggi offre più ex voto ?
Quando giunsi a Milano nalla fine degli anni 50 una delle primissime cose che visitai fu la Casa del Manzoni che tra l'altro era vicinissima alla sede dell'Unità dove faticosamente tentavo di farmi "un mestiere" dopo aver lasciato l'Ora di Palermo. Sopratutto la domenica facevo la mia passeggiata nella parte antica di Milano. La piazzetta era famosa per vari motivi. Oltre al risotrante antico e prestigioso il Boec vi era il palazzo che da li a pochi anno sarebbe divenuto la casa del Gardini e dove si sarebbe ucciso molti anni dopo.
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